SOLSTIZIO D’INVERNO, 21 DICEMBRE 2020 alle ore 11.03 italiane con Congiunzione esatta di Giove e Saturno in Acquario a 0°.

Siamo qui tutti insieme come umanità nella notte più buia dell’anno, che ha perso i suoi punti di riferimento e la sua rotta, ad attendere uno spiraglio di luce e speranza dal cielo. Siamo immersi nel silenzio e non abbiamo ancora afferrato il senso di questo 2020 che è passato facendoci sentire immobili e spaventati, disillusi e stanchi. Molti mi dicono questa frase “Ho l’impressione di aver congelato un intero anno, forse non dovrei aggiungere questo tempo alla mia età, perché non l’ho potuto usare.”

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E’ vero, l’uso che facevano del tempo della nostra esistenza era diverso prima, e la nostra percezione del tempo è la prima cosa che si è totalmente modificata. Un po’ come nel “Canto di Natale” di Dickens, (che vi consiglio di rivedere o leggere), il protagonista Scrooge (un perfetto personaggio di Saturno nella sua ombra), attraversa le vari fasi del suo tempo interiore, attraverso l’incontro con i fantasmi buoni e cattivi che hanno qualcosa da insegnargli. Si era perso, la sua vita non aveva più sapore, la sua anima si era inaridita. Aveva perso il valore di sé e degli altri esseri umani. Allo stesso modo, in una lezione Saturniano un po’ dura per tutti noi, la prima Grande Congiunzione di Saturno e Plutone in Capricorno di gennaio 2020, ha dato via al processo di presa di coscienza, un po’ come Scrooge, costringendoci alla revisione e al mutamento di alcune nostre basi di vita. Anche se lo strattone d’arresto è stato violento, ora dopo il trauma, è venuta la fase del risveglio, con il cambio di segno di Saturno e Giove in Acquario. Ripresa che sarà lenta e graduale. La sensibilità che prima molti di noi, avevano perduto nella girandola del tempo rapido e del tempo prestazionale (lavoro, carriera e ruoli da sostenere), ora si è affinata, è sottile come una membrana di pelle delicata, bellissima ma fragile, da proteggere con cura con i nuovi raggi del sole, dopo che ne siamo stati privati a lungo.

Il Sole – in Capricorno congiunto a Mercurio esatto – risorge nella sua notte più lunga del 21 dicembre 2020, e inizierà a riprendere tempo e spazio nella sua conquista della luce fino alla primavera. Saturno, il suo Governatore sarà nel segno dell’Acquario a 0° insieme e Giove in congiunzione esatta. Poco più spostato e ancora nel Capricorno si trova Plutone che ha ripreso il suo moto diretto viene toccato dalla terza e ultima quadratura di Marte in Ariete (la prima è stata ad agosto, la seconda nella prima metà di ottobre e ora avremo l’ultima).

Il tema della rabbia e della nostra impotenza è più che mai vivo in questo finale di anno ancora molto “ristretto”; ci troviamo al capolinea della lunga permanenza di Marte in Ariete, come l’alba di un nuovo inizio datoci sia dalla magia del Solstizio d’inverno – che celebra a livello simbolico e astronomico la vittoria della luce sull’ombra – sia da questa congiunzione tra i due grandi corpi celesti – Saturno il signore del limite – e Giove in signore dell’espansione – entrambi in Acquario.

Questa congiunzione si renderà visibile nei cieli di questi giorni (soprattutto negli orari dalle 17 e le 19 perché poi i due corpi celesti tramonteranno), è una congiunzione astrologica vista dal nostro sguardo (l’astrologia è geocentrica, osserva il cielo dalla terra). Infatti Giove e Saturno come pianeti, sono in verità molto distanti tra di loro, ma saranno allineati nello stesso segno e grado astrologico, così che la nostra percezione da qui, ce li mostri uniti in un intimo abbraccio luminoso che ce li farà sembrare un’unica stella luminosa. Molti hanno scritto che questa configurazione avrà lo stesso bagliore che abbiamo avuto quando c’era stata la Stella Cometa più di 2000 anni fa. Si sono dette tante cose che non sono qui a confutare del tutto, come il sancire l’inaugurazione dell’Era dell’Acquario, ma a parer mio, è molto difficile sancire l’inIzio e le fini delle Ere di più di 2000 anni. Io sono qui a cercare di attraversare questo momento con la mia ottica di analista e astrologa che si occupa di ciò che conosce meglio, e cioè della parte psicologica individuale e personalissima di ognuno di noi. Ora a livello collettivo, posso cercare di interrogarmi su cosa si muoverà intorno a noi (e che ovviamente risuonerà anche in noi, per ognuno con la sua storia e i suoi transiti in maniera differente).

