“Cosa è il discernimento?” Spesso mi viene posta questa domanda.

Immagina di avere una spiga di grano maturo in mano. Per potere accedere ai chicchi, dovrai delicatamente estrarre il chicco dalla pula, dal suo involucro, altrimenti non potrai cibartene.

Così avviene nel sistema cognitivo ed emotivo.

Bisogna fare una distinzione tra ciò che è “mangiabile” e sano e ciò che è indigesto.

Il punto del corpo dove avviene – fisicamente – l’opera del discernimento, è nell’intestino (nella prima parte, intestino tenue).

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Dal punto di vista della psicosomatica, l’intestino è il ricevente dei conflitti psico-emozionali che riguardano l’incapacità di districarsi tra le emozioni troppo forti, che diventano indigeste (stitichezza) oppure che non voglio neanche affrontare (diarrea).

Prendersi cura del sistema digerente è fondamentale per lo stato di salute generale, non solo da un punto di vista alimentare e nutrizionale (scegliere cosa è sano per il mio corpo) ma anche da un punto di vista emozionale e mentale.

Per discernere quali pensieri sono sani e quali no, puoi usare la risposta emotiva al pensiero.
Ecco come agisce il discernimento: se penso a qualcosa che mi fa paura, il mio corpo risponderà con sudorazione eccessiva, odori intimi acri, debolezza diffusa, gambi tremanti, etc.

Se penso a qualcosa che mi da gioia, il mio corpo sarà vigoroso, i muscoli guizzanti, il mio viso luminoso, gli odori leggeri e fragranti, etc.
Il discernimento avviene, sì, attraverso un processo di pensiero, ma solo se ho già degli elementi per poter paragonare e confrontare e comunque sempre in stretta associazione con il sentire del corpo fisico.

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Torno all’esempio del grano e della pula.

Supponendo che io non abbia mai visto e toccato del grano, dovrò empiricamente fare esperienza dello “spoglio” fino ad arrivare al chicco. Poi dovrò sperimentare il modo migliore di usare questo chicco per alimentarmi. Magari è meglio crudo, magari cotto, o trasformato in farina per un ulteriore cambiamento. Solo l’esperienza mi darà elementi per poter poi discernere.

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Ciò che stiamo vivendo in queste “nuove” energie planetarie, è totalmente nuovo.

Non conosciamo ciò che sta accadendo, non sappiamo dove stiamo andando.

Pertanto, l’unico mezzo per discernere che abbiamo è fidarci dei segnali del nostro corpo e aiutarlo a restare leggero, purificato, amato.

In questa “nuova” energia eterica, chi governa il discernimento è il Cuore (l’intuizione profonda) e non più la testa.

In altre parole, se una situazione/pensiero/azione ti fa sentire gioiosa, leggera, entusiasta, giusta, fluida, allora sei in armonia.

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Se una situazione/pensiero/azione ti fa sentire pesante, contratta, ti deprime, ti fa perdere energia, allora sei in disarmonia.

Settembre è un mese perfetto per imparare il discernimento e rilasciare i modelli cognitivi e comportamentali obsoleti che non sono più in armonia con il nuovo Te.

Osserva la Natura, respirala, vivila a stretto contatto…ha tanto da insegnare, sempre.

Così è.

Manuela Forte
6 settembre 2019

Fonte : https://www.facebook.com/manuela.forte.77

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