C’è una grande confusione nel mondo che, mentre la tensione evolutiva cresce, assiste ai colpi di coda intensi ed eclatanti della parte più oscura, che cerca di guadagnare le prime pagine e di mantenere il suo potere basato sulle paure più profonde. Mentre la coscienza collettiva sale verso l’alto, la minaccia che, facendolo, perderebbe la soddisfazione dei propri bisogni primari, tiene in scacco chi è ancora inconsapevole d’essere manipolato ed utilizzato da un sistema molto ben congegnato per mantenerlo nel sonno più profondo.
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In questa bagarre delirante, in cui nulla sembra avere più un senso, e molti non trovano una direzione, io continuo a credere che si debba ribaltare il modo di guardare alle cose, portando l’attenzione a ciò che non appare, eppure E’.
Una moltitudine di persone, nel mondo intero, ha compreso che ciò che è andato perduto, nei millenni, è il valore di ciò che è Sacro, e lo sta recuperando, per Sé e per la collettività.
Non sto certo parlando delle religioni, con i loro dogmi ed i loro libri sacri, scritti da uomini per soggiogare altri esseri umani, che tanti danni hanno fatto e continuano a fare, poiché sono gestite da persone che, per prime, non hanno idea di cosa sia il Sacro e non hanno alcun collegamento con Esso.
Come puoi vedere, questo articolo è pieno di foto di Nativi, che, Essi sì, avevano chiaro cosa è Sacro. Credo che, poiché siamo vivi su questa Terra, tutto ciò che è vivo su questa Terra debba ritenersi Sacro; e che ciò che muore debba essere onorato per ciò che è stato e per la trasformazione che compie con la sua morte.
Sul pianeta Terra esistono Montagne Sacre, Valli Sacre, Fiumi Sacri, Acque Sacre, Laghi Sacri, Luoghi Sacri, Pietre Sacre, Fonti Sacre, Alberi ed Animali Sacri; ognuno dotato di una particolare e potente frequenza e vibrazione energetica. Quando posso e ne sento il bisogno, per rigenerarmi, ricaricarmi, purificarmi, nutrirmi, energizzarmi e ricevere intuizioni e messaggi, mi reco in qualche Luogo Sacro, ed il mio stato fisico, emotivo, mentale e spirituale, quando ritorno, è sempre completamente diverso da quello con il quale vi sono andata.
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Di questa conoscenza erano ricchi i nostri antenati, che per millenni hanno vissuto in questi Luoghi per ottenere i potenti benefici che si possono tuttora trarre visitandoli.
L’apparente progresso della tecnologia e della scienza ha allontanato uomini, donne e bambini dalla saggezza millenaria degli antenati, per renderli automi schiavi dei loro stessi congegni elettronici.
Com’è possibile trovare un senso ed una direzione, ora che tutti i sistemi conosciuti stanno crollando, e l’Umanità sembra perduta?
Ciò che continuo a fare per me stessa, e di cui scrivo continuamente, è trovare la connessione profonda con la mia Sacralità; poiché ogni Essere Vivente è Sacro, e così ogni Donna, Uomo o Bambino. Dare un senso alla propria Vita vuol dire riconoscersi nella propria Sacralità e riconoscere (accade nel medesimo istante) che ogni altra Donna, Uomo o Bambino è Sacro, e non c’è una Vita che possa considerarsi di maggior valore rispetto ad un’altra.
Riconoscere la propria Sacralità vuol dire SENTIRE profondamente che non c’è nulla che non vada in me, anche se sono bianco, nero, giallo, verde o blu; se sono nato in una nazione oppure in un’altra; se i miei genitori avevano una religione oppure un’altra; se possiedo tanto oppure poco; se sono istruito oppure no; se posso permettermi qualcosa oppure no; se mi hanno dato Amore e rispetto oppure no.
Riconoscere ciò che è Sacro significa trovare sempre una ragione più elevata, un ideale più alto, un motivo più ampio per qualsiasi cosa, un significato che vada oltre me stesso, ed includa il BENEficio anche degli altri.
Vivere la propria Sacralità vuol dire provare Amore per il proprio Sé imperfetto e terreno, ed anche per la propria Anima immortale, di cui percepisco la spinta, la chiamata, la missione da compiere. Vuol dire allenarmi nel provare Amore per i miei specchi, che incontro ovunque, e mi mostrano le mie debolezze e bassezze.
Vuol dire dare Valore ad ogni istante, perché unico e prezioso; ad ogni infinitesima cosa che avvenga nel momento, perché è stata creata, “come me”, “con me” e “da me”, per mostrarmi qualcosa di importante, ed insegnarmi cose straordinarie.
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Vuol dire prendere l’ovvio, il banale e quotidiano, e riconoscere la sua magia. Vuol dire scovare il Dono nascosto nella difficoltà, il tesoro custodito dal drago che temo di affrontare.
Vuol dire guardare a tutto ciò che non è stato creato dall’Uomo e riconoscere che appartiene ad un “ordine del creato” superiore, e rispettarlo, ed onorarlo, e lasciarlo in condizioni migliori rispetto a come l’ho trovato.
Il miracolo della Sacralità e dell’Essere si compiono in questa dimensione così imperfetta, tridimensionale, caduca, finita. Non c’è nessuna grandezza “spirituale” a cui agognare se non quella che possiamo realizzare su questa Terra; non c’è nessuna ricompensa che ci aspetta se non il Bene che abbiamo creato e diffuso in noi ed attorno a noi; questo, e soltanto questo possiamo sperare di ricevere a nostra volta.In questa Sacralità ritrovata sta la nostra salvezza, e la salvezza del mondo intero.
Valeria Pisano
Fonte : https://valeriapisano.com/vivere-la-sacralita/
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