Avremo il fenomeno di Luna Piena nella prima mattina del 23 novembre 2018 alle ore 6.41 italiane, nel segno dei Gemelli a 0°52.

Plenilunio nel frizzante segno dei Gemelli, apre la via all’apprendimento di una lezione importante: sappiamo comunicare ciò proviamo? Arriviamo al culmine di una Luna iniziata con il Novilunio in Scorpione  il 7 novembre 2018, che per molti è stata foriera di mutamenti interiori profondi e rilasci che stanno ancora lasciandoci stanchi e provati. Questo Plenilunio in Gemelli, governato da Mercurio, il fanciullo divino, il messaggero degli dei, il portatore di messaggio, è una boccata di aria fresca, una breccia tra le nuvole nel cielo novembrino, anche se non manca della sua carica tensiva che ci pone di fronte al dilemma mente razionale e visione (Asse Mercurio e Giove – Gemelli – Sagittario), realtà attuale e propositi, desideri che spingono ma ancora non vediamo concretizzati.

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Mercurio in questo cielo si trova in moto retrogrado nel Sagittario a 10.17° sta per giungere a un congiunzione esatta con Giove (27/30 novembre 2018), è in quadratura con Nettuno nei Pesci in moto retrogrado a 13°41°. Siamo quindi di fronte a un Plenilunio che ci conduce per mano nuovamente vicino alle porte dell’inconscio e di ciò che non conosciamo di noi stessi. Mercurio nel mito, era l’unico a cui era permesso entrare nella terra di Ade – Plutone, e uscirne vivo. A livello simbolico dunque, è grazie alla distanza della nostra mente che discerne, che noi possiamo andare a vedere i contenuti, anche i più spaventosi all’interno della nostra psiche e imparare a conoscerci e sapere ciò che si annida al di sotto delle parole e dei fatti. Mercurio nel suo viaggio di retrogradazione tornerà nello Scorpione in dicembre, riprenderà il  moto diretto il 7 dicembre e uscirà dallo Scorpione per riapprodare nel Sagittario il 13 dicembre 2018. E’ quindi un periodo di transizione in cui necessitiamo di compiere ancora un tuffo dentro di noi a vedere cose ci muove, e quali sono le intenzioni che motivano le nostre scelte e la nostra visione della realtà (Mercurio ha a che fare sul come la mente organizza la realtà.

La Luna nei Gemelli a 0° sarà inoltre molto sollecitata dalla quadratura a Marte nei Pesci a 4.32° e opposta a Sole e Giove congiunti in Sagittario (0 e 3°) e Mercurio (in opposizione larga). Tanti elementi messi in gioco che portano a un importante sfida per noi: imparare a riconoscere le parole inespresse che portiamo dentro, (Gemelli) per non tacerle e rimandarle nella gestazione della rabbia e nel risentimento (Marte in Pesci) e condurle a una visione più ampia, nuova, che ci ridoni prospettiva e distanza di senso (Sagittario).

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Questo Plenilunio ci invita ad interrogarci su tutte le forme di incomprensione, di silenzio mal celato, necessità di capirsi e spiegarsi senza paura di far emergere ciò che proviamo. Sull’accorgerci se limitiamo la nostra visione e ci blocchiamo, o emettiamo pregiudizi, laddove non conosciamo. Un Plenilunio che ci invita anche ad accorgerci di eventuali malintesi, comunicazioni in ritardo, confusione tra realtà e fantasia. Stanno cambiando delle prospettive, e mentre siamo nel processo, non abbiamo le idee chiare, è come se navigassimo a vista. Quindi non preoccupatevi della confusione mentale che ci può essere in questi giorni.

Fino a dove ci spingiamo quando vogliamo essere capiti e quanto indietro ci tiriamo se il primo tentativo fallisce?

In che modo comunichiamo in modo indiretto sperando che l’altro capisca, o peggio dove mandiamo messaggi contraddittori per non svelarci, che però ottengono poi la stessa ambiguità come riposta?

Usiamo ancora la modalità “frecciatina” per non dire le cose in modo chiaro e pulito? Quale effetto ha avuto questa modalità di espressione?

