di Alessandra Barbieri
Che cos’è il proprio territorio Sacro? Come riappropriarsene?
Approfondimento all’articolo https://camminanelsole.com/solstizio-destate-2022-la-grande-scelta/
Partiamo dall’articolo che ho appena linkato e cerchiamo di capirne il significato in modo più pratico, calandolo nel reale, nel quotidiano.
Nell’articolo parlo di una grande scelta: quale? Quella di riappropriarsi del proprio territorio sacro e di farlo rispettare. Questo cosa significa?
Partiamo prima di tutto dal proprio territorio sacro. In astrologia è espresso nella terza casa, quella dove impariamo a confrontarci con gli altri che non siamo noi e la mamma, dove il discorso diventa ancora più complesso e intimo.
Il mio territorio sacro è quello nella quale io posso esprimere la mia parte divina, ovvero la mia unicità. È la parte di me che va oltre al mio aspetto biologico, quella fatta di emozioni, pensieri, immaginazioni, sogni.
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Nel periodo in cui si è formato il mio territorio, ovvero nel momento del distacco dalla mamma, due fattori hanno determinato il fatto che io sia cresciuta con coerenza, formando un buon substrato emotivo che mi permettesse di affrontare il mondo in modo responsabile ma anche adulto: quanto mia mamma ha permesso il distacco e quanto l’ambiente intorno a me ha accolto le mie emozioni e ha ascoltato i miei bisogni.
Partiamo da primo fattore: il distacco dalla mamma (seconda casa). Può essere avvenuto in modo equilibrato e sano oppure in altri tre modi
- Con apprensione: invadendo il mio spazio per cui fuggirò ogni volta che qualcuno porrà attenzione su di me.
- Con disinteresse per cui cercherò ossessivamente l’attenzione.
- Oppure, il più comune, con apprensione e disinteresse (in quanto l’apprensione è data dalla propria incapacità di accorgersi veramente dei bisogni del bambino): in questo caso nasce l’ossessione all’attenzione che poi diventa fuga appena ci si sente invasi.
Secondo fattore, l’ambiente intorno a me, può essere stato accogliente oppure
- Opprimente: troppe regole dettate da troppe persone, sono state soffocate le emozioni.
- Anarchico: nessuna regola, le emozioni sono diventate tiranne.
- Opprimente e anarchico: prima anarchico, poi quando la gestione delle regole sfugge di mano, si passa a soffocare in modo aggressivo.
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Adesso andiamo a valutare le retrogradazioni di Plutone e Saturno che vi ricordo si inseriscono in un periodo ben preciso: non si tratta solo del fatto che retrogradano, che quello succede spesso, ma della loro retrogradazione contestualizzata.
Ricordiamoci anche che per convenzione la parola chiave che maggiormente identifica il campo di azione di Saturno è regola, quella che identifica il campo di azione di Plutone è potere.
Torniamo allo spazio sacro: “Pretende da me quella cosa senza neanche chiedere!”
Questa potrebbe essere una lamentela tipica che smaschera un problema di territorio sacro: analizziamo la frase.
Pretende: Plutone. Siamo nel distacco dalla madre: mia madre ha apprensione ma disinteresse ai miei bisogni, l’apprensione nasce dal vedersi assicurati i propri bisogni.
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Senza neanche chiedere: qui si muove Saturno e siamo nella terza casa opprimente anarchica. Lui prende senza chiedere (anarchico), io rispondo in modo aggressivo difendendomi scoppiando (opprimente).
Capite com’è insidiosa e fragile la nostra esperienza su questa terra? Molti mi chiedono, allora cosa fare? E’ quello che cerco di spiegare da tutta la vita: bisogna seguire un percorso di crescita personale che destrutturi tutte queste programmazioni, allenare la parte sana di noi e imparare a fluire.
Per fare tutto questo ci vuole tempo e non esistono scorciatoie.
Vi aspetto al prossimo articolo su questo fortissimo solstizio e per chi vuole all’attivazione energetica del 22 giugno alle 19.00
Alessandra Barbieri
Fonte : https://www.symbolcacademy.com/che-cose-il-proprio-territorio-sacro-plutone-e-saturno-retrogradi/
crescita ed evoluzione
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