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Ed ecco Anna Elisa Albanese con un suo bellissimo post sull’ingresso di Giove in Bilancia il giorno del portale 9-9-9

Qui troverete il suo BLOG : http://www.sentieroastrologico.it

Qui la sua pagina FB : https://www.facebook.com/Sentieroastrologico/?fref=ts

In questo momento così delicato per l’Universo, i movimenti celesti ce la stanno forse mettendo tutta per accompagnarci dentro un cambiamento di prospettiva, per farci uscire da questo reticolato così stretto che procura sovente un senso stremante di vuoto, (sempre più accentuato in questo passaggio di rallentamento, aiutati da Mercurio retrogrado) quando non otteniamo ciò che desideriamo, e di pieno, quando lo raggiungiamo, ma non in maniera permanente. Non certo sicuro ed eterno come lo vorremmo noi.

Cosa c’è dunque stabile in questa ruota che gira nei giorni e nella vita di un essere umano, così delicata e fragile, che basta uno scossone della terra per perdere tutto quanto costruito fino a quel momento? Dov’è il senso di tutto questo? Siamo davvero legati alla casualità, al fato, alla cattiva sorte, alla fortuna o sfortuna?

Non ho una risposta definitiva a tutto questo, però ora più che mai in questa data così magica per l’ingresso di Giove nel segno della Bilancia, come il 9.09.2016, (9.9.9) con Mercurio retrogrado in Vergine e la permanenza lunga di pianeti nei segni mobili tutti messi in un difficile rapporto tra di loro,si può pensare davvero al modo di allargare la nostra visione e aprici a un senso più grande, per uscire da un disegno così vittimistico e riduttivo della nostra esistenza umana su questa terra.
Il Tema dell’entrata di Giove in Bilancia, ci consegna a livello sincronico, la profonda conflittualità in cui ci troviamo immersi e anche la grande occasione, di ancorarci a qualcosa che vada oltre ciò che vediamo accadere intorno a noi nel reale.
Saturno, Luna e Marte saranno tutti congiunti in Sagittario in 1 Casa, in aspetto dissonante con Nettuno in Pesci in 3 Casa e Sole, Nodo lunare, e Mercurio in Vergine tra la 9 e la 10 Casa – in tutto questo Giove in Bilancia si staglia in 9 Casa, ancora molto vicino a Mercurio che lo raggiungerà più avanti quando riprenderà il suo moto diretto.
I pianeti in Vergine nello stesso tempo formano uno splendido trigono con l’amico Plutone in Capricorno (trigono di terra – sensazione – concretezza – basi solide e realistiche – potere di costruire), e anche i pianeti in Sagittario ( Saturno non ancora nei gradi esatti), formano un trigono con l’amico Urano in Ariete ( trigono di fuoco – intuizione – iniziativa – fede, fiducia nell’impossibile – slancio – ), in un disegno che sembra ripetere un mandala, che allarga, ci sposta e riconduce infine al centro, e che ha anche la stessa simile forma dei Temi dei cicli di Lunazione.
Un disegno che pare fermo lì, nella zona sinistra della ruota zodiacale ( centratura su noi stessi), e con un’opposizione sempre molto marcata tra il basso e l’alto ( origini, famiglia – autonomia) — e la quadratura con Saturno – sottolinea il cambiamento graduale e lento da cui stiamo passando. il Maestro del tempo e del Karma in 1 Casa insieme a Marte e Luna, Saturno, non vuole che andiamo di fretta, perché potremmo perderci dei pezzi, epotremmo non essere del tutto pronti ancora e lasciare andare le nostre così care convinzioni che ci permettono di indossare la maschera della nostra non ancora scoperta identità profonda.
I segni mobili così tra di loro in apparente antitesi, come lo sono stati gli anni scorsi dal 2012 al 2014, i segni Cardinali (Ariete, Cancro, Capricorno, Bilancia), ci stanno portando a un altra crisi ( cambiamento – opportunità) da attraversare e oltrepassare: il mutamento e la messa in discussione dei nostri dogmi.

 

 

Anche se pensiamo di non averne e crediamo di essere le persone con le più aperte vedute, sono le strutture di pensiero inconscio le più difficili da portare alla luce, da riconoscere e mutare. Sono gli antichi schemi famigliari che ci giungono da lontano, da ancor prima che noi avessimo la capacità di parlare, trapassati nella nostra memoria cellulare e in seguito nel nostro tessuto mito-biografico nascosto sotto le pieghe della memoria delle generazioni prima di noi, dei nonni e delle nonne, delle donne o uomini che ci hanno mostrato la via. Di coloro che senza fare apposta ci hanno dato, con tutto l’amore possibile e la consapevolezza di vita a cui loro stessi erano arrivati in quel momento, la loro visione del mondo e delle cose, che poi è diventata la nostra visione del mondo e delle cose.

Spesso ci siamo opposti con tutte le nostre forze, lottando contro uno o tutti e due i genitori, ma anche questo movimento oppositivo, può rivelarsi fallimentare, perché comporta il passaggio totale dall’altra parte in un movimento contro, per reazione e non come scelta autentica. Spesso lottiamo contro qualcosa, che se ci guardiamo onestamente, comprendiamo appartenerci, forse è un lato che va solo trasformato e non combattuto, condannato o giudicato. Questa modalità di ribellione ha fatto parte degli anni delle rivoluzioni del ’68, e di tutti i movimenti anche collettivi di liberazione in cui c’era bisogno di soverchiare un sistema.

Ora siamo già in un’altra fase, più globale e complessa, in cui forse abbiamo capito, che lottare contro qualcosa, ce lo restituisce con più forza da un’altra direzione, fino spesso a trasformaci in ciò che abbiamo creduto di abbattere.

