Se qualcuno inveisce contro di te con una forte emozione di rabbia dicendoti “stupida”, cosa provi?
E’ come ricevere una “freccia energetica” che fa male, mortifica, ti fa mettere sulla difensiva obbligandoti a rispondere con aggressività a tua volta, oppure scegli un congelamento perché hai paura e non sai cosa fare.
Ora, cosa pensi accada quando TU inveisci contro qualcuno, con rabbia e risentimento? (quel “qualcuno” può essere tuo partner, tuo figlio, i tuoi genitori, il tuo datore di lavoro, un amico, lo stato, un personaggio pubblico).
Ecco, in quel momento stai mandando fuori da te una “freccia energetica”, soprattutto se l’emozione è forte.
Osserviamo questo movimento da un punto di vista energetico.
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Pensa ad una altalena, spinta in alto, arriva un momento in cui la forza propulsiva si azzera e l’altalena, per forza di gravità, riparte nell’altra direzione. Se il movimento non viene più spinto, l’altalena oscillerà fino a quando si fermerà del tutto.
Accade la stessa cose con le parole (che sono energie) associate a forte emozioni. Esse vengono “spinte” nell’etere fino a trovare un punto di azzeramento della forza e, come l’altalena, tornano indietro verso chi le ha pronunciate.
Se viene ridata una spinta dall’altra parte, con la stessa forza, il “gioco” può durare a lungo e anche stancare, fare male, sfiancare emotivamente gli “attori” che partecipano a questo tipo di comunicazione.
Avere la capacità di non reagire con la medesima frequenza emozionale, significa sostenere l’azzeramento del gioco a ping pong.
Avere la capacità di STARE IN OSSERVAZIONE DEL MOVIMENTO, senza reagire emotivamente, richiede grande maestria e governo del proprio ego e delle emozioni.
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Non si vince la guerra con la guerra.
E’ quando si è capaci di annullare la forza cinetica accusatrice-aggressiva (con uno stato di compassione, di grande apertura di cuore, di capacità di accoglienza fatta con Coscienza, di sano distacco emotivo), che si può trasformare una comunicazione malsana in qualcosa di benevolo per tutti.
Noi siamo responsabili di ciò che emaniamo.
Noi siamo responsabili delle risposte che diamo a ciò che ci arriva da “là fuori” (che qualcuno pensa ancora sia “nemico”).
La vita non ci vuole male.
La vita ci sta educando ad essere RESPONSABILI (ossia abili a rispondere).
Solo noi possiamo assumerci la responsabilità dei pensieri che facciamo e delle parole che pronunciamo.
Le parole sono atti magici, nel senso che possono generare delle “chiusure emotive” o delle aperture di coscienza.
Spetta a noi agire con cautela e saggezza.
Soprattutto in queste settimane dove vi è un iper carico di informazioni che vengono da “là fuori”.
Ci serve questo silenzio.
Ci serve questa “quarantena”.
Ci permette di andare a fondo, sempre più a fondo…per scovare quei movimenti dove continuiamo a spingere l’altalena provocando, inconsapevolmente, sempre le stesse risposte da chi riceve la nostra comunicazione.
Se non sappiamo cosa e come fare, restiamo fermi.
Respiriamo e ascoltiamo cosa si muove dentro.
L’unica via per uscire da questo caos, è fare ordine dentro, è scegliere con coscienza i PENSIERI E LE PAROLE DEL CUORE.
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Qualcuno pensa che sia qualcosa di smielato o che sia vigliacca rassegnazione.
Non è così.
I pensieri e le parole del cuore sono una scelta comunicativa ASSERTIVA, sono la capacità di parlare del SENTIRE, di dire “io ci sono con quel che sento, anche se è rabbia, e ti vedo con quel che c’è, anche se è rabbia, e non ho intenzione di interferire…rispetto questo spazio di espressione senza credere che tu ce l’abbia con me, senza credere di essere sbagliato”.
Imparare a RESTARE DOVE CI SONO FORTI EMOZIONI, è un arte.
Noi siamo una opera d’arte.
Abbiamo la CREATIVITA’ a nostro favore.
Usiamola bene.
Non buttiamo addosso agli altri i movimenti energetici-emozionali che spingono per uscire.
Non teniamoli neanche nel corpo perché fanno danni, a furia di comprimere.
Non abbiamo bisogno di capri espiatori. Abbiamo bisogno di essere onesti con noi stessi, e di comunicare la verità di ciò che siamo, nel bello e nel brutto.
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Se vediamo qualcuno in difficoltà, impariamo a SOSTENERE, piuttosto che inveire. Impariamo ad ACCOGLIERE tutte le forme della vulnerabilità e della paura, piuttosto che giudicare e criticare.
Impariamo a navigarli, questi flussi.
Impariamo a GIOCARE CON L’ALTALENA DELLA VITA.
Così si può aprire un orizzonte più grande, un orizzonte benevolo e maestro di saggezza.
È oggi che mettiamo a dimora i semi per domani…e oggi raccogliamo quel che abbiamo seminato ieri. Questa è la Legge.
Così è.
Manuela Forte
25 marzo 2021
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