Il Blu, le emozioni, la profondità il colore del Sacro Femminile

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Il blu e gli azzurri, in tutte le loro sfumature e intensità sono al giorno d’oggi i colori più amati e più usati nel nostro mondo occidentale. Eppure nell’antichità per secoli e secoli questo colore è stato poco considerato e poco usato, i colori amati dai nostri antichi progenitori erano il nero, i rossi e il bianco, poi i gialli e il verde; solo gli antichi Egizi lo consideravano un colore che propiziava il viaggio nell’Aldilà. I romani lo vedevano con vero terrore, probabilmente perché ricordava loro il colore dei barbari del nord che attaccavano i loro eserciti ricoperti di blu spargendo il panico tra i soldati romani con il loro aspetto mostruoso. Addirittura era disdicevole per le donne romane avere occhi azzurri perché era segno di facili costumi. C’è sicuramente anche una ragione economica alla base dello scarso uso del blu nei popoli antichi, poiché non era un colore facile da produrre e quindi era costoso.

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Bisogna attendere il XII secolo perché questo splendido colore sia riabilitato entrando nella vita dell occidente e conquistando un posto privilegiato che resta tuttora tale. E questo succede in concomitanza con un importante trasformazione religiosa testimoniata in architettura con la costruzione in Francia delle grandi cattedrali gotiche. Nelle cattedrali vi erano grandi vetrate colorate, e il principale colore era il blu. I grandi costruttori delle cattedrali erano a contatto con l’ordine dei Templari e probabilmente da loro vennero a conoscenza dei segreti alchemici per la fabbricazione dei fantastici vetri colorati, vetri che avevano effetti curativi tanto che i malati venivano posti sotto di essi allo scopo di essere curati dalla luce che passava attraverso i colori delle vetrate.
Ma perché il blu? Perché in quel momento storico emerse nel sentire religioso il culto mariano, il culto perl’aspetto sacro e femminile della Divinità, la devozione a Nostra Signora, tant’è che tutte le grandi cattedrali gotiche che apparvero in quel periodo in Francia sono a lei dedicate.

 

Nella regione della Provenza esiste una antica leggenda secondo la quale Maria Maddalena sbarcò su quelle terre in fuga dopo la scomparsa di Gesù. Queste leggende ci raccontano di lei come della Sposa di Gesù, colei che che porta in grembo il suo Sangue, la sua progenie. Si sa che le leggende e i nomi dei luoghi spesso portano in sè i semi di verità storiche che il tempo e la volontà umana non sono riusciti a velare completamente. Attraverso la dedizione a Maria Maddalena, che si confonde e associa con quello di Maria Vergine Madre, torna alla luce prepotentemente in quegli anni il culto del Femminile Sacro.  L’umanità torna a onorare quella dall’antica Dea Madre, primordiale Principio Creatore, adorata sin da gli albori del tempo e mai dimenticata, ma solo messa in ombra dall’avvento del patriarcato.
Il colore del femminile è il blu, rappresenta la parte più profonda del nostro essere legata alla notte, all’intuito e all’introspezione, all’intuizione, governata dalla Luna e dalle sue leggi cicliche. È il colore dell’acqua e quindi delle emozioni, espressioni dell’universo femminile.

In Oriente il blu è il colore del quinto Chakra, Vishuddha, il suo elemento è l’etere, si trova all’altezza della gola e governa la comunicazione, il pensiero e la ricerca della Verità interiore. È il ponte per il passaggio dell’energia vitale tra i chakra inferiori e quelli superiori. È collegato con il senso dell’udito e la ghiandola tiroide.
Il blu porta alla tranquillità e all’introspezione e si contrappone al rosso che come abbiamo detto in un precedente articolo, è il colore del maschile dell’energia e della vitalità. Quindi in casa è il colore principe degli ambienti legati al riposo, ideale per le camere da letto dove attraverso il sogno entriamo ogni notte in contatto con la parte più profonda di noi legata all’inconscio, regno del femminile e della nostra parte magica e Strega. non è un colore invece adatto a ambienti in cui abbiamo di essere attivi e di lavoro. E quindi se abbiamo bisogno di ascoltare noi stessi e trovare tranquillità o anche ritrovare il principio del Femminile Sacro che è in noi, circondiamoci di blu in tutte le sue sfumature.

Riferimenti bibligrafici:
Z. Fusco, Viaggio nelle energie del femmilnile, Ed. OM Quarto Inferiore (Bo), 2001

Z. Fusco, Viaggio nelle energie del maschile, Ed. Xenia, Milano 2008

M. Pastoureau, Il piccolo libro del colore, Ed. Ponte alle Grazie, Milano  2008

C. Widman, Il simbolismo dei colori, Ed. Magi, Roma 2014

M. Starbird, Maria Maddalena e il Santo Graal, Ed. Mondadori, Milano 2005

L. Luzzatto e R. Pompas, Il significato dei colori nelle civiltà antiche, Ed. Bompiani, Milano 2001

FONTE: http://www.centroavalon.it/giornale/index.php/il-blu-le-emozioni-la-profondita-il-colore-del-sacro-femminile/

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