Avremo il picco di Luna Piena il 27 febbraio 2021 alle 9.19 del mattino, ora italiane, nel segno della Vergine a 8°.
Siamo partiti l’11 febbraio 2021, con una Luna Nuova abbastanza conflittuale, e questa Luna Piena porta a compimento massimo le questioni irrisolte e i sospesi di allora, facendoci attraversare (almeno nel cielo), un dilemma più addolcito nei suoi spigoli e forse pronto a lenta guarigione. Abbiamo necessità di maggior chiarezza in questo caos di opinioni e colpi di scena globali, Mercurio in Acquario da poco tornato diretto (il 20 febbraio), si avvicina alla seconda congiunzione con Giove in Acquario (la prima è stata a metà febbraio, nella prima settimana di marzo avremo la seconda). Questo porta sia all’aumento dello stato di nervosismo con grandi sollecitazioni al sistema nervoso, ma anche alla possibilità di comprendere meglio la direzione da prendere, da un punto di vista più distaccato e meno reattivo. Mercurio ci dà la possibilità di andare a riprendere questioni lasciate in sordina – ma importanti – tra fine gennaio e i primi di febbraio e portarle alla luce, non senza fatica e dinamico istinto di ribellione – atmosfera ancora abbastanza evidente in questo Plenilunio – ma con un anticipo fugace di nuove soluzioni, che potrebbero giungere alla nostra mente in un battibaleno.
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Vediamo insieme questo Asse Vergine – Pesci – che mi colpisce molto, perché “solo” un anno fa abbiamo assistito a un altro Plenilunio in Vergine che ci mostrava la data d’inizio ufficiale di questo “mondo capovolto”, di cui ora stiamo percorrendo le tracce da un anno esatto. Attraversiamo un’altra Luna in Vergine un anno dopo, con un cielo diverso, noi diversi, ma il ciclo lunare che prosegue ritmico e costante, e ci interroga ancora una volta sul cammino da compiere. La Luna ogni mese ci racconta i nostri stati emotivi e l’andamento del mese nella sua fase di gestazione (Luna Nuova) maturazione di un intento (Luna Piena) e rilascio e conclusione di un ciclo (Luna Calante). Ora nella sua manifestazione di luna piena, ci offre la possibilità di vederci più chiaro se prestiamo attenzione al nostro sentire e al dilatarsi degli stadi emozionali – nel bene e nel male. La Luna nel segno della Vergine restringe il suo campo all’osservazione minuziosa della praticità dell’adesso: quotidiano, tempo e spazio. Ne ho per me?
Possiamo osservare un fenomeno standone molto distante e cercando una visione ampia (Pesci), oppure avvicinarci come fa uno scienziato con la sua lente d’ingrandimento (Vergine). Andare a setacciare ogni stanza della nostra vita, soffermandoci su tutto ciò che riteniamo scontato a banale; scoperchiamolo, puliamolo, osserviamolo per cercarne il vero senso. Serve ogni rito/routine che compiamo ogni giorno? O avremo bisogno di rivisitare gesti e ritmi, per trovarne una forma più nostra e aderente a ciò che siamo divenuti? Siamo davvero così imbrigliati dentro percorsi in cui non possiamo uscire, dopo questo intero anno in cui il mondo ha ristretto il suo perimetro?
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E noi, possiamo all’interno di una globalità inserita in regole, confini e paure, trovare uno spiraglio di libertà differente da prima?
