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Il velo è così sottile che se non stai attento ci cadi dentro, “precipitevolissimevolmente”, come Alice nella tana del Bianconiglio.
Ma rispetto alla vita tu chiedi: “a che gioco giochiamo?”, come se fosse possibile giocare un gioco in cui perdi.
Eppure lo sai perché il velo è così sottile, lo senti, al di là della paura, al di là delle abitudini.
È così sottile per permetterti di fare quel salto.
È così sottile per permetterti di liberarti anzi tempo, come ti fosse dato un bonus.
Tutto accellera, lo sappiamo da giorni, da settimane, da mesi.
L’anno del cuore è alle porte e l’onda alta si sta preparando.
Non c’è più tempo.
Amore chiama e attraverso amore stai venendo trasformato.
La sofferenza, se sofferenza stai provando, ti serve semplicemente come un metal detector.
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Dove c’è bisogno di scavare, ancora?
Dove c’è bisogno di guardare, ancora?
Cosa c’è bisogno di liberare, ancora?
Dove c’è bisogno di amare, ancora?
E in un gioco si sa che poi “tana libera tutti”, ma semplicemente ci sono cose che tu devi guardare, lezioni che devi apprendere, e il successo di uno diviene il successo di molti nel senso che per uno che si è liberato la vibrazione sale, e tu ti senti chiamato, ti senti spinto, a fronteggiare le tue più grandi paure.
La fiaccola della consapevolezza arde, il vento del cambiamento soffia sempre più forte.
Non fare come quella barca che per non partire è affondata nel porto.
Tu puoi.
Tu lo sai che puoi.
Può sembrare difficile e duro.
Ma è difficile e duro solo in proporzione alla tua resistenza.
Dalla tua vita, che ti ama, ti viene chiesto di guardare…:
Dove si è fermato il tuo cuore? Dove è ferma la tua energia?
Stai alimentando pensieri di vita o di morte?
Stai combattendo una guerra o favorendo la pace?
Alzati.
Liberati.
Vai.
Porta amore in tutti i luoghi che pensi bui, fuori e dentro di te.
Porta amore sopra ogni cosa.
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