di Mikol Lopi
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Siamo tutti diversi, è vero, ma siamo tutti uguali perché umani, siamo belli, siamo brutti, simpatici, insolenti, amabili, ignoranti ma siamo umani! Ogni nostro difetto non deve essere motivo di separazione ma in essi dobbiamo trovare la forza di vedere un portale d’amore tanto per il prossimo quanto per noi stessi. Se vediamo in un altro una qualità o un qualche motivo di fastidio nei suoi comportamenti, dobbiamo ricordarci che siamo tutti fratelli e siamo tutti figli della stessa terra e che per mezzo di questa verità è importante ricordare che quelle stesse cose che ci infastidiscono o amiamo negli altri sono in realtà delle nostre stesse caratteristiche. Impariamo a vedere negli altri noi stessi, il mondo è uno specchio, e l’umanità gioca a conoscere se stessa riconoscendosi fra un uomo e un altro; ogni nostro fratello rappresenta nelle sue qualità, che siano belle o brutte, una parte, un lato, una maschera del nostro io, di noi stessi ed è fondamentale che ci ricordiamo di questo! Ogni volta che giudichiamo qualcuno, o che lo apprezziamo per qualsivoglia motivo stiamo in realtà facendolo verso noi stessi, all’apparenza potremmo sembrare tutti divisi, separati, diversi ma siamo un solo organismo che lavora per lo stesso scopo.
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Perché secondo voi la storia umana degli ultimi millenni è costellata di guerre e disordini sociali? Facciamo un esempio proviamo a identificarci con le cellule appartenenti ad un dato organismo. Se consideriamo gli esseri umani come altre “cellule” che ci circondano estranee e divise da noi non ci rendiamo conto invece che esse dovrebbero lavorare tutte per lo stesso scopo: la felicità e il benessere dell’intera collettività . Cosa accadrebbe… se le nostre cellule iniziassero a fare come noi umani? Non è forse vero che ogni cellula vedendo nell’altra un estranea avrà “desideri e ambizioni” proprie? Così facendo ogni cellula arriverà a desiderare cose diverse dalle altre e non lavorando più insieme per lo stesso obiettivo comune , inizierà ad ammalarsi e di conseguenza si ammalerà anche l’organismo al quale appartiene . Questa è in breve la storia dell’ umanità recente, ogni individuo ha sempre cercato di distinguersi dagli altri creando interessi spesso contrari nei confronti della collettività (purtroppo è comune e accettata la credenza che per affermare se stessi bisogna farlo a spese degli altri). Non sto dicendo che è un male essere diversi , ma lo diventa se ci si ferma alla forma di ciò che siamo, alla manifestazione esteriore, a ciò che uno fa invece di mirare all’essenza di cui siamo fatti! Ricordiamoci che siamo diversi solo all’apparenza e dovremmo imparare a non identificarci da ciò che crediamo di essere in modo da riuscire a vedere che dentro siamo tutti fratelli, un’unica anima, così da poterci amare e lavorare insieme per quella pace del cuore tanto agognata!
Mikol Lopi
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