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Saturno è il governatore del tempo, se non avessimo la percezione del suo scorrere non potremmo dare valore alle nostre scelte di ogni giorno. Secondo quale parametro potremmo scegliere una cosa piuttosto che l’altra, se sapessimo di avere a disposizione un tempo infinito? Se sapessimo di essere immortali non sentiremmo l’urgenza né la necessità di ottenere delle cose, prima che ci scada il tempo nella clessidra. Per questo in questo lungo anno, la nostra percezione del tempo è mutata e abbiamo potuto ridare valori diversi e significati ai nostri sogni. Stiamo uscendo da 200 anni in cui la Triplicità di Terra (congiunzione di Giove e Saturno nei tre segni di Terra), ci ha fatto costruire come umanità a livello materiale ancorandoci a una certa solidità, soprattutto nei paesi più sviluppati economicamente del pianeta, e questo ha creato grandi sproporzioni di poteri e risorse. Ora la grande Congiunzione nel segno d’Aria dell’Acquario, darà il via alla Triplicità d’Aria – Saturno d’ora in poi avrà delle congiunzioni con Giove (ogni 20 anni), nei segni d’Aria – e saremo chiamati a sviluppare la parte più collegata alla mente e alla suddivisione del potere più equo, attraverso anche una diversa comunicazione mediatica più estesa, un altro e diverso modo di sentire il tempo e concettualizzare i pensieri e gli ideali.

E’ sempre molto difficile parlare di cicli collettivi che riguardano lentissimi cambiamenti di epoche e in cui siamo immersi con le nostre storie personali, e il diverso grado di consapevolezza di ognuno di noi. Quello che adesso forse mi è un po’ più chiaro, dopo l’aver imparato a malincuore il dover stare in confini vitali molto stretti e limitanti – attraverso l’esperienza della malattia tutto il mondo si è fermato e inchinato alla sua vulnerabilità – siamo giunti al passaggio di concepire nuove idee che possano rinnovare e bonificare ciò che ora non sta più dando frutti. La congiunzione di Plutone e Saturno (da gennaio 2020), ha fatto letteralmente “morire” le basi fondanti della nostra vita, ha tirato fuori il sintomo della società di prima, e ora sarà necessario iniziare il lavoro forse più duro, quello del vero cambiamento.

Giove e Saturno in Acquario compiranno durante tutto il 2021 (con moto diretto e retrogrado) la quadratura con il governatore Urano che è nel Toro dal 2018. Le quadrature sono passaggi di tensione, che riducono il potenziale espressivo dei due principi toccati: – Saturno e Giove in Acquario si sentiranno limitati nelle loro idee e riforme di cambiamento e forse potranno accentuare la rigidità di alcune posizioni ideologiche per contro reazione. L’ossessione per la libertà potrebbe a sua volta divenire una prigione ossessiva che ostruisce il vero cambiamento a causa di idee fisse o di contro tendenza senza essere valutate in maniere equa. Urano in Toro a sua volta amplifica la resistenza al cambiamento, perché la terra stabile del Toro – territorio, valori, tradizioni – è sollecitata nel trasformare la sue strutture facendo vacillare le certezze, e questo crea grande paura e instabilità. Saranno anni in cui alterneremo il nuovo e il vecchio sistema, calibrando noi stessi e le nostre potenzialità in via di scoperta continua anche con le nuove tecnologie. E’ interessante che Saturno e Urano lavorino insieme (saranno in quadratura tutto il 2021), ed è proprio come nei cicli della nostra vita individuale, in cui entrambi si muovono nella nostra vita in ciclicità di 7 anni portare cambiamenti laddove abbiamo cristallizzato troppo delle forme, permettendoci di non fare rivoluzioni troppo repentine di cui ci pentiremmo (Saturno che frena) e allo stesso tempo darci il tempo necessario per costruire un saggio cambiamento (Urano che spinge verso il nuovo).

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La lotta dell’Acquario – Urano – tra ribellione e struttura, tradizione e innovazione e il tema della Colpa collegabile al mito di Prometeo e al suo secondo governatore Saturno, potrebbe essere l’oscillazione di questi anni. A livello costruttivo il transito muove la necessità di cambiamenti senza però perdere di vista, ciò che ci connota e lega alla terra e ai suoi cicli – il corpo ne è il portatore. L’energia Acquariana è molto legata alla mente, che perde spesso il contatto con il corpo fisico e i limiti. A ogni nuova conquista di libertà, la coscienza si libera un po’ di retaggio del passato, ma si annida al nostro interno una colpa di tradimento a quello stesso passato che ci ha forgiato e sostenuto.

