Evolvere non è divenire qualcosa, ma ricordare e poi manifestare ciò che da sempre siamo. Non è progredire, ma essere in pienezza ciò che siamo. Non è avanzare nella nostra consapevolezza, ma potenziare la nostra attuale consapevolezza.

Dove sta la differenza?

Delle due alternative, la prima riguarda la ricerca di qualcosa che pensiamo di non avere, la seconda l’espressione piena e vera di ciò che già possediamo.

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La prima ha a che fare con la ricerca di un più vasto oceano, la seconda con l’immergerci in profondità nelle acque in cui già stiamo nuotando, anziché limitarci a galleggiare in superficie.

Dunque, non abbiamo bisogno di nulla di più di quanto è già presente. Ma dobbiamo divenire pienamente presenti a quanto già è presente.

Possiamo farlo in un istante. In una frazione di secondo.

L’evoluzione non richiede Tempo, ma Volontà.

In ultima analisi tutto questo riguarda i nostri figli, ovviamente. E i loro figli.

Se comprendiamo il dono e il prodigio che ci è concesso nel vivere una vita in forma umana, dobbiamo chiederci: Cosa possiamo fare per dare ai nostri figli, e ai nostri nipoti, un’esperienza ancora migliore di quella che abbiamo avuto noi?

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Anche e soprattutto se la nostra vita è stata costellata di lotte e sofferenze ci verrà spontaneo domandarci: Cosa possiamo fare per dare ai nostri figli, e ai loro, un’esperienza migliore di quella che abbiamo avuto noi, e lasciare loro un mondo migliore?

A me la risposta appare chiara: possiamo dar loro gli strumenti con cui crearlo.

Milioni di giovani a cui nei prossimi decenni consegneremo il mondo vengono attualmente istruiti e formati. Ciò che facciamo mostra loro la verità sulla vita, su chi sono, su Dio. Insegniamo loro come funziona la vita, che senso ha, cosa significa avere una «buona vita», e come ottenerla.

Come stiamo assolvendo questo compito? Vedendo ciò che insegniamo quotidianamente ai nostri figli sulla vita e sul mondo, ti pare che stiamo assolvendolo bene? Pensi che potremmo far meglio? E se sì, a chi potremmo rivolgerci in cerca di ispirazione?

Mi permetto di suggerire: a Dio.

Neal Donald Walsh

Fonte: http://www.macrolibrarsi.it/speciali/

 

Dio mi Disse

 

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