Secondo la definizione scientifica il colore è la percezione visiva di una piccola banda di onde elettromagnetiche, che raggiunge l’occhio di un osservatore che riconosce un attributo. Questa definizione riduttiva venne definita dopo la ricerca di Newton sull’ottica nel diciassettesimo secolo. La teoria del colore di Newton affermava che la luce bianca è composta di diversi raggi rifrangibili separati nell’arcobaleno che si riflettono in gradi diversi nel prisma, creando il fenomeno chiamato Dispersione.

Lo spettro della luce visibile è una parte molto piccola del più grande spettro elettromagnetico che consiste di sette regioni diverse che comprendono i raggi x, gli infrarossi e la luce ultravioletta. Quest’area della luce visibile consiste di uno spettro di lunghezze d’onda che varia da approssimativamente 700 nanometri (nm) a quasi 400 nm. La parte terminale a frequenza bassa corrisponde all’onda di luce che noi percepiamo come il colore rosso, mentre l’estremità di frequenza più alta è attribuita a quello che noi identifichiamo come viola.

Spettro Elettromagnetico

Il colore non è solo una realtà fisica, ma anche psichica poiché supporta l’integrazione tra la personalità e l’essenza, o anima, di ogni persona. Il vissuto cromatico possiede un’incredibile importanza nella vita di ognuno di noi e, quando osserviamo la modalità di percezione del colore e come utilizziamo i colori, comprendiamo la natura e lo sviluppo della consapevolezza di ogni essere umano.

La visione teosofica vede il colore in relazione ai sette raggi, che sono qualità che effondono dalla sorgente divina. Tutti i regni della natura sono condizionati dai sette raggi e ogni individuo nel regno umano è in vibrazione con uno di essi.

“Ogni unità vibrante di energia può affermare: Io sono parte di un tutto divino, che nella sua settuplice natura esprime l’amore e la vita della Realtà Una, colorata da una delle sette qualità dell’amore della divinità e sensibile alle altre qualità. Ognuno di questi sette flussi, o emanazioni di energia, era colorato da una qualità divina, un aspetto dell’amore, e tutti erano necessari per il perfezionamento finale del proposito latente e irrivelato”- Alice Bailey

Ogni essere umano si manifesta sull’impulso di un certo raggio e viene “colorato” dalla qualità di quel raggio che determina la forma e indica il percorso dell’anima. Ogni raggio esprime se stesso con diverse condizioni e qualità fisiche ed energetiche. Ogni raggio dà una predisposizione a talenti, forze e debolezze differenti. L’anima e la personalità si spostano da un raggio all’altro, di vita in vita, fino a quando tutte le qualità, che sono l’espressione della sorgente Divina all’essenza di ognuno di noi, vengono sviluppate.

Il colore è un linguaggio universale, ma ancor di più un linguaggio simbolico ed ermetico. Il simbolo, dal greco symbolon, significa “unire insieme nuovamente” due parti che originariamente erano una: queste due parti sono il contenuto che deve essere simboleggiato e l’oggetto che lo rappresenta. Il simbolo è un oggetto presente nella nostra consapevolezza, mentre il contenuto è nascosto nella nostra mente subconscia/inconscia. Ogni simbolo rappresenta un tentativo di esprimere l’inesprimibile, è ricco di significati e presentimenti e stimola sia i sentimenti che l’intuizione.

Carl Jung, uno dei fondatori della psicologia analitica, spiegò che il simbolo possiede un più ampio “aspetto inconscio che non può essere mai definito o completamente spiegato”, è “un processo di comprensione attraverso lo strumento dell’analogia”, “ un prodotto di una natura estremamente complessa poiché i dati provenienti da ogni funzione psichica hanno contribuito alla sua creazione”, sono “immagini di contenuti che in gran parte trascendono la consapevolezza”. Egli descrisse il simbolo anche come “gli aspetti viventi della vita”, “un contenitore di significati”, “l’immagine di dio”, “una forma d’intervento dall’inconscio” “il meccanismo psicologico che trasforma l’energia” e come “i tentativi naturali di riconciliare e riunire gli opposti all’interno della psiche”.

“Quello che noi chiamiamo simbolo è un termine, un nome, un’immagine, che può esserci di per se stessa familiare, ma la sua connotazione, il suo utilizzo e la sua applicazione sono specifiche o peculiari e suggeriscono un significato nascosto, vago o ignoto”- Carl Jung

Equilibrium B54

Lavorare con il colore e la luce significa lavorare con uno strumento che ci può avvicinare alla comprensione di chi siamo, per trovare il potenziale che può essere espresso dalla combinazione dei due raggi di colore manifesti in ogni bottiglia bicolore Equilibrium Aura-Soma®.

Queste bottiglie sono il cuore di questo sistema e le due frazioni sono il riflesso del nostro raggio della personalità – la frazione superiore – e del nostro raggio dell’anima, la frazione inferiore.

“Tu sei i colori che scegli e questi riflettono i bisogni del tuo essere” era solita affermare Vicky Wall, fondatrice del sistema. Quello di cui abbiamo bisogno è ricordare le memorie, ma anche il potenziale e i talenti che ognuno di essi convoglia.

Come scrisse Kandinsky nel 1910 “Il colore è un potere che influenza direttamente l’anima”, ci aiuta a riconoscere noi stessi a un livello più profondo e a riequilibrare il nostro campo energetico.

Conoscere il significato del colore significa imparare a conoscere noi stessi in modo più intimo e aprire la finestra sull’anima cui tutti auspichiamo.

“Vaga nei Gioielli dinanzi a Te. Essi possiedono un Linguaggio, Imparalo. Sono un Libro in sé stessi: Leggilo e Sappi che, alla fine, sono uno Specchio tenuto davanti a Te, e Tuo è il Miracolo”

Vicky Wall

 

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FONTE: http://it.blog.cristianacaria.com/2015/04/11/tu-sei-i-colori-che-scegli/

 

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