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Vi capita mai di sentire nostalgia di quando facevate più “casini in maniera incosciente”? Come una sorta di nostalgia allo stadio precedente. Chissà, magari in maniera paradossale si aprirà un nuovo ciclo d’esistenza in cui le vecchie strutture che rappresentavano esempi di autorevolezza, non saranno più così solide e attraverseranno una lunga fase di crisi prima di approcciarsi a nuovi sistemi. Saturno dovrà accogliere Urano, e per farlo dovrà lasciare andare il suo scettro di comando: la scuola e il sistema educativo in una fase di passaggio e di mutamento, non saprà più controllare le assenze e i ragazzi non si sentiranno più sostenuti dalla struttura scolastica (che in qualche modo li ha traditi nella socialità e nell’insegnamento). I medici e la vecchia struttura sanitaria, non saranno più visti con lo stesso sguardo (ci siamo sentiti traditi anche in quel luogo e nella medicina). Gli uffici, le banche, lo stato, ogni cosa ha cambiato forma ai nostri occhi e alcuni parametri si sono livellati, spostando ogni simmetria – maestro e allievo, medico e paziente, capo e dipendente – divenuta in qualche modo più elastica e interscambiabile.

Ci racconta Liz Greene in Astrologia e Amore : “Il prezzo che paga l’Acquario per la sua ricerca di verità è un profondo e radicato senso di colpa. Infatti questo segno ha anche un aspetto convenzionale e attaccato alla legge e all’ordine. L’Acquario è governato da Saturno e Urano, ed è Saturno simbolo della struttura dell’ordine e del senso di colpa appena si infrange queste regole “patriarcali” per andare verso se stessi. Così L’Acquario ama i principi e ha bisogno di uno stretto codice etico con cui regolare la vita. Per questo molti Acquario sono sia autodisciplinati, sia intellettualmente rigidi nelle loro idee. Saturno struttura il loro pensiero, così come dà loro devozione al passato, alla tradizione e all’ordine. L’altro governatore Urano è l’inventore e il mago, il liberatore. E’ il pianeta che simboleggia la tendenza dell’Acquario a cercare la libertà, a penetrare il velo dei misteri, a ditruggere le strutture ristrette. Questi due governatori planetari (Saturno- Urano) spesso di scontrano dentro la persone, il vecchio e il nuovo, la tradizione e il caos, e l’Acquario è combattuto fra l’amore per la verità e il rispetto della tradizione.”

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In questo giorno magico del 21 dicembre 2020, nel Solstizio d’inverno Venere in Sagittario si staglia dominante molto vicina al Medio Cielo in Quinconce a Urano dandoci un piccolo spoiler dei prossimi tre mesi fino all’Equinozio di primavera: desiderio di ampliare i nostri orizzonti (Venere in Sagittario), ritrovando la nostra missione di vita e la fiducia della nuova visione, in un movimento altalenante ancora (Quinconce a Urano), tra il vecchio e il nuovo sistema che sta ripartendo (o perlomeno ci prova). La dolce Luna Crescente in Pesci congiunta a Nettuno, dilata la dimensione spirituale che molti di noi stanno iniziando a sentire, ma anche il vuoto e l’assenza, la difficoltà a riprendere i normali contatti umani che prima avevamo, il sacrificio (Nettuno) dei nostri desideri personali in vista di un sacrificio collettivo.

Nettuno sta facendo conoscere a molti di noi la spiritualità incarnata di ogni giorno, quella a cui si accede nei momenti difficili dell’esistenza, il saper gustare delle piccole cose di ogni minuto della nostra giornata. In questi momenti, eliminate le fughe in cui l’essere umano si è sempre rifugiato (viaggi, benessere, eros, socialità), rimane un unico bivio: da una parte la lamentela, il vittimismo e il nonsenso, dall’altra il credere ci sia un significato più alto per tutto quello che ci sta capitando e coglierne l’aroma al suo massimo, per scoprirne l’insegnamento. Questo 2020 ha sospeso il tempo in corsa, ci ha costretti a gettare la spugna e smettere di lottare per ciò che non amiamo, o ciò in cui non crediamo. Ci ha costretti a guardarci e a prendere provvedimenti su ciò che abbiamo fino ad ora costruito.

COSA DOBBIAMO ASPETTARCI DAL 2021?

 

Credo che ogni cambiamento collettivo, passi inevitabilmente dal cambiamento del singolo individuo. Negli ultimi tre anni i segni Cardinali (segni o pianeti in Ariete, Bilancia, Cancro e Capricorno), hanno ricevuto tutti i transiti di Saturno in Capricorno, (dal 2008 Plutone in Capricorno e dal 2011 Urano in Ariete), ed è cambiato totalmente il loro mondo. I segni Cardinali hanno dato il via all’inizio del mutamento e proprio come l’inizio delle stagioni che rappresentano, sono stati i portatori degli ultimi 10 anni di inizio di transizione. Hanno dato il Via, manifestando la prima grande inquietudine a livello emotivo e familiare (Cancro), a livello di istinto vitale e sfide (Ariete), a livello di relazione (Bilancia) e attraverso il proprio ruolo e posizione nel mondo (Capricorno). Se dovessimo immaginare il pianeta terra e i suoi abitanti, come degli spicchi di un’arancia, ora alcuni di questi spicchi hanno iniziato a muoversi e a cambiare colore.

