Dal momento della fenice
Vai avanti nella vita ascoltando l’intuizione del tuo cuore.
Se l’ispirazione ti porta ad esplorare un nuovo percorso, lasciati guidare.
La vita ci invita ogni giorno a nuove esperienze per andare sempre oltre nella comprensione dell’Essere. Con il passare degli anni, l’io esistenziale (cioè quello delle apparenze) fa fatica a resistere all’Essere essenziale (chi sei veramente).
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Un giorno, l’Essere bussa alla porta, insiste.
Ma una paura indicibile trattiene il movimento dell’apertura. Intuitivamente, sai che questo cambierà tutto. Come un modo di nascere a se stessi. Ma esiti.
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Essere autentici non è sempre comodo, perché richiede intelligenza emotiva (ascoltare il proprio corpo, cosa sta succedendo dentro).
Questo richiede di non mentire a se stessi, di non velarsi il viso facendosi credere che vada tutto bene chiudendo la pentola a pressione anche se la senti pulsare nel tuo profondo.
Essere autentici significa prendersi cura di se stessi, e quindi anche prendersi cura degli altri. Rispetta te stesso e quindi rispetta gli altri.
Perché è anche una possibilità per aprirsi alla comunicazione, alla vera comunicazione. Non quello della banalità, dell’apparenza, ma il vero discorso. È osare esprimere ciò che è difficile e permettere all’altro di esprimersi anche nel rispetto di ciò che è, pur essendo consapevoli che non siamo responsabili della percezione dell’altro, di come l’altro percepirà la storia. Gli appartiene. Allo stesso modo, l’altro non è responsabile di come percepisco la storia. Ciò che conta è esprimersi con gentilezza per se stessi e per l’altro.
Essere autentici non è necessariamente mettere in discussione tutto, è donarsi e dare all’altro la possibilità di andare verso la propria verità. Permettendoti di ritrovarti uscendo da un ruolo che potresti esserti stato assegnato o che hai accettato di assumere.
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D’altra parte, non vi è alcun obbligo di essere autentici.
Possiamo fare la scelta di restare nell’apparenza, per paura del cambiamento. Puoi scegliere di non ascoltare la tua voce interiore. Si tratta allora di assumere il malessere che ne deriva. Assumetene la responsabilità senza incolpare l’altro o gli altri per come vi sentite.
Essere autentici può significare aprirsi all’ignoto e generare un cambiamento nelle abitudini, nelle prospettive, nei desideri. Chissà cosa può riservare l’ignoto?
“SE UN GIORNO LA PAURA BUSSA ALLA TUA PORTA E SE HAI IL CORAGGIO DI APRIRE LA PORTA, VEDRAI CHE DIETRO NON C’È NESSUNO”*
E se aprendoti a questo nuovo campo di possibilità, potessi scoprire te stesso in modo diverso, rivelarti a cosa aspiri davvero, a cosa è destinata la tua anima…
La vita è fatta di una successione di cambiamenti.
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È il principio stesso della vita. È l’immobilità, l’immobilità che è morte.
In ogni caso, essere autentici significa essere nella tua verità interiore. Dopo un passaggio che potrebbe risultare scomodo, ne uscirete vincitori perché aprirete una porta a tutte le possibilità. PERMETTI te stesso a tutto il possibile.
Vi auguro un bel mese di maggio cosparso di fiori, bellezza, amore, apertura e autenticità.
* Citazione di Sylvain TESSON in “Sur les chemins noirs”.
Fonte: linstantduphenix.fr
letto su : https://pressegalactique.com/2023/05/08/etre-authentique-pour-lepanouissement-de-letre/
Traduzione a cura di Cammina nel Sole