Se vuoi conoscere il vero scopo per il quale ti sei incarnato, leggi questo articolo e scoprirai la tua vera natura.
Cominciamo questo articolo parlando di spirito e materia. Ti sei mai chiesto davvero cosa distingue questi due concetti? Proviamo a scoprirlo insieme con qualche ragionamento.

Un Creatore Consapevole, è uno studioso delle leggi della natura che vuole diventare consapevole, appunto, di come la realtà funzioni, allo scopo di poterne sfruttare le leggi a proprio vantaggio. E’ una necessità, e chi non è disposto ad imparare non può pretendere di acquisire la ‘consapevolezza’ necessaria a diventare padrone del proprio destino.
Questo articolo non è per nulla semplice da digerire, e molti abbandoneranno la lettura.
Te la senti di essere tra i pochi che arriveranno fino in fondo?

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Vediamo allora cosa si può dire sulla materia. Sicuramente saremo tutti concordi sul fatto che è qualcosa caratterizzata da una forma. Avere una forma vuol dire occupare uno spazio ben definito, avere una qualche consistenza (solida, liquida, gassosa, ecc.), e altre caratteristiche come colore, odore, temperatura, ecc.
Ma cosa significa occupare uno spazio? Vuol dire che parti diverse dello stesso oggetto materiale sono separate da uno spazio fisico, e per poter percorrere la distanza da un punto ad un altro bisogna impiegare del tempo. I concetti di tempo e spazio sono quindi indivisibili da quello di materia. Potremmo dire che la materia ha bisogno dello spazio e del tempo per poter essere definita, e quindi esistere.

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Bene. Passiamo ora allo spirito. Per sgomberare qualsiasi dubbio, per spirito intendo l’essenza, intesa come l’idea o concetto che sta alla base di qualsiasi essere, vivente e non. In quanto essenza, idea o concetto, sicuramente lo spirito non ha forma, e di conseguenza non occupa alcuno spazio fisico. Viene da sè allora che non ha nemmeno senso parlare di tempo, perchè non occupando alcuno spazio, non c’è alcun tempo di percorrenza per colmare alcuna distanza. Possiamo allora dire che lo spirito vive al di fuori del tempo e dello spazio.

Fin qui siamo rimasti molto aderenti a quello che possiamo leggere in qualsiasi testo di fisica, per quanto riguarda la materia, e di teologia, per quanto riguarda lo spirito.
Ma analizziamone meglio le implicazioni. Dire che lo spirito esiste in una realtà che prescinde dal tempo e dallo spazio, vuol dire anche che lo spirito deve necessariamente essere ovunque, sia nel tempo che nello spazio. Ovunque vuol dire che si tratta di qualcosa di infinito e di eterno. Ma questo vuole anche dire che non ha alcuna diretta relazione con altre parti. Esiste cioè indipendentemente da qualsiasi condizione pregressa (non ha senso parlare di pregresso in assenza di tempo) e da qualsiasi vincolo con altre entità esterne ad esso (non ha senso parlare di qualcosa di ‘esterno’ in assenza di spazio).

Non avrete problemi a comprendere questo ultimo passo riferendolo alle proprietà del pensiero. Possiamo infatti immaginare qualsiasi cosa (per esempio possedere una villa con piscina, o saper volare), senza alcuna relazione con cose o eventi reali.

La somma dei pensieri costituisce il Tutto

Se tutti i pensieri hanno la proprietà di essere infiniti ed eterni, possiamo allora dire che la somma di tutti i possibili concetti o idee rappresentino il Tutto, o Universo, o Dio per chi è credente.
Possiamo pensare a questo Tutto come la somma di qualsiasi concetto, impersonale per sua natura (perchè non riferito e non riferibile a nessuna cosa in particolare) e inespresso, perchè esistente solo in forma ‘potenziale’.

Infatti un concetto espresso altro non è che un oggetto materiale, espressione fisica di quel concetto.
Ecco allora spiegato il rapporto tra spirito e materia. Prima di tutto deve esistere una idea, o concetto, che poi viene espresso in forma fisica nel mondo reale, attraverso la materia.
Ogni oggetto materiale deve avere alla base una idea che ne plasma la forma nello spazio e nel tempo. (Non so perchè, ma questa cosa mi ricorda molto la Legge di Attrazione 😉 )

 

La nostra mente è lo strumento attraverso il quale si “attua” il pensiero Divino

Ma ecco che veniamo all’argomento centrale di questo post, espresso nel suo titolo, e scopriamo lo scopo della mente come mezzo per esprimere l’Idea Divina.
Qui entriamo in gioco noi, esseri viventi dotati di una mente pensante. Pensante vuol dire che siamo in grado di dar vita ai concetti e alle idee che stanno alla base di qualsiasi cosa o evento della nostra realtà materiale.

Ecco allora svelato il nostro scopo. Siamo degli “attuatori” della Coscienza Infinita, che per sua natura, come abbiamo visto, è impersonale e quindi inespressa. La Coscienza Infinita è energia “potenziale” che ha bisogno di essere pensata e riconosciuta per potersi esprimere nel mondo reale. Essa si esprimerà esattamente come noi le permettiamo di esprimersi.

Ecco allora che arriviamo finalmente a spiegare il concetto di Creatore Consapevole: se il nostro livello di consapevolezza ci fa credere in una realtà casuale dettata dal caos, allora la nostra realtà rispecchierà tale credenza, dato che le permettiamo solo di essere “caos”.
La realtà si esprime attraverso di noi, e tale espressione obbedisce all’idea che abbiamo della realtà che andiamo a creare.
Alla base di tutto quindi c’è l’Idea Iniziale, ed è grazie alla volontà di esprimerla nel mondo reale, e quindi di farne esperienza, che l’Universo fisico è stato creato.

 

La Coscienza Infinita, impersonale per sua natura, ha bisogno della nostra mente ‘personale’ per trovare la sua espressione, e tutto il potere di controllare questo processo viene dato in risposta solo a coloro che riconoscono l’esistenza dell’Idea Primordiale e ne rispettano i principi.

Consapevolezza è potere, non scordarlo mai.

Paolo Marrone

FONTE: http://www.campoquantico.it/wordpress/la-mente-come-mezzo-per-esprimere-idea-divina/

 


One Reply to “QUAL’E’ IL VERO SCOPO PER IL QUALE TI SEI INCARNATO?”

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