Adesso la grande conversione umana passerà il testimone ai Segni Fissi. I portatori di progetti durevoli, stabilità e valori che proseguono nella costanza e nella resistenza nel tempo, ma anche i segni meno elastici nei cambiamenti di rotta, di idea e nello spostamento da condizioni e sicurezze acquisite. Nel 2021 nell’occhio del ciclone inizieranno ad essere i segni (Pianeti e Angoli del Cielo) della prima decade di Toro, Leone, Scorpione e Acquario. Saranno chiamati grazie agli aspetti dissonanti di Saturno e Urano, a lasciare andare alcune rigidità e punti fissi, in vista di una totale revisione di valori, priorità è risorse personali in una nuova ottica di condivisione più equa. La Grande Croce dei segni fissi è quella che più lavora nelle sicurezze che dovrebbe imparare il grande passaggio evolutivo dall’Avere, all’Essere e al Dare/Condividere. E’ un grande cambiamento richiesto, sia nei prossimi tre anni con la permanenza di Saturno in Acquario fino al 2023, sia con Urano nel Toro fino al 2025. Uscire dai nostri bisogni personali e dalla sensazione di “non avere abbastanza” e seminare fiducia e sguardo verso il futuro e apertura alla diversità. La bellezza dell’astrologia è che la ruota gira per tutti, nei passaggi ciclici che ci chiedono di evolvere alcuni lati di noi rimasti infantili e progredire verso uno stadio di crescita differente. Inizieremo nel 2021 con la prima decade e così a seguire, nei prossimi anni verremo tutti coinvolti andando a cambiare il colore anche di un altro spicchio di umanità.

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Allo stesso tempo anche i segni mutevoli – Gemelli, Pesci, Vergine e Sagittario – si trovano chiamati nelle direzioni di vita, Nettuno nei Pesci proprio dal 2012 ha sancito l’inizio del grande cambiamento spirituale umano e ora sta iniziando ad arrivare anche alle ultime decadi (mi riferisco chiaramente non solo al Segno Solare, ma anche a pianeti personali e angoli del Cielo toccati dal transito).

 

.. E così la grande girandola umana fatta di tutti questi minuscoli spicchi arance, miliardi di puntini minuscoli composti dalla nostra vita individuale, dalle bollette da pagare a fine mese, dalle storie d’amore da risolvere, dal lavoro della nostra vita da capire e dal senso della vita da trovare, si sposta e muta irreversibilmente i suoi valori. Cambia Era e passa il testimone ogni volta alla generazione successiva, ma sicuramente per noi è difficile accorgerci in una vita sola di tutti i passaggi. Lo possiamo fare quando guardiamo film storici e li troviamo dei “primitivi”, o quando osserviamo “il noi stessi” di un po’ di anni ed esclamiamo: “mamma mia com’ero diverso allora…..”.

Durante questo tempo bellissimo, tragico e unico in cui abbiamo scelto di vivere, possiamo solo ripulire le lenti con cui guardiamo il mondo, filtrato e reso opaco dal nostro vissuto e le nostre ferite. Potremo forse, se staremo attenti ogni volta a esaminarci con onestà, contribuire al grande cammino umano uscendo dalla logica della colpa e del nemico fuori di noi, ripulendo il giudizio, e ciò che la nostra mente seziona rapida come un laser tagliente. Non so quindi se questa Grande Congiunzione di Giove e Saturno in Acquario porterà i miracoli aspettati, o i cambiamenti che aneliamo, quello che so è che sarà il primo passo verso l’uscita da una grande stagnazione. Il tempo ha ripreso a muovere le sue lancette in avanti, bloccate in un lungo minuto da inizio 2020 fino ad ora…. il ticchettio ha ripreso insieme alla ruota del grande tempo, ma come tutti gli ingranaggi, vedremo il nuovo colore più avanti. Forse adesso occupiamoci di riuscire riuscire, dopo tutto quello che ha bloccato la nostra speranza, a formare una struttura di personalità che sia al contempo solida (Saturno) ed elastica ai mutamenti (Urano), dilatando lo spazio del cuore per accogliere ciò che la nostra mente ancora non sa.

Buon Solstizio a tutti voi,

Anna Elisa Albanese

 


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Fonte : https://www.sentieroastrologico.it/grande-congiunzione-giove-e-saturno-dove-stiamo-andando/

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