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Il percorso del ritrovamento del Perduto Amore che ho illustrato in un recente articolo inizia a sviluppare varie tendenze in Cielo per il coinvolgimento della Luna che a fine maggio darà il meglio di sé. Insisto nel descrivere i transiti planetari di questo periodo perché sono estremamente peculiari per tutti noi. Da una parte ci aiutano nel quotidiano a trovare una radice di accettazione di chi siamo per svolgere al meglio quello che siamo chiamati a fare qui. Dall’altra portano i processi spirituali dei Ricercatori della Verità ad altissime vette di consapevolezza, grazie alla quale riceviamo costanti attivazioni profonde della nostra parte più luminosa.
Dunque, che accade? Il 29, 30 e parte del 31 maggio la Luna Calante transita nei Pesci, dove assume una connotazione molto mistica e sognante, rendendo fertile alle Visioni il terreno interiore, visto che la Luna governa il mondo emozionale ed i Pesci sono un Segno di Acqua (mondo emozionale e creativo), sono l’Oceano Divino dell’Universalità. Nei Pesci la Luna si congiunge prima con Nettuno, Governatore dei Pesci, simbolo della Coscienza Cristica Femminile, ed insieme creano una potente polarità che ci richiama ai valori dell’Amore Incondizionato e dell’Accettazione. Poi si congiunge al Nodo Lunare Sud, che è l’attuale punto di partenza evolutivo a livello collettivo. Si apre la porta alle immagini del passato, di tutto ciò che deve essere guarito, sia di questa vita che di altre (esattamente come viene reso possibile dal transito di Marte retrogrado in Scorpione – questo aspetto è dunque particolarmente forte in quei giorni). Infine entra in contatto con Chirone, il Guaritore, che porta a risoluzione le tematiche dell’infanzia. Questo Stellium intenso di pianeti in un Segno d’Acqua crea un trigono (posizione benefica che descrive l’arrivo di aiuti esterni) con Lilith e Marte nello Scorpione, che, come ho descritto nel post di cui sopra, rappresentano la Ricostruzione dell’Androgino, cioè il completamento di un processo di trasmutazione molto forte che rimette insieme tutti i pezzi dell’anima separati dal dolore di tante vite.
E’ talmente forte tutto questo passaggio che non riesco a contenerlo nelle parole scritte, per l’irruenza di flusso che acquisisce mentre scrivo. Spero di riuscire a trasmettere quello che sto sentendo ora perché è incontenibile.
Riassumendo, negli ultimi tre giorni di maggio si forma un Trigono di pianeti tra lo Scorpione ed i Pesci, che permette di colmare antichissimi vuoti, guarendo il cuore e le tematiche legate al senso di abbandono e di rifiuto. Potremo respirare ed avvertire la sensazione di non stare più male. Ci alziamo e all’improvviso ci sentiamo integri, non ci sentiamo più orfani e cominciamo a bastare a noi stessi. Guariscono i bisogni e le relazioni di dipendenza. Colmiamo i vuoti e ci sentiamo in grado di rimanere fermi dentro quello che c’è.
Questo è il salto quantico del Cuore, che può permettersi di entrare in una nuova risonanza, quella dell’integrità, perché ha recuperato i pezzi dispersi a causa dell’auto-giudizio e del disamore. Ci troviamo ormai a metà del 2016, un anno spartiacque, che segna il limite tra vecchio e nuovo, un anno 9, che conclude l’antichità delle prospettive e degli obiettivi. Tutti questi transiti ci accompagnano con determinazione verso l’acquisizione di un forte senso di presenza. E dalla presenza arriva la questione più importante: ci sentiamo pronti a riaprire il cuore all’amore e alla fiducia? Adesso che stiamo recuperando noi stessi e abbiamo la possibilità di guardarci con apertura, siamo pronti a fare altrettanto con gli altri? Riusciamo a vedere come tutto sia commisurato alla relazione che abbiamo con noi stessi? Riusciamo ad amarci come vogliamo essere amati? Riusciamo a darci ciò che chiediamo al partner, con la stessa intensità, con lo stesso bisogno? Le domande sono tante e toccano punti vivi, molto delicati perché collegati alla nostra vulnerabilità. Le emozioni ci rendono vulnerabili ma sono le corde della nostra arpa interiore. Più le conosciamo, più ci esercitiamo nel suonarle, esprimendole, maggior intonazione otterremo quale nota musicale finale. Il passaggio di tutti questi pianeti dentro l’Acqua interiore richiede un grande equilibrio, ma contemporaneamente ci aiuta a costruirlo. Quindi è un dare e ricevere simultaneo tra noi e noi, tra dentro e fuori, tra noi e gli altri. Mettetevi da un lato e osservatevi. Osservatevi piangere, dare di matto, strepitare, amare, ridere, parlare, affrettare. Osservatevi senza giudizio, permettetevi di essere, sperimentate. E poi la comprensione salirà improvvisamente alla coscienza. E lì tutti noi cresceremo.
Stefania Gyan Salila
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