Lentamente inizi ad amarti e riesci a intravedere la magia custodita dentro te.

Inizia così il vero viaggio con l’Uovo di Giada, impari a riconoscere i tuoi profondi segreti, a far riemergere le paure, la vergogna, a chiedere dove sei stata tutto questo tempo, un dialogo aperto, intimo e sincero con te stessa.

Quanta energia sessuale possediamo, che poi non utilizziamo.

Te lo sei mai chiesto dove va a finire tutta questa linfa vitale?

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Siamo spesso bravissime a conservare il dolore, da non accorgerci che una parte di noi lentamente muore…

Un male che trova spazio nell’utero, forse legato anche ad altre vite e situazioni passate.

Quanto piacere soppresso!

Cuore e Utero sono la Santa Alchimia che alimenta l’esistenza!

Delle volte capita che l’utero fisico non sia collegato a noi, e si sente la necessità di radicarsi, imparare a sentire che cosa vuol dirci è qualcosa di molto significativo.

Un giorno, prima di iniziare la pratica dell’Uovo di Giada, dopo una meditazione di radicamento, sono riuscita a collegarmi con la mia vagina e con il mio utero, e mi sono messa in ascolto…

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Dal profondo delle mie viscere emerse una grandissima bocca, che si manifestò davanti ai miei occhi, e mi disse:

Non sei capace di ascoltarmi più.
Sei cosi piena di rabbia e vergogna,
perché te la prendi con me?

“Lo sai che sto soffrendo,
il mio cuore spirituale è così amareggiato.

So che incolpi me dei tuoi errori,
ma non posso fare nulla,
io mi sento così fragile, molto più di te,
e odio sentirmi cosi.

Mi eviti,
detesti il sangue che fluisce,
ti mando segnali e dolori perché desidero che tu ti possa fermare un attimo.
Io ho bisogno che tu mi ascolti, è così difficile?

Fermati!

Non conosco il silenzio,
dentro di me ballano milioni di voci che urlano,
fingo di stare bene, di essere forte,
ma in realtà tu sei pronta a giudicarmi.

Tutto ciò che è esterno influisce su di te,
soffri, non sai dove mettere tutto questo dolore
e così facendo, carichi me di pesi,
poi ti lamenti di quanto tutto sia cosi inaccessibile,
tu sei assente, ma io esisto.”

Ho pianto tanto, ho pianto così forte che credevo di morire nelle mie stesse lacrime, di affogare: onde altissime mi sbattevano da una emozione all’altra, devastanti, ma andava bene così, l’urlo voleva uscire. Ed è uscito.

Da quel momento ho preso la santa decisione che avrei dato ascolto a quella voce intima, che mi sarei presa cura del mio piacere, che non avrei avuto più vergogna, e soprattutto, che avrei scelto chi e come avrebbe condiviso con me il piacere sessuale.

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Mi sono ripromessa che ogni parte intima della mia vagina sarebbe stata riconosciuta, toccata e benedetta prima di tutto da me stessa.
Onorandola ed onorandomi, ho creato uno spazio sacro per me stessa ed il mio compagno.

Tutta la ritualità che viene evocata attraverso l’Uovo di Giada, infonde una nuova energia, una nuova visione del proprio intimo femminile: una connessione diretta con le parti più oscure di noi, nel silenzio di una compressione che va oltre, è una vera e propria iniziazione alla libertà e al piacere.

Con amore

Carla Bubudri

Fonte : https://www.storiadiunapoesia.it/single-post/Iniziazione-Sacra-alla-Sessualita-l-Uovo-di-Giada

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