“Perché la luce sia splendente deve esserci l’oscurità”
Cit.
Se vuoi chiamala pure la notte buia dell’anima….quella notte in cui il tempo è come sospeso e tu sei nel mezzo di una vera tempesta interiore, dove lotti tra la vita e la morte e la personalità combatte senza tregua contro l’anima.
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Come quando il mare è mosso e le onde montano lentamente prima di divenire grandi e rompersi con tutto il loro frastuono, allo stesso modo accade in quella notte oscura…. Qualcosa ti monta dentro come l’onda fino ad esplodere con fragore in un dolore profondissimo. In quell’attimo, qualcosa finisce.
Si apre una porta, e una forza ti chiama a sé risucchiandoti nella sua ombra. Le tue più profonde ossessioni ne sono il veicolo, le riconosci perché sono sempre le stesse. Non puoi fare altro che starci dentro e farti trascinare negli abissi di te stesso, dove mai fino a quel momento ti eri spinto perché ogni volta è più in profondità. Il dolore lo conosci già, ma in quella notte è altro, non solo sofferenza, è una fine. Non puoi che affidarti lasciando che tutto semplicemente sia e accada perché in fondo sai, che non esiste altro luogo dove tu possa andare se non quello: il tuo centro. il centro di te stesso. E’ la tua anima col solo scopo di renderti libero a chiederti “la resa” attraversando il tunnel, lei che conosce e sa quando è il tempo per lasciar andare e quando quello per rinascere.
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Stai viaggiando verso la tua essenza ricordi? Il cammino che hai intrapreso ti sta guidando dritto fin li ma strato dopo strato non puoi arrivare al nucleo senza ripulirti da ciò che impedisce la discesa. E non accadrà una, ma tutte le volte che sarà necessario perché tu possa ogni volta librarti poi nella luce ancora più accecante. Non potrai svincolarti dalla tua parte ombra quanto piuttosto integrarla e accoglierla, attraversandola fino a non averne più paura, fino a riconoscerla come parte di te: questa sarà la tua liberazione, questa la tua salvezza. E non c’è risalita senza una precedente discesa e, quella spinta che ti farà tornare su la sentirai solo dopo essere sceso, solo dopo aver “guardato” quell’abisso senza chiudere gli occhi per paura di vedere qualcosa di terribile.
In quell’istante in cui superi la paura affidandoti, accade il più grande dei miracoli: la tua anima si risveglia e tu rinasci. La luce inonda il tuo essere come mai fino a quel momento e avendo superato ogni barriera ed ogni illusoria separazione, ti percepisci per la prima volta parte del Tutto che ti circonda, parte di questa splendida perfezione di cui tu sei manifesta e vivente espressione. Senti le mani invisibili dell’Universo sostenerti costantemente guidando ogni passo del tuo cammino e sperimenti che non esiste alcuna fine se non tanti nuovi splendidi inizi. Questo significa essere nel cammino evolutivo. Sentiti perciò profondamente riconoscente per ogni singolo istante, anche verso il più doloroso e difficile, perché nascosto in esso c’è la Vita….oltre che un balzo in avanti verso la liberazione del tuo essere e la conoscenza del tuo meraviglioso Sé.
Con amore,
Alessandra Ruta
Fonte : https://sultettoconale.wordpress.com/2018/04/09/quella-notte-oscura/
Attraversare la sofferenza con armonia, nella consapevolezza del momento presente
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