Avremo il Novilunio in Sagittario il nella mattina del 7 dicembre 2018 ore 8.21 italiane, nel segno dei Sagittario a 15.7°.
[wp_ad_camp_2]Questo Novilunio ci traghetta al ciclo lunare che ci porterà al Plenilunio in Capricorno il 22 dicembre 2018, e ultima luna dell’anno. E’ molto interessante la dimensione sospesa in cui sta cercando di traghettarci l’Universo, in ogni ciclo lunare vi è un’apertura e chiusura di spazi interiori e questo Novilunio io lo percepisco come un portale sulla fiducia nella vita da ritrovare. Immaginiamo i cicli lunari come fossero i riflettori sul palcoscenico della vita: tutto è già presente in scena, ma noi non lo possiamo scorgere né attraversare tutto insieme e abbiamo bisogno del fascio di luce, che come l’occhio di bue, mostri il dettaglio e il punto esatto dove dare risalto, attenzione, valore e intensità.
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Mai come in questo Novilunio in un segno mutevole come il Sagittario, colora di tinte fuoco il teatro su cui ci muoviamo, è cangiante come la fiamma di un fuoco invernale all’aperto, che si muove verso l’alto e si dirada prendendo colori blu e il violetti, dinamico e in pieno divenire. Se dovessimo pensare a una rappresentazione teatrale per questa luna, sarebbe “Sogno di una notte di mezza estate” o “Alice nel paese delle meraviglie”; la realtà che si mischia al sogno, ogni personaggio è trasformato in qualcosa d’altro e noi dovremo imparare ad affidarci a qualcosa che la nostra mente non riconosce. Rischio di illusioni e incomprensioni, perdita di orientamento punti fissi, ma mentre ci si perde nel fascino del bosco tra creature incantante, emergono verità nascoste, in maniera disordinata, bizzarra, con effetto perturbante, come tutte le immagini stranianti che ci conducono al sacro, possiamo accedere a contenuti non comprensibili per la coscienza e la parte razionale, ma di cui sentiamo un forte richiamo.
La trasformazione dell’energia femminile attraverso il sangue e le emozioni
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Sole, Luna e Giove sono tutti nel Sagittario, infatti sono nell’energia del fuoco che dilata, amplifica e riunisce nella funzione intuitiva – contenuti che scaturiscono direttamente dall’inconscio e squarciano il cielo senza un processo logico – con l’intuito si giunge alla soluzione grazie a un’immagine subitanea, un flash di memoria, un insight, o un sogno, e non ci si giunge per procedimenti razionali e logico causali. Sole, Luna e Giove, sono tutti in aspetto di quadratura a Marte e Nettuno congiunti nei Pesci, dilatori dell’Acqua emozionale, confusa e avvolta nel mistero dei nostri processi onirici, nell’assenza di confini personali e di memoria passata.
la danza della luna
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Questo Novilunio è un viaggio.
L’ho associato a un racconto fantastico proprio perché le energie messe in campo non sono quelle in cui non dobbiamo cercare punti fermi e stabili, (quelli arriveranno più avanti), ora è il momento dell’esperienza, non della meta e del risultato finale.
Affidatevi.
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Questo è il tempo della fiducia nella notte, del credere ancora alle favole che possono divenire il nutrimento importante per la nostra Anima che noi tendiamo a sottovalutare e a scordare da grandi. Eppure sono i sogni che salvano e hanno sempre salvato. Certo, i sogni .. si possono trasformare in grandi incubi e illusioni fantastiche che non si realizzano mai, oppure in fughe dalla realtà, ma adesso, se noi sapremo donarci il tempo sano del sogno, potremo esserne fortificati, trainati, e incoraggiati, ed è questo che muove il Novilunio in Sagittario.