Nettuno e Chirone nei Pesci, (quest’ultimo opposto a Mercurio retrogrado proprio in questi giorni), ci apre la porta del perdono e dell’integrazione delle ombre. Non possiamo più chiudere quello che ci infastidisce fuori dalla porta e far finta di non vedere e non sapere. Se ora tutti i nostri antichi e nuovi sistemi di pensiero, (stratificati dalla nostra biografia personale e da molto prima della nostra nascita), non sono più validi, è forse il momento di chiedersi davvero, quale sia il nostro punto di vista più autentico – osservarci come dalle lenti di un microscopio (simbologia Vergine) e vivisezionare le cause prime di ogni nostro pre-concetto. Come fare questo? Guardando ciò che abbiamo creato nelle nostre vite fino ad adesso, senza più dare colpa – responsabilità, a un ipotetico destino contrario.

Proviamo con il porci domande semplici:

Il lavoro che abbiamo scelto è nostro, o giunge da qualcosa ci è stato imposto (spesso da standard molto alti che abbiamo dato a noi stessi)?
Gli studi che abbiamo fatto sono proprio quelli che volevamo fare?
Le persone che frequentiamo sono quelle che sentiamo in sintonia con la nostra Anima?
Il partner – marito – compagno, è la persona con cui ci sveliamo completamente o onestamente con tutte le nostre incongruenze, senza maschere?
Ogni scelta ora viene vista e compresa e viene dato un senso rispetto alla responsabilità di ogni nostra intenzione. Anche la più remota, ora si potrà rivelare visibile ai nostri occhi con una verità schiacciante. O forse liberatoria.

Se ora dovessimo scoprire che è tutto da rifare, non disperiamo, abbiamo avuto la forza di vederlo e riconoscerlo, cerchiamo di essere buoni con noi stessi, perdoniamo gli errori, che poi errori non sono mai. Saturno ha abbattuto il velo perché noi potessimo vedere attraverso, ed ora finalmente Giove giunge in nostro aiuto.

Giove in Bilancia in 9 Casa, dopo un anno di permanenza in Vergine, ha fatto si che il lavoro al microscopio portasse dei dati concreti su cui poter lavorare; lavoro, vocazioni, aspirazioni, amore, ognuno sa che nucleo è venuto a galla che non poteva più rimandare. Durante questo anno, dal 9 settembre 2016 ad ottobre 2017, Giove ci sostiene nel processo di scelta e di ricerca della bellezza delle scoperte di valori permanenti quelli di cui vi parlavo all’inizio. In Casa 9, il regno del Sagittario in cui si trova Saturno, proprio a ridarci lo stesso obbiettivo e senso, in cosa crediamo?
Ciò in cui abbiamo creduto fino ad ora ha formato la nostra realtà.
Ciò in cui crediamo diventerà la realtà che vivremo.

Simbologia ora di Giove in Bilancia: Cosa desidero?
Cosa amo davvero fare indipendentemente da tutto?
A cosa amo dedicarmi perché mi dona piacere?

Venere la Dea della bellezza e dell’armonia, signora della Bilancia, si congiunge a Giove, il Dio ingordo e fiducioso della vita, insieme potranno spingerci, come vento in poppa, verso il riconoscimento di una segreta armonia tra le cose, che parte però da dentro di noi.
Quella famosa bussola e quel centro permanente, non dobbiamo più cercarlo fuori, ma in valori che perseguiamo e che amiamo con tutto noi stessi. Non vi sto dicendo di diventare santi, eremiti o ritirarvi dalla vita abbandonando le cose materiali; i valori di cui parlo possono essere, quelli di un ricercatore di se stesso e della sua anima, come di una materia di studio a cui ci si appassiona, una disciplina in cui ci si specializza ogni giorno, una professione che si fa con amore, una famiglia a cui si sceglie consapevolmente di dedicarsi, dei bambini da crescere, proprio o del mondo.

I valori sono astratti e sono lo scrigno d’oro nel vostro cuore che nessuno potrà portarvi via, e saranno i granelli di luce a guidarvi nelle scelte concrete di ogni giorno, perché avrete ben chiaro, cosa state seguendo e perchè.

Questo ora ci sta spingendo a fare questo cielo così conflittuale, a guardare dentro per poter orientare la bussola fuori: orientare la scelta – problema sempre molto caro al segno della Bilancia.
Se dentro di noi, qualcosa ci dice che volevamo fare gli agricoltori invece che i manager, non vuol dire che dobbiamo mollare tutto dalla sera alla mattina, ma dobbiamo prendere atto di un bisogno – desiderio della nostra Anima, e trovare uno spazio concreto nel nostro vivere, per dar voce e nutrimento a quel bisogno e valore per noi sacro. Anche se per mille anni, ci hanno detto che bisognava fare il contrario, o dentro abbiamo schemi di pensiero che ci portano ad esaudire aspettative altissime per non deludere e deluderci, standard quasi irraggiungibili in una società occidentale, sempre più vittima di se stessa del consumismo che tutto offre, di cui nulla ci sazia, dobbiamo ascoltarci e seguire quel valore importante per noi.
Quella luce che ora Giove può mostrarci. La fiducia di poter desiderare.

Chiediamoci cosa ci sazia davvero.
Giove ha fame, è il simbolo che io chiamo più ingordo, perché Giove, a livello simbolico, non si arresta mai nella sua crescita ed espansione, quindi ora ci stimolerà a tutti i costi a trovare il bello e il giusto ( come nel concetto antico filosofico di bellezza come virtù), affinché noi possiamo sentirci nutriti e sazi.
Affinché il nostro mare interno sia quietato da qualcosa che noi sappiamo esistere comunque. A discapito di tutto quanto. Lo scrigno del nostro tesoro permanente nello spazio sacro del cuore.

Anna Elisa Albanese

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