Il difficile percorso di questi ultimi giorni sta finendo. Come ho descritto nel mio ultimo post sugli attuali transiti astrologici, dal 05 al 12 marzo avremmo attraversato un territorio interiore molto impervio, incontrando tutti quei conflitti che da sempre ci accompagnano. Arriva un momento in cui, dopo tanto lavoro evolutivo, si tocca una sorta di limite, un primo grande muro formato dalla paura fondamentale, dalla resistenza fondamentale, da ogni tipo di negazione che ci auto-sabota nel proseguimento del viaggio e nella manifestazione di ciò che veramente siamo.
Ora ci siamo esattamente davanti. Siamo prigionieri dell’illusione di noi stessi, e vorremmo solo scappare.
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Dal 05 al 12 marzo i Nodi Lunari sono in perfetta quadratura con la Luna Nera, mettendo in dubbio ogni tipo di decisione presa finora. I Nodi Lunari sono i due punti dell’orbita lunare intorno alla Terra che più avvicinano il nostro satellite a noi. La Luna Nera è invece il punto più lontano. Ombra che insegue la Luce, Luce che fuga l’Ombra. Movimento che descrive l’alternarsi di stati emozionali estremi che ci rendono particolarmente irrequieti e disperati, senza apparente consolazione, stanchi e stufi di ogni cosa.
Dal 05 al 12 marzo la Luna in fase crescente ha attraversato i Segni dei Gemelli, Cancro e Leone per poi arrivare al Plenilunio a 22° della Vergine alle ore 14,55 UTC del 12 marzo. Così essa prima ci ha spinto dentro le nostre più grandi contraddizioni, per poi farci rivivere le inadeguatezze del passato ed infine ci ha sbattuto in faccia tutta la pesantezza di un travaglio interiore che non conosce pace. Eppure, se sospingiamo la testa appena un po’ al di sotto della corrente tempestosa delle emozioni e dei pensieri, ecco che si scopre la vera illusione. La Luna è puro riflesso, così essa ci ha reso questo grande servizio: ha illuminato le ombre che continuamente scambiamo per realtà. Ci ha mostrato le buche che continuano a farci inciampare. Pensavamo di averle contrassegnate tutte, invece no, qualcuna mancava ancora all’appello. Grazie Luna per questo enorme servizio. Ho appreso tanto di me in questi ultimi giorni. Mi sento molto più presente, anche se molto provata e sfinita. Conosco molti più limiti e mi sono ripromessa di rispettarli, di non portarmi più nella situazione di reagire con rabbiosità. E se anche mi sentissi troppo sollecitata, mi permetterò di reagire, se dovesse essere per rispettare i miei sacrosanti confini.
Siamo stati sottoposti (e continueremo ad esserlo ancora per un poco) ad un processo di grande purificazione che ci guida dentro l’appuntamento dell’Equinozio di Primavera, quando la Terra esploderà di vita e noi con lei (20 marzo 2017). Ogni volta che la Natura torna a vivere in questo emisfero con l’arrivo dell’Equinozio di marzo, essa torna dalla morte. Così fa l’umano insieme a lei, poiché siamo Uno con la Madre. Concediamocelo pienamente e facciamo morire le ultime resistenze e difese all’amore per sé.
Buon Plenilunio a tutti!
Stefania Gyan Salila

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