Mercurio e Venere in Scorpione (anche se Mercurio riprende il moto diretto il 7 dicembre), si portano dietro un’atmosfera luttuaria di qualcosa che stiamo ancora elaborando e lasciando andare. Può essere un lutto di una fase della nostra vita, un lutto inconsapevole di vecchie ferite del nostro passato lontano, un lutto come presa di coscienza di una nuova visione delle cose, fatto sta che adesso stiamo riemergendo più consapevoli e nuovi e abbiamo bisogno di una forza che ci traini e trascini fuori in una nuova visione. Questo Novilunio è qui per noi per darci la risposta di senso alle ferite rimaste aperte e ci chiede di orientarci verso l’ampiezza, non sostare solo nel nostro passato personale, nelle ferite che dovremo lasciare andare, per aprirci a un piano collettivo di condivisione in cui integrare altri punti di vista, magari da persone che non sono del nostro “clan” di apparenza, o provengono da culture differenti dalla nostra.
La priorità è comprendere qual’è (se c’è o è da ritrovare e posizionare), la motivazione primaria ad alzarci la mattina, ognuno ha la propria, e se l’abbiamo scordata o abbiamo perso fiducia, gioia e candore in questa vita, adesso approfittiamo di questo ciclo lunare di dicembre per rallentare, permetterci di tornare un po’ bambini, e rinnovare quel senso di “magico” che abbiamo senz’altro avuto un tempo lontano (e molti ce l’hanno ancora). Questo non solo perché è Natale e siamo tutti più buoni… ma perché siamo fatti di carne, spirito e sogno, e ora viene alimentato il ricordarcene fino in fondo:
Qual’è la nostra stella cometa da seguire?
Riusciamo a ritrovare nella nostra vita terrena, faticosa e imperfetta la nostra stella nel cielo a mostrarci il cammino?
Quella stella che luccica, diversa per ognuno di noi, che ci guida in questa vita, esiste, che nome ha?
So che molti potrebbero rispondermi “Ma dove vivi, io è già tanto che arrivo a fine mese! Ho cose ben più importanti da pensare che cercare stelle comete..!”, e mi rendo conto che i bisogni della vita materiale e di sopravvivenza nell’arco anche della storia umana, sono stati la necessità principe, su cui basare le proprie esistenze. Nel passato per poter avere il tempo di pensare “alla filosofia della vita o allo spirito”, ci si doveva ritirare da essa andando in convento, luogo che ti permetteva una vita di studio, accesso alla biblioteche (lusso di pochi) e una vita contemplativa di ricerca perché i bisogni primari di cibo, tetto, e relazioni, erano assolti dalla vita monastica comunitaria (notare le donne che studiano e potevano accedere a questo mondo, nonostante fossero in un convento, erano davvero poche). Ora molte cose sono cambiate, le cultura diffusa più largamente ci permette di poter leggere e sapere, la differenziazione di generi sta lentamente diventando, si spera, una ricerca di parità condivisa, i bisogni nutrimento primario sono per lo più assolti nel nostro emisfero (cibo meno sano ma più vicino nel supermercato dietro casa), ma si sono smarriti molti punti di riferimento. Il cielo stellato non è più visibile e le risposte il più delle volte si cercano su un computer e non più nei libri o nei grandi viaggi iniziatici con cui molti artisti nel passato scoprivano il mondo. Adesso gli stimoli e le possibilità di esaudire le nostre risposte sono eccessivi e contraddittori, siamo in un’Era in cui infatti dovremo fare il grande salto e imparare ad essere i maestri di noi stessi. La libertà di conoscere dovrà diventare la libertà di trovare la nostra verità interiore.
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Questo Novilunio in Sagittario si interroga proprio su questo, (in un movimento di semi stallo necessario la quadratura con Marte e Nettuno nei Pesci), sull’esigenza di sfuocare gli stimoli esterni che continuamente ci giungono da fuori, i messaggi, le chiamate alle varie filosofie di vita, – tante e troppe verità – e interrogarci da dentro: sto investendo il mio tempo chiamato vita, in quello che veramente credo? Come voglio vivere il mio tempo qui?
