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Il prossimo 17 marzo alle ore 13,11 UTC la Luna si congiunge con il Sole a 26° Pesci, attivando il Novilunio. I due Luminari, forze archetipiche dei Genitori, i creatori di vita maschio e femmina, si trovano in quel momento congiunti a Chirone a 28°, portando a guarigione ogni senso di vuoto provato finora. Il Sole e la Luna sono le forze cosmiche di maggior impatto su di noi per la vicinanza fisica e tangibile. Gli altri pianeti non li vediamo se non con sofisticati strumenti; essi rimangono forze anonime che si muovono nell’ombra della notte. Invece il Sole e la Luna li vediamo; il nostro umore, il nostro atteggiamento quotidiano, ne sono direttamente influenzati. I cicli lunari hanno degli effetti visibili sul corpo fisico e sulla natura. Durante il Novilunio Sole e Luna si uniscono, entrando in congiunzione, influenzandosi a vicenda: il principio Fuoco Creativo del Sole si stempera nella Fredda Umidità lunare, mentre quest’ultima perde il senso di Riflesso illusorio della realtà e offre la sua nudità oscura per evidenziare i vuoti che abbiamo compensato volendo vedere ciò che non c’era.
Siamo davanti al buio dell’assenza lunare nella notte interiore. Possiamo contare solo sulle nostre forze, fidandoci di un sentire puro e fluido che ci trasmetta la vera forma delle esperienze che stiamo attraversando.
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Questo Novilunio di metà marzo 2018 è molto speciale: i due Luminari si fanno garanti di includere nella consapevolezza umana la presenza di Chirone, solitamente all’opera nelle profondità dell’inconscio. Poiché il suo è l’Archetipo del Guaritore, la sua azione mette in luce il punto dove sentiamo maggiore dolore. Sappiamo che esso sta transitando in Pesci dal 2012, avendo aperto ad un viaggio di esplorazione nei recessi profondi dove alberga il senso di abbandono. Questa scomoda emozione appartiene a ciascun umano nato, in quanto ognuno si sente smarrito nel prendere posto dentro un corpo fisico a cui mancano tutte le capacità di espansione di coscienza che invece sono sperimentabili prima della discesa in questa dimensione. Il senso di abbandono che custodiamo all’interno del ventre va ben oltre la relazione con il Materno che ci ha dato la vita. E’ testimone dell’impossibilità di connettersi di nuovo con Casa, lo Spazio Profondo del Cuore dove viviamo come Maestri Ascesi. Durante l’esistenza ci attiviamo per rendere il contatto di nuovo possibile, ma nella prima parte della vita non riusciamo a farcene una ragione. I cinque sensi non ci bastano per procurarci quel senso di piacere e amore totale di cui conserviamo un ricordo forte, destinato però nel tempo a sbiadirsi, condannandoci alla compensazione artificiale attraverso mille dipendenze.
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Chirone presto uscirà dai Pesci (il prossimo 17 aprile entra in Ariete). Questo Novilunio è il suo dono finale per farci sentire integri e presenti a noi stessi, nell’aiutarci a superare ogni senso di vuoto, di smarrimento e di fatica di vivere.
Il Sole e la Luna sono i due genitori, Chirone il Bambino non nato. La loro congiunzione rappresenta la guarigione di ogni vuoto lasciato da chi ha superato la soglia prematuramente. Ogni volta che nella storia della nostra famiglia qualcuno ha lasciato il corpo prima del tempo, i discendenti sono stati chiamati a prenderne il posto a livello energetico, con il risultato di inseguire una vita non propria, per ricordare inconsciamente chi avrebbe dovuto vivere e non ha potuto per tanti motivi.
Quando facciamo fatica a trovare un lavoro, un amore, a diventare autonomi, è possibile che nel campo della nostra famiglia stiamo portando avanti una storia che non ci appartiene, per seguire la quale facciamo uno sforzo enorme. Fare pace con i vuoti interiori, significa dar loro un nome. Magari si scopre improvvisamente (e sincronicamente) che in effetti la nonna aveva perso un figlio, ma nessuno se lo ricordava più. Allora ripristinare la memoria può riportare in contatto con il ricordo di chi non ha potuto scrivere la propria storia e noi per fedeltà ed amore la stavamo scrivendo al posto suo. Ecco perché il Novilunio congiunto a Chirone è speciale. Lenisce dolori non nostri, insegnandoci a ridonarli indietro, perché la strada davanti a noi sia chiara e messa insieme dalla volontà di irradiare ciò che siamo, la nostra vibrazione originaria, il prodotto della sinfonia planetaria che abbiamo scelta quale Tema Natale.
Stefania Gyan Salila
P.S. Per chi volesse approfondire lo studio del campo familiare, consiglio la lettura del libro Ordini dell’Amore di Bert Hellinger.
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