 

 

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Mercurio e Giove nel Sagittario indagano in tutto ciò che ci richiama alla diversità, le lingue lontane, lo straniero da noi, il mondo fuori dalla porta. C’è una certa sensazione di straniamento per Mercurio (Domicilio naturale Gemelli) trovarsi in posizione detta di Esilio in Sagittario. Cosa vuole dire esattamente essere stranieri a se stessi, non avere una propria lingua con cui comunicare? Mi spiego meglio, se noi incontrassimo un popolo rimasto al di fuori della civiltà che ha sviluppato la sua realtà di vita nella giungla (stile Avatar o Il libro della giungla per intenderci), e noi gli mostrassimo quello che per noi è normale conoscere come reale (la nostra realtà), loro rimarrebbero straniati.

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Non saprebbero dare un nome a ciò che vedono.

Se facessimo di colpo planare al popolo della giungla, uno schermo che si illumina, crea suoni e produce immagini, a cui noi diamo nome di televisione, probabilmente si spaventerebbero a morte, non avendolo mai visto e non sapendolo decodificare, crederebbero di vedere un alieno, un semidio, o un mostro. Ciò che il nostro cervello non riconosce e non può nominare fa molta paura. Quindi la nostra mente nomina solo ciò che fino ad ora ha conosciuto. Questa è la stessa cosa che accade dentro di noi, quando non riusciamo a decodificare qualcosa che non conosciamo a priori, e cerchiamo in tutti i modi di classificare. Smarriamo i nostri punti di riferimento reali, quelli con cui l’identità ha costellato il suo sistema di conoscenze catalogazione del mondo.

Mercurio dunque, simboleggia nel nostro tema natale,  la nostra capacità di intelliggere e codificare le realtà circostante.

Come ho portato dentro le informazioni del mondo che vedevo intorno a me? Mi sono spaventato e ho chiuso la mia curiosità? Oppure non capivo e ho sviluppato ansia e non fiducia nelle mie percezioni e nel mio pensiero?

Questa Luna Gemellina, apre le porte al dubbio sulla realtà che è intorno a noi, e se davvero non fosse tutto qui?

Quello che ho visto e che conosco, non può essere tutta la realtà. Quando noi diciamo che è una persona è rigida o di vedute ristrette, in verità altro non siamo dicendo, che la vediamo non in grado di aprirsi e incamerare altre cose nuove e differenti nel suo codice di realtà. Ognuno di noi da un punto di vista di una coscienza più evoluta della nostra, ha un codice di vedute ristrette, perché non possiamo conoscere tutto quindi è inevitabile che anche noi come il popolo della giungla ci spaventiamo di fronte a ciò che non è riconosciuto dalla nostra mente. Mercurio, grazie alla sua incessante curiosità, è il canale e primo nostro portale naturale che ci può condurre verso la scoperta di ciò che c’è oltre – ciò il suo polo opposto: Giove – ciò che non ho ancora incamerato mi apre la via al pensiero immaginativo. 

Sappiamo simboleggiare e formulare il pensiero astratto – progettazione e visione del futuro – se maneggiamo prima la realtà, il presente e non la temiamo, altrimenti penseremo di smarrirci o ci spaventeremo troppo con l’ansia, bloccando e restringendo il campo per cercare punti fermi (vedute ristrette – territorio conosciuto, limitato ma stabile).

Ma cosa succederebbe se anche noi incontrassimo, come il popolo cresciuto al di fuori di ogni civiltà, qualcosa che non sappiamo decodificare? Come ho appena scritto sopra, ci spaventeremmo. O rifiuteremmo lo straniero – lingua differente che non capisco – come nella Torre di Babele quando avvenne il caos tra i popoli.

Il nostro caos interiore è dato, dalla nostra difficoltà nel cercare di comprendere e nominare le nostre paura più grandi.

Se ora riusciamo a leggere questo articolo è perché conosciamo il significato che le parole messe in questo dato ordine raccontano, il codice del linguaggio è governato da Mercurio. Questa lingua esclude però che un giapponese o un cinese possa capirci qualcosa. CI vorrebbe qualcosa che riunifichi e non divida, e per questo abbiamo bisogno di  Giove, il grande espansore.