Il rischio adesso, con la permanenza tutto l’anno di Giove nel Sagittario, è anche di essere preda di abbagli o passi più lunghi della gamba, mossi dall’impazienza di un tempo accelerato che ha dimenticato le ritualità e le giuste attese della natura maestra nel mostrarci la maturazione delle cose. In questo fortunatamente il maestro sarà Saturno nel Capricorno, che ci starà vicino nel togliere veli illusori e insegnarci l’arte dell’attesa necessaria. L’ombra dell’energia Sagittario è non valutare le cose con la giusta prospettiva, non sapendo sostare nelle potenzialità insite del tempo presente per paura del silenzio e della stasi, ma essere incalzati dall’urgenza e il fervore della corsa nel futuro. Marte e Nettuno nei Pesci, consigliano una posizione di attesa, rispetto a decisioni e scelte estreme, ora è il momento dell’intento verso – la forza dentro e la chiarificazione prima dell’impresa: il raccoglimento interiore, in cui percepire qualcosa di più femminile e lento come i tempi della natura in divenire, che ancora non ha compiuto e maturato la sua forma definitiva.
La fretta in questo momento potrebbe essere il motore che crea agitazione, intoppi, black out di memoria e messaggi poco chiari a livello di comunicazione, e la Luna Nuova, posizionata in Casa XII (nel Tema di Novilunio da orario italiano), è una luna appena sorta ma ancora non si vede, giunge dalla notte più buia ed è in quella zona di passaggio tra il sonno e la veglia. Quegli istanti in cui navighiamo con le immagini dei sogni che ci mostrano altri mondi e la parte cosciente ancora poco lucida non comprende a livello razionale, non nomina le cose, ma sente e vi è immersa. Come tutti avrete sperimentato, raccontare un sogno a parole, è pressoché impossibile, perché è difficilissimo far capire all’altro l’atmosfera che abbiamo vissuto.
Stiamo in questa fluttuazione adesso, tra il dentro e il fuori di noi, tra ciò che vorremmo e ciò che invece è – questo è il luogo in cui si sviluppa il cammino verso il luogo di nascita e rinascita – Soltizio d’inverno. Fuoco (Luna nuova Sagittario) e Acqua (Marte e Nettuno Pesci), fanno fatica a miscelarsi, sono due elementi considerati di difficile integrazione perché il Fuoco spinge all’esterno, e Sole, Luna e Giove nel Sagittario sono la spinta intuitiva della ricerca, del viaggio, del cercare oltre, mentre l’Acqua di Marte e Nettuno nei Pesci, è la dissoluzione della resa, dell’abbandono al flusso, dell’assenza affermativa in favore della liquidità interiore. L’Acqua insieme al Fuoco, in questo caso crea quelle acque bollenti che trovate nelle zone vulcaniche, in cui le correnti del fuoco sottostante divengono acqua densa, calda e curativa, ricca di sali minerali e poteri di rigenerazione.
Questa quadratura Fuoco/Acqua è a parer mio, un invito al rallentamento, non alla scelta tra le due posizioni, che prese da sole sono estreme – Fuoco, troppo fervore nello slancio – Acqua troppa indolenza nella resa – ma ascolto della visione che dal loro incontro si genera, in previsione di un movimento concreto, quando i pianeti a breve si muoveranno nelle energie della terra che solidifica l’intento, sia con il Plenilunio in Capricorno del 22 dicembre, sia con l’avanzata del Sole nel Capricorno e del Solstizio d’inverno. Quando il bollore del fuoco lascerà spazio alla terra che si asciuga dall’acqua e solidifica, sarà possibile vedere cosa state creando di stabile e permanente nella vostra vita. Ora fluttuate, immergetevi nelle fonti tiepide termali se ne avete a disposizione, o nei vapori della vostra vasca da bagno, e concedetevi ristoro.
Questo Novilunio sarà una meravigliosa occasione per cercare risposte non a livello razionale ma imparare ad affidarsi ai messaggi che ci arrivano sotto forma di racconto, di immagine, di sogno. Fate tacere la mente, trovate luoghi e silenzi in cui mettere fuori fuoco il frastuono che giunge dal mondo in corsa per un Natale che ha perso – ma non per tutti – il suo significato profondo. Non fatevi trovare impreparati suo arrivo, stremati da corse di obblighi, doveri e attitudini non vostre, in un girone infernale di cui potete scegliere di non esser parte.
Buon Novilunio a tutti,
Anna Elisa Albanese
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Fonte :https://www.sentieroastrologico.it/novilunio-in-sagittario-8-dicembre-2018-la-nostra-stella
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