Possiamo riassumere il mito del Cancro in una parola: LA MADRE.
E che parola complessa! Madre non è soltanto la donna che vi ha portato in grembo, nutrito e allevato. E’ anche ciò che la psicologia del profondo chiama UN ARCHETIPO, un simbolo cioè di un’innata esperienza di vita comune a tutti. Ciascuno attribuisce a questa parola un significato diverso. Può significare la sicurezza, il piacere e il calore di un’infanzia tranquilla. Può significare l’emozione divorante e possessiva che minaccia di soffocare. Può essere un sostegno forte e vigoroso, oppure può essere distruttiva e oscura. Ma TUTTI NOI siamo nati da una madre.

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Per il Cancro l’esperianza della Madre in tutte le sue forme è radicata nella propria natura interiore. Chi appartienea questo segno non sfugge mai totalmente alla Madre, PERCHè DEVE IMPARARE A DIVENTARE EGLI STESSO MADRE. All’inizio e alla fine della sua vita, sta questa potente figura che rappresenta i sentimenti, il passato, l’infanzia e la sicurezza a cui tende così intensamente. La Madre è sempre un enigma per il Cancro. Alcuni individui del segno non sembrano avere il minimo senso della famiglia: la vivono come una cosa imbarazzante e non ci sono affatto attaccati. Potete essere sicuri, in questi casi che la loro infanzia racchiude ricordi che vorrebbero dimenticare. Molti nati in Cancro sono perpetui vagabondi, sempre alla ricerca di radici in qualche altro luogo. Spesso fuggono: dal passato, dall’infanzia, dalla Madre.

Guardiamo un po’ più da vicino i miti che riguardano la Madre. Prima che ci fossero gli dèi sull’Olimpo, o gli eroi della guerra di Troia, c’era la Dea Madre. Per questi popoli arcaici, Madre significava Madre Terra. Ora i miti che riguardano la Grande Madre contengono alcuni particolari interessanti. Prima di tutto, essa aveva sempre un consorte che era al tempo stesso suo figlio e il suo amante. Nella mitologia antica i temi di incesto sono molto abbondanti. Se li percepiamo SIMBOLICAMENTE, invece che letteralmente, ciò significa che la dea e il suo amante HANNO LA STESSA FONTE, LA STESSA ORIGINE. E questo figlio-amante è spesso rappresentato nei miti come la VITA CREATIVA della natura: l’artista, il dio giovane e bello che infonde il suo respiro alle piante che crescono, il dio del sole che porta la luce al mondo im primavera.
La Pasqua, la nostra grande festa cristiana che celebra la resurrezione di Cristo, ha le sue radici in un passato più antico: le celebrazioni della ressurezione del giovane dio, tornato per riportare la vita sulla terra dopo il freddo inverno. In autunno, secondo il mito, egli muore, e la terra diventa nuda e sterile mentre il mondo è avvolto in un arido gelo. In tutto il Mediterraneo, le feste dellamorte del dio erano celebrate da migliaia di donne che piangevano la sua scomparsa, versando lacrime e offrendo sacrifici. In primavera ne festeggiavano il ritorno.

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Cosa significa questo mito, se consideriamo che è strettamente legato al Cancro? Prima di tutto è UN MITO DI CICLI. L’eterno crescere e calare della vita, come la luna che governa il Cancro. Questo è un segno DI FASI di cicli. L’individuo del Cancro sperimenta per tutta la vita questi flussi e riflussi della forza vitale, della creatività, della gioia e del dolore. E’ più vicino ai processi naturali della Madre Terra di qualsiasi altro segno, e in realtà molti nati in Cancro sono molto vulnerabili ai cambiamenti di clima e di stagione. In inverno vanno in una sorta di letargo: sono leggermente depressi, svogliati, o mancano di energia e poi, quando viene la primavera, tornano alla vita.

 

Il mito ha un significato ancora più profondo. La Madre e il giovane dio che simboleggia la vita creativa rappresentano IL MODO DI OPERARE DELLA CREATIVITà ARTISTICA. Scrittori come Proust, Hesse, e tanti altri, riempiono le liste dei Cancro, così come pittori quali Van Gogh (Cancro all’ascendente). In qualche misura il Cancro creativo è una specie di levatrice: crea qualcosa traendola da profondità che può a mala pena comprendere , realizzando dal tessuto dei suoi sogni, delle sue visioni, delle sue fantasie e dei suoi sentimenti. Quando la creazione ha preso forma, la fase è conclusa, e per qualche tempo l’individuo può sentirsi depresso e svuotato. Questo è l’inverno. Poi è pronto a creare di nuovo. Da dove trae la propria creazione è un mistero. E’ come l’oceano, vasto, incommensurabile.

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Il Cancro è un segno di grande complessità e profondità. In superficie, può interpretare qualsiasi ruolo: è un attore nato, e il suo senso di mimetismo e di autoprotezione lo costringe sempre a interpretare una parte in ogni situazione sociale. Può essere gioioso o ridacchiare imbarazzato, può essere intrattabile e lagnoso, cupo e scontroso, affettuoso e appassionato, introverso, estatico. Non si può mai sapere come si sveglierà la mattina. Ma al di sotto del caldedoiscopio dei sentimenti e degli astati d’animo mutevoli, al di sotto della dura coraza che mostra a un mondo poco amichevole, c’è questo ciclo perspetuo di morte e rinascita, di inverno, primavera, estate, autunno. Per questo è così importante per il Cancro ESSERE CREATIVO, ESPRIMERSI EMOTIVAMENTE IN QUALCHE MODO.

Infatti se leggiamo questo mito nel suo significato più profondo, il Cancro è insieme la Madre e il figlio, e non riesce a spiegare a nessuno il misterioso ritmo che segue, il ritmo del mare, della luna, delle maree. Non aspettatevi sempre che il Cancro sia coerente, è probabile che non lo sia. Il vero Cancro è di natura lunatica, incapace di spiegare sempre i prorpri sentimenti. E in fondo perchè dovrebbe spiegarli? La natura non ci deve nessuna spiegazione. E noi, o la appreziamo, o perdiamo qualcosa di molto prezioso.

Estratto da scritti di Liz Greene

CANCRO e il simbolismo cromatico

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Dipinto di Luisa Penasa

CANCRO blu in tutte le sue sfumature

segno cardinale elmento d’acqua femminile domicilio della Luna

Il blu si colloca al polo opposto rispetto al rosso.

Il Cancro rappresenta la vita nel suo manifestarsi in un mondo emozionale ed onirico. La Luna, che rappresenta l’inconscio, è qui intesa come energia di un luminare che dona la vita.

Se il blu è il colore del mare, lo è anche della madre, dato lo stretto legame simbolico che intercorre tra acqua, origine della vita, e madre. C’è un legame tra il colore blu e la dea Teti e certe raffigurazioni di Afrodite. Nei tarocchi il blu è presente nelle immagini femminili come la Papessa, l’Imperatrice, la Giustizia, la Luna e le Stelle.

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L’immagine più diffusa in blu e azzurro della nostra tradizione culturale è la Madonna che ripropone l’aspetto verginale della grande madre e costella un complesso di significati che gravitano attorno all’archetipo della Madre Buona.

Il colore verde è nel volto della grande Madre e in questo caso è il simbolo del flusso inestinguibile della vita.

Il Cancro è blu, è un segno primordiale d’acqua, simbolo della vita per cui si può dedurre che il soggetto Cancro, possa avere doti di grande ricettività, oltre una certa mutevolezza e instabilità per l’influsso della Luna.

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