Perché si raccontano le favole ai bambini? Perché possano sviluppare una modalità di pensiero che gli apra la prospettiva dell’immaginare qualcosa d’altro rispetto alla realtà. E’ possibile concepire la soluzione del “lieto fine”, un pensiero astratto che ci aiuta a sorreggerci nelle paure del presente. Attraverso il racconto noi ci immedesimiamo e sviluppiamo la fantasia che suggerisce soluzione nuove rispetto al dato presente.

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Il Sagittario e Giove sono infatti il passaggio verso l’integrazione di quell‘Esilio della nostra mentelì la mente è in esilio perché dovrà tacere in favore del non ancora conosciuto e del possibile.  Questo Plenilunio in Gemelli, ci spinge a cercare le nuove modalità, come da bambini, per sviluppare opzioni ancora non visitate ed entrare in uno spazio più ampio. Non cercheremo più di tranquillizzarci cercando i nomi e le categorie di ogni singolo albero (discernimento e raccolta informazioni Mercurio), ma vedremo il bosco intero in cui siamo immersi (riunificazione di significato – Giove). La lingua che può mettere insieme tutte le lingue del mondo, è il simbolo, perché esso apre alla visione dell’emozione. 

Mercurio retrogrado in Sagittario nel suo aspetto di quadratura a Nettuno in Pesci, ci chiede di non provare a cercare nessi logico – casuali, ma di affidarci, proprio come quando guardiamo un film o ci immergiamo in un racconto, o guardiamo una fotografia o un quadro, alle emozioni che esso ci suscita e al messaggio che si trova lì dentro. Se sapremo svelare il racconto che si nasconde in ogni nostra piccola azione, in ogni frase che tentiamo di dire, in ogni emozione a cui cercheremo di donare parola. Qual’è la nostra parola? Forse non per tutti sarà la stessa forma, e se il linguaggio non basterà potremo disegnarlo, colorarlo, dirlo con una metafora o con un balletto. Dirlo con qualcosa che sia la lingua universale che può giungere ai cuori che non sono divisi delle lingue e le provenienze. Quando sentiamo una musica (Nettuno), arriva diretta da qualche parte di noi che nemmeno sappiamo, e ci sta dicendo qualcosa non con le parole.

Mercurio usato in modo positivo è la nostra curiosità che ci apre le porte del mondo, se usato impropriamente diviene ansia da pensiero incessante che non prende una direzione chiara, finché non si lascia andare, smettendo di catalogare ma stando nell’esperienza: allora ci si può commuovere di fronte alla bellezza, e incantare innanzi a un cielo senza bisogno di spiegarlo.

L’incantamento, grande simbolo Nettuniano e la retrogradazione di Mercurio in Sagittario, spingono forte per farci lasciare la terra salda delle cose conosciute e portarci a quello stato di sorpresa e splendido smarrimento di quanto perdiamo per un attimo le nostre coordinate e torniamo vivi e curiosi come i bambini che ancora devono esplorare il mondo, dare i nomi alle cose con l’innocenza che non ha ancora strutturato definizioni e confini, e può stupirsi e vibrare nella leggerezza della vita in scoperta incessante.

Troviamo dunque ora nella nostra vita quelle aree in cui dovremo andare a rispolverare le nostre rigidità, dove abbiamo smarrito quel gusto delle scoperta e dove pensiamo di aver già visto e detto tutto e dove crediamo di aver comunicato davvero.

Siamo così sicuri di aver provato tutte le strade per portare fuori ciò che sentiamo dentro?

Vi auguro di trovare il vostro Mercurio alato dentro di voi, che possa condurvi dove c’è l’erba fresca inesplorata ristoro per l’anima, luce per il bambino divino che chiede di apprendere e scoprire ancora tutto il possibile.

Anna Elisa Albanese

 

 

 

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Fonte : https://www.sentieroastrologico.it/plenilunio-in-gemelli-23-novembre-2018-apriamo-il-varco-verso-il-possibile

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