Avremo la Luna Nuova nei Gemelli nella serata del 22 maggio 2020 alle ore 19.39 italiane nel segno dei Gemelli 2.04°
Un Novilunio governato da Mercurio in Gemelli, congiunto esatto a Venere (retrograda fino al 25 giugno), entrambi in quadratura a Nettuno in Pesci. Sole e Luna governano la Casa IX (i mondi lontani), mentre Venere governa la Casa XI (le amicizie e gli ideali). Mercurio e Venere sono entrambi in Casa VIII (il mondo degli altri). Anche per chi non conosce il linguaggio astrologico, può intuire che tra mondi lontani (Casa IX), mondo degli altri (Casa VIII)!e il luogo degli ideali e delle amicizie (Casa XI), ci sia un unico comun denominatore: il movimento.
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Lo spostamento che ci permette di uscire dal nostro mondo personale individuale e incontrare l’altro da noi. Dopo mesi e un anno ancora solo a metà, connotato dalla separazione forzata, isolamento e severità, dal nuovo pensiero dominante in cui “l’altro è pericoloso”, si affaccia un soffio di vento che ci sposta da noi per provare a riaprirci all’altro e al mondo fuori dalla porta. Nuova libertà desiderata a lungo in questo nuovo Ciclo di Luna, ma tutto questo ossigeno tanto agognato, sembra quasi confonderci. Nettuno dilatatore di confini – in posizione disarmonica a Venere può anche rappresentare difficoltà nel valutare le cose, nel vederci chiaro, potrebbe portarci a un’esagerata voglia di espansione, che forse nasconde pericolo di illusioni e incapacità di sentire chiari e sicuri i nostri confini. Quali sono – quel metro che ci separa l’uno dall’altro dettato dalla regole – o quelle paure profonde che non ci permettono più di vivere serenamente?
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Questa Luna Nuova ci parla di ridefinizione di noi stessi e di rapporti interpersonali e allo stesso tempo ci parla di un’infinita stanchezza da non rimuovere. Prima di poter di nuovo abbracciare la vita, dovremo accorgerci e comprendere cosa è accaduto, ma riusciamo? Oppure le nebbie confusive di Nettuno offrono una visione distorta e non ancora nitida?
Mercurio e Venere retrograda nei Gemelli, compiono una quadratura esatta con Nettuno in Pesci, alimentando uno stato di sospensione incerta e una certa precarietà emotiva che ci lascia sgomenti, insoddisfatti e ancora un po’ spaventati a livello profondo. Vorremmo far finta di nulla ma non riusciamo. Non possiamo. Il mondo di prima è diverso dal mondo che troviamo adesso. Niente si è davvero risolto a livello profondo, abbiamo solo aperto le finestre e spazzato la polvere sotto i tappeti.
La stessa e ultima quadratura tra Venere e Nettuno l’avremo nell’ultima settimana di luglio e lì potremo anche già vedere se le scelte attuate adesso, le relazioni che stiamo sviluppando,!i contratti e gli scambi, i nuovi modelli di vita e di benessere che stiamo attuando, sia nel personale che nel collettivo, sono validi o dovranno essere modificati. Se è stata un’illusione di libertà o ci è sfuggito qualche dettaglio che potrà essere più visibile, sia dalla ripresa del moto diretto di Venere – dal 25 giugno in poi – sia nell’ultima settimana di luglio 2020.
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In questo maggio anche se i divieti si sono allentati, molti di noi non sentono il bisogno di tornare alla realtà – Nettuno e la sua ovatta isolante alla fine teneva quasi un po’ di compagnia e ci permetteva di rimandare i progetti: “Non posso farlo ora, il mondo è fermo”. Adesso invece un’urgenza incalza da fuori della finestra, ma allo stesso tempo qualcosa è trattenuto e non ingrana come dovrebbe. Non ci sentiamo abbastanza liberi, ma nemmeno più in cattività.