Credo sia molto importante in questi quindici giorni che ci separano dalla Luna Nuova in Pesci del 13 marzo, il lasciare andare tutto ciò che ostacola la riorganizzazione del nostro tempo e spazio in vista di muovi modelli di vita più libera e aderente alla nostra natura. Saturno in Acquario e Urano in Toro, sono giunti alla loro quadratura quasi esatta, e ci mostrano questo dilemma, tra regola collettiva e libertà individuale. Siamo tutti diversi, alcuni di noi desiderano più spazi e tempo, altri ancora stanno cercando lavoro dopo averlo perso, altri hanno perso reti di amicizie e sociali e si stanno chiedendo quale sia adesso la nuova mossa da compiere, altri ancora si sono chiusi ancora di più al mondo. Questo ultimo anno è passato come sotto una ruspa gigante che ha rimodellato le zolle di terra con grande forza e poca possibilità di sottrarsi alla trasmutazione. Abbiamo assistito lentamente a una sottrazione di luce, spazio vitale, contatto sociale, fiducia nel futuro e prospettiva. Va bene, ci siamo detti, forse era necessario, forse aveva era il disegno di grande piano evolutivo, forse l’umanità correva troppo verso un consumismo che l’avrebbe strozzata e ha dovuto bloccarsi prima di rinascere, va bene. Ci sto. Imparo a stare con me stesso, imparo di nuovo a contattare tutte le mie priorità scordate, mi ricordo del valore della vita, attraverso il suo contrario, morte, malattia e impedimento di movimento. Siamo stati bravi, molti sono crollati e rinati, molti altri hanno cambiato tutto della loro esistenza, molti altri ancora – adesso – sono semplicemente stanchi e sfiancati. Adesso siamo di fronte ad un nuovo step: dopo tutto questo anno, ho ancora forze per guardare avanti e quali sono le mie priorità di adesso?
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Questo Plenilunio nel segno di Terra della Vergine, ci vuole porre di fronte al corpo – materia che ci troviamo a vestire ogni giorno – imparando il nostro personalissimo significato di “salute” . Cosa mi fa veramente bene fare? Avendo imparato che nel mondo conviviamo con un nuovo virus e la sua minaccia, ora il mio stato di benessere interiore, da cosa è regolato?Di quali regole nuove ho bisogno io – e solo io posso saperlo – che non mi siano date dalle regole generali di tutti nel mondo in cui sono immerso?
E’ davvero importante sintonizzarci con la nostra grande e sofisticatissima “macchina psicofisica” per trovare la nostra posizione e i parametri vitali, che non ostacolino la libertà altrui, ma che non tradiscano il nostro essere.
Non possiamo più permetterci di dare la colpa a un mondo che non ristabilisce il suo ordine, potrebbe volerci troppo tempo per la terra che desideriamo, e dobbiamo riprendere in mano la nostra situazione personale senza attendere un minuto di più. Provando ad arredare con gioia “la cella” in cui siamo ancora confinati, ritagliare nuovi tempi e spazi differenti in un mondo in transizione. Oppure, se fortunatamente stiamo riuscendo già ad essere in un nuovo equilibrio sereno, possiamo approfittare di questo ciclo lunare per alleggerire ulteriormente alcuni carichi e fare un ordine di priorità, sentire dove tratteniamo e dove ci portiamo ancora dietro “valige pesanti” di responsabilità che vorremmo invece trasformare.
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Questa Luna Piena ci richiede una nuova centratura in un mondo ancora nel caos, senza attendere più, iniziare per primi a provvedere laddove stiamo “ammalandoci”, non di Covid, ma forse di altre tristezze e privazioni. La Luna in Vergine, illuminata dal Sole in Pesci, con una prossima congiunzione di Venere, compie un Trigono con Urano in Toro – e ci chiede di trovare l’asticella al centro, tra concretezza e fantasia, regola e anarchia, ribellione e sottomissione, che non sia distruttiva, ma sia la nostra nuova forma d’esistere.
Se saprò essere in equilibrio dentro, il mondo fuori che urla, farà meno rumore e sarà solo un eco di sottofondo. Se invece ho tante urla dentro e correnti d’aria gelida che mi percuotono, ogni granello di caos, sarà la goccia che fa traboccare il vaso della mia inquietudine, insofferenza e non lucidità di pensiero.
