Il 18 maggio 2019 alle 23,10 italiane la Luna diventa Piena nel Segno dello Scorpione. I giochi si fanno ancora più intensi del solito (se possibile), visto che essi si svolgono su un Asse zodiacale fondamentale: Toro/Scorpione, quanto amo la vita/quanto sono attaccato alla morte.
Il Sole si troverà a 27° Toro – la Luna a 27° Scorpione. I due Archetipi Maschile/Femminile si guardano: il Sole in Toro è il Loto che si apre nell’offerta d’amore – la Luna in Scorpione riflette tutta la profondità del dolore che a volte si intromette nel nostro permetterci di prendere quell’amore così offerto.
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Possibile cambiare i parametri? Possibile rendersi conto di quanto viviamo con il freno a mano inserito e non notiamo la bellezza e l’abbondanza a nostra disposizione?
Queste due ultime settimane, tra il Novilunio del 05 maggio (Sole e Luna congiunti a 14° Toro) ed il prossimo Plenilunio in Scorpione, sono state estremamente attivanti: qualunque fosse il settore che necessitava di venire sondato, sperimentato, indagato, vissuto, ha ricevuto la sua luce. Abbiamo portato l’esperienza nelle nostre vite e quello che dovevamo vedere, lo abbiamo visto.
E’ stato faticoso, ma lo sforzo nel sostenere l’esperienza è stato commisurato al tempo necessario a prendere confidenza con la nuova realtà che chiama per manifestarsi. Il nuovo non può arrivare se non liberiamo il campo. La Vita non può farsi se ancora guardiamo verso la Morte, se ancora non crediamo di poter essere felici, se ancora siamo identificati con le ferite e non con il talento nascosto dietro ad esse. Il Cuore non può prendere il sopravvento, e con esso un’esistenza fatta di pura creatività in manifestazione, se ancora abbiamo bisogno di identificarci con il mentale, con i programmi, le paure e le posture di difesa.
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Quindi queste due ultime settimane sono state una piccola spinta per arrivare al fondo del fondo, da cui poter ripartire, avendo visto il buio e potendo decidere di averne avuto abbastanza. Sappiamo bene che il buio c’è e ci sarà sempre. E’ indispensabile nel mondo duale: tanto buio, tanta luce. Dipende da quanta attenzione vogliamo ancora dare ad esso. O se, nonostante tutto, possiamo decidere di volgere lo sguardo verso il Sole. Verso il Loto aperto dell’amore che ci viene offerto.
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Non aspettiamoci che un raggio di luce scenda verso di noi portato da mani angeliche. Di solito lo Spirito non usa effetti speciali. Ascoltiamo però la gioia improvvisa ed apparentemente immotivata che si apre al centro del petto, notiamo l’intensità dei colori delle cose intorno a noi. Prestiamo attenzione ai mille segnali che il Sé ci invia per aiutarci a ricordare.
Così scegliamo la Vita, nonostante tutto. Chi più, chi meno, ha i suoi pesi, sofferenze, disarmonie, squilibri. A volte non basta una vita intera per sciogliere dei nodi. Eppure l’Amore è possibile, come già scrissi in uno scorso post. Non si può aspettare di essere risolti per cominciare a vivere. La Vita è ora, nel modo migliore possibile in cui ci viene presentata. Domani non sarà meglio se già oggi non lo è.
Respiriamo e lasciamoci essere.
Stefania Gyan Salila
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