Alcuni sentono molto chiaramente di aver perso la qualità del silenzio che regnava prima. La qualità delle emozioni – che seppur spaventate, fuori controllo, solitarie e di angoscia di fronte a fenomeni inesplorati – potevano muoversi autentiche. Forse trovavano sfogo in un messaggio improvviso, mandato di notte a una persona lontana fisicamente, ma non nel cuore – contenuti vividi che mai avremmo avuto il coraggio di dire – in una richiesta di aiuto, che in tempo normali non ci saremmo mai permessi, in uno svelamento di noi stessi, nudi e più vulnerabili ai nostri affetti vicini ma anche nella mancanza e nel bilancio della nostra vita con quelli più lontani.
Prima sembravamo essere più intimamente vicini agli altri, seppur separati, ora che invece dovremmo riunirci, il mondo sembra mostrarci la vera separazione – quella sociale ed economica che si rende visibile – e quella della nostra autenticità che non sa più ricollocarsi. Adesso sentiamo di dover rimettere maschere di facciata nel mondo esterno che ci chiama ad essere operativi e funzionali, ci proteggiamo malamente con la famigerata mascherina che indossiamo quasi come copertina di Linus, senza però più riuscire a indossare maschere che nascondano la nostra interiorità. Siamo scoperti come senza pelle a proteggerci dalla nostra stessa fragilità umana con cui abbiamo dovuto fare i conti.
Qualcosa si è modificato nella relazione con noi stessi e nella relazione con gli altri: che sia stato aver riacciuffato amicizie di tanti anni fa, che sia stato litigare stremati a casa con la famiglia o con il partner con cui siamo stati troppo a lungo, con i figli che ci chiedevano attenzioni totali con cui abbiamo di nuovo però avuto il tempo di stare. Che sia stato essere stati profondamente soli in questo silenzio assordante, ognuno a modo suo ha avuto accesso a qualcosa di sé che prima era coperto dal frastuono della corsa. Siamo entrati nelle zone più oscure, ma anche più vaste dello spazio infinito del non sapere il futuro – siamo usciti da una programmazione del tempo forsennata – siamo usciti dalla logica causa – effetto e del profitto immediato e anche se costretti, abbiamo dovuto modificare qualcosa. Che sia stato lavorare il triplo per alcuni e lavorare zero per altri.
Il vaso che prima ci conteneva in qualche modo, ora si è rotto. E adesso? Ci chiedono di ricomporlo di nuovo con la colla come niente fosse accaduto e noi non riusciamo più.
Dopo la guerra contro il nemico invisibile, i denti serrati, la paura e il pericolo (forse) per il momento scampato, può avvenire il rilascio emotivo. E il rilascio avviene adesso. La stanchezza inesorabile. L’indolenza. La voglia di dormire e nascondersi ancora un poco.
Siamo confusi. Sbigottiti. Stiamo ritarando da capo la validità di tutte quelle relazioni sospese, di tutte le nostre comunicazioni interrotte, del lavoro che facevamo prima – di quel tempo che ha preso un altro corso e noi come al risveglio da strani sogni notturni – stranieri e straniati – non sappiamo riprendere il filo della vita. Osserviamo le strade con i rumori normali di prima, ma sono quasi “troppo rumorosi”, perché il nostro udito – e non solo quello fisico – si è fatto più fine, più esigente e più accorto a percepire oltre.
Credo che questo ciclo di Luna che arriverà al picco di Luna Piena in Sagittario del 5 giugno, sia un po’ come una Luna agrodolce mossa dal vento, la sensazione – piacevole per alcuni, nauseabonda per altri – di quando siamo in mare in barca e c’è un po’ di mare mosso. Siamo chiamati a conciliare e arrenderci a quello sciabordio delle onde, altrimenti rischiamo di vomitare. Il corpo si deve abituare a un nuovo equilibrio e a una nuova oscillazione morbida che non è prevedibile, ma va attraversata.
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Per attraversarla dovremo non rimuovere ciò che è accaduto nella fuga e nel tentativo di far finta di nulla, ma imparare a creare un mondo differente. A posizionati noi stessi in una bellissima opportunità di portare i nostri sogni più aderenti alla vita che vorremmo.
