Oggi, alla luce del nuovo ciclo lunare, si può davvero osservare come stiano cambiando le cose intorno e soprattutto dentro di noi.

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Nulla di ciò che, apparentemente, si ripete uguale e immutabile è in realtà sfuggito al profondo vortice di cambiamento che ha attraversato questo pianeta e tutti i suoi abitanti dal Solstizio d’estate in poi.

E’ stata un’estate di incendi, che hanno consumato il vecchio, sia in noi che fuori da noi.

In alcuni momenti il calore ha raggiunto picchi intollerabili, ma per raggiungere il punto di fusione ciò era necessario.

Oggi, in un attimo di pausa del viaggio, alleggeriti dopo il plenilunio, siamo come gli escursionisti che, alla fine di una sosta, sentono lo zaino inspiegabilmente più leggero, e non si rendono ben conto se si tratti di una semplice percezione o se davvero il peso sia calato, ma in fondo poco importa, l’importante è sentire meno il carico durante il cammino.

La natura ci ha portato fuoco, temporali e fulmini,e ora si prepara al tempo dell’autunno, avviandosi verso il riposo.

E noi che faremo? cosa ci attende?

Ci aspetta un tempo di paziente raccolto e sistemazione dei frutti di tutto il lavoro fatto in questa calda estate.

Nel buio che mano mano allunga la sua ombra sulle nostre giornate, avremo, come i nostri nonni, il tempo di occuparci pazientemente di ciò che abbiamo creato.

I frutti dell’autunno diventano vino e conserve, tutti prodotti che richiedono pazienza, cura, tempo, riposo e buio.

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Così noi, ora, ci prepariamo ad una stagione in cui apprezzeremo la quiete, il rallentamento, ma dovremo dedicare cura e paziente attenzione a ciò che ora giace in un mucchio confuso, per non sprecare nemmeno un chicco dei frutti del prezioso e faticoso lavoro fatto nell’estate.

Così come si era detto: “usate il tempo d’estate per ricaricarvi e godere della vita, ricordandovi anche di lavorare per la stagione successiva”, ora si dice :”Non temete la fine dell’estate”.
Sarà un passaggio dolce e rallentato verso un momento di quiete, in cui, se il lavoro è stato fatto a dovere, godrete dei frutti, trasformandoli in preziosi talenti personali.

L’autunno è la stagione delle piogge, dei venti taglienti e dei primi brividi di freddo, che non mancheranno, ma la prospettiva di arrivare a sedersi davanti al focolare caldo che avete acceso nel cuore, rende lieto ogni passo.

Abbiate fede nei cicli della Natura, che nelle vostre vite si rispecchiano, e nell’infinito amore che vi circonda.

Lucia

Fonte :  https://www.facebook.com/aylaluce.it/

 

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