Questa Lunazione è il passaggio nella vera saggezza del femminile che tesse la tela in silenzio, è la luna del “minuscolo” che non ha bisogno di manifestazioni plateali, ma costruisce un impero invisibile agli occhi. E’ una luna che non ha bisogno di vincere adesso perché sa aspettare, e sa che i risultati duraturi sono dati dalla pazienza del gesto ripetuto, dalla costanza e la capacità di tradurre in azioni concrete il pensiero astratto. E’ la luna dell’ape operaia che costruisce l’alveare ogni giorno, del monaco zen che fa il mandala a piccoli gesti e lo vede crescere, ma non ne è attaccato, e appena terminato, lo saprà lasciare andare. E’ la luna del ballerino che si allena alla sbarra ogni giorno e vede migliorare la sua più bella arte, la luna dell’artigiano che fa asciugare il colore di un tessuto, di un legno che richiede giorni e giorni di lavorazione, dell’opera che può dirsi finita solo dopo tante e tante stesure. E’ la luna delle piccole cose che se ripetute con attenzione e amore, poi si tramutano nelle grandi cose.
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Accorgiamoci dunque dei nostri estremi interiori, dove non finiamo la nostra opera, o dove invece la boicottiamo per fretta, urgenza e paura. La fretta ora non ci poterà da nessuna parte, l’impazienza sarà solo l’anticamera di un carico di stress elevato per il nostro sistema nervoso. Occupiamoci di retrocedere e “perdere la battaglia” adesso, per vincere le guerra domani se impariamo a calibrare le nostre forze adesso che il sole non è ancora alto e caldo nel cielo, adesso che siamo nella metà del cielo che sta cercando l’equilibrio tra luce e ombre (a marzo avremo Equinozio di Primavera).
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Scegliamo dunque alcune priorità di cui occuparci, e facciamolo bene, con tutto il cuore, e il resto tagliamolo fuori dalla nostra esistenza. Ribelliamoci senza urlarlo, e troviamo spazi per vivere felici. Per ora. E’ tempo di non perdere le forze proprio adesso, eppure molti hanno mollato la presa e il “cinismo e la disillusione” ha preso il posto della costruzione. Accorgiamoci se accade .. e rallentiamo. La nostra “salute” ora è importante, ed è quella data dalla gioia che ci fa ancora fare le cose con amore. Se a questo si è sostituita rabbia, noncuranza e desolazione, proviamo a prenderci per mano e cercare almeno una cosa, una soltanto, che ci possa risollevare e donare pace e amorevolezza. Dove c’è rancore lasciamolo fluire e ascoltiamolo, ma poi non rimaniamo con lui a lungo.
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Questo Plenilunio ci narra della capacità di tener insieme gli opposti tra il quotidiano limitante – ancora e ancora – e la visione del sogno, dell’illusione, della libertà, senza che però possa vivere non solo ad esclusione dell’altro.
Dice la Vergine: Vorrei poter organizzare il caos
Dice il Pesci: Vorrei poter dissolvermi nell’infinito
Il dilemma umano di tutta la storia dell’umanità: siamo corpi finiti in un tempo interiore infinito, e non ci resta che amare quel gesto concreto che ci restituisce corpo e forma nel nostro giorno dopo giorno, umano, faticoso, e imperfetto. L’unico giorno che con la sua apparente “bassezza”, pesantezza e banalità, potrà spalancarci le porte dell’infinito se sapremo imparare a stare nella piena aderenza di tutte le nostre parti frammentate e divenire esseri in piena integrità. E chi più della nostra amata Cenerentola, sa mostrarci al meglio la sua integrità e fedeltà a se stessa nell’amorevolezza dei suoi gesti umili di ogni giorno, nonostante “il mondo fuori” (sorellastre e company), la tratti nella peggiore delle maniere?
Buon Plenilunio a tutti voi
“I sogni son desideri
Di felicità
Nel sonno non hai pensieri
Ti esprimi con sincerità
Se hai fede chissà che un giorno La sorte non ti arriderà
Tu sogna e spera fermamente
Dimentica il presente
E il sogno realtà diverrà“
(Cenerentola)
LUNA PIENA IN VERGINE, alle ore 9.19 italiane del 27 febbraio 2021.
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