Sole e Luna in Gemelli inoltre compiono un bel Trigono con Saturno in Acquario dando risonanza e costruttività alla maggior parte di pianeti d’aria nel cielo e alla leggerezza che via, via – se ci affidiamo alla barca sul mare che sta navigando, non è ferma – ci permetterà di entrare in un nuovo ciclo di cui la basi sono messe fin da adesso. Le basi del 2021 sono già attive in questo momento e quando Saturno sarà definitivamente in Acquario dall’anno prossimo potremo vedere già un pezzettino di questo mondo in cambiamento. Anche se sarà ancora un cambiamento lento e difficile.
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Se pur instabile e dinamico questo ciclo lunare, come i pianeti nei segni Mobili ci raccontano – Sole, Luna, Venere e Mercurio in Gemelli, Nettuno e Marte nei Pesci – sarà un viaggio che ci immetterà in un’instabilità necessaria, meno stanziale e limitante senz’altro degli ultimi mesi tesi nella costrizione all’immobilità.
Venere ci parla anche di autenticità delle nostre scelte, e in contatto disarmonico con Nettuno, potrebbe accentuare l’urgenza di realizzare sogni e desideri poco realistici, desiderio d vicinanze e contatti con le altre persone, ma un rallentamento confuso nel poterlo attuare. La confusione interiore di un mondo che si sta rimescolando e i nostri valori che stanno cambiando insieme ai valori del mondo che sono totalmente sballati e nel tilt. Potremo noi stessi essere confusi sui nostri sentimenti e avere ancora bisogno di tempo. C’è anche l’attenzione al benessere e al cambiare e comprendere davvero i nuovi valori di vita che vogliamo perpetuare per essere fautori per primi della nostra salute psico – fisica.
Sento questo ciclo di Luna come un abbraccio – alcuni giorni dolce, altri più conflittuale – di tue tempi che cercando di accordarsi, quello delle nostre urgenze razionali, dei nostri ritmi nella nel tempo della realtà ordinaria che in qualche modo chiede di riprendere, e quella dell’altro tempo – immensamente più grande – il tempo straordinario – quello degli eroi mitici che stanno attraversando una grande impresa, che ci sorride da lassù e che ci dice “Dove stai andando? Perché corri? Riprendi fiato e ordina per bene le tue intenzioni, i tuoi sogni e desideri, prima di immergerti e smarrirti nel vorticoso incalzare del tempo quotidiano, dei programmi e dei progetti che non trovano più (al momento) il significato di un tempo. Accetta questo passaggio e rimodellati, ma cercando dentro e non fuori di te, altrimenti rischi di correre a vuoto, come un disco rotto, senza spostarti di un solo metro.”
Ora è il tempo delle tue priorità interiori che hanno tempi diversi dal tempo esteriore e di tutti i tempi incalzando e rapidi che ci chiedono di rispettare fuori di noi.
Buon Novilunio a tutti voi,
Cielo del Novilunio, calcolato alle 19.39 italiane, a Milano del 22 maggio 2020.
Un Novilunio governato da Mercurio in Gemelli, congiunto esatto alla Venere (retrograda fino al 25 giugno), entrambi in quadratura a Nettuno in Pesci. Riposizionamento dei nostri valori, attenzione a fuga dalla realtà, illusione e temi come la dipendenza – emotiva e non solo – da portare alla luce, salute e malattia, i nostri confini. Sole e Luna governano la Casa IX (i mondi lontani), mentre Venere governa la Casa XI (le amicizie e gli ideali). Mercurio e Venere sono entrambi in Casa VIII (il mondo degli altri). Potremo ridefinisci anche attraverso nuovi ideali comuni, esempi e condivisione di visione con l’estero e anche se ci sentiamo mancanti e forse privi di basi e risorse (Nettuno e Marte in Pesci in IV).
Marte in Pesci sul Fondo Cielo in sestile e Urano in Toro in Casa VI. Le nostre fondamenta, radici (Casa IV) e il nostro quotidiano (Casa VI), sono soggetti a revisione e stanno attraversando continui mutamenti per ristabilire sicurezze e priorità anche economiche di vita, lavoro e ridefinizione.
Saturno in Acquario in moto retrogrado, Plutone in moto retrogrado congiunto a Giove in Capricorno, formano un Trigono con Sole e Luna in Gemelli.
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