Da molto tempo oramai sentiamo parlare delle Leggi dello Spirito, di quel “come in alto così in basso” o di quel “ad ogni azione corrisponde una reazione uguale o contraria!” ma  mi chiedo e vi chiedo: quando leggiamo l’ennesimo articolo su queste Leggi, ci rendiamo conto di come esse siano costitutive del nostro essere, non solo metafisico ma anche fisico?

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Chi ha studiato psicologia, neuroscienze o la semplice biologia sa che il nostro cervello è costituito da due emisferi più il corpo calloso al centro, l’emisfero sinistro si occupa di tutto quello che è razionale, analitico, lineare,  e l’emisfero destro si occupa di tutto ciò che riguarda l’immaginazione, il pensiero olistico, la creatività… l’emisfero destro è considerato femminile, e si occupa della parte sinistra del corpo; viceversa l’emisfero sinistro, è considerato maschile, e si occupa della parte destra del corpo; e la polarità in noi continua, poiché ogni nostra parte è formata di atomi che hanno in sé cariche positive (protoni), negative (elettroni) e neutre (neutroni), e allo stesso modo il corpo visibile è formato da due piedi, due gambe, due testicoli/ovaie, due braccia, due polmoni, due orecchie, due narici… in un’unica struttura. Così la Legge della Polarità è qualcosa che non solo vive fuori di noi ( notte/giorno , freddo/caldo, ponente/levante ) ma anche profondamente dentro di noi, così profondamente da essere la nostra origine materica [ spermatozoo, maschile – ovulo, femminile ].

Il corpo intriso di polarità è il canale attraverso cui facciamo esperienza del mondo circostante, è lo strumento che ci permette di ascoltare quella notizia alla radio, o di sentire l’odore di violette in primavera. La polarità del corpo diviene polarità dell’esperienza, così come destra e sinistra, alto e basso, nero e bianco, qualità del mondo che possiamo riconoscere attraverso i nostri sensi e non solo. La Polarità però non basta per riconoscere quella che è la verità del Tao, e che ci chiede di riflettere su questo: “potrebbe esistere la guerra se non ci fosse la pace? e la tristezza se non ci fosse la gioia? potremmo fare esperienza dell’amore e della comprensione se non avessimo vissuto la paura e l’esclusione?”

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Ogni respiro che noi accogliamo e liberiamo è costituito da un’inspirazione attraverso cui riempiamo di aria la gabbia toracica ( energia yin ) e un’espirazione attraverso cui la rilasciamo nell’ambiente circostante ( energia yang ) questo fa del nostro corpo la casa del divino, non a caso ogni adulto attua circa 16 atti respiratori al minuto, 16 in Numerologia Integrata è la “Casa di Dio”, un corpo che ha in sé la caduta nella dualità.

Un’altra polarità di cui voglio parlarvi è quella del conscio e dell’inconscio, dove oggi per inconscio, intendo ciò su cui non poniamo l’attenzione. Vi chiedo di fare attenzione, e di chiedervi come si muove la Legge della Polarità nella vostra esperienza, attimo dopo attimo…

Ogni volta che viviamo un’esperienza questa è negativa, ed è positiva, così come ogni accadimento, è negativo e positivo, ogni incontro? è positivo, ed è negativo. Ogni proposta di lavoro? è negativa e positiva. Riconosciamo questo nel momento in cui poniamo l’attenzione su ciò che è al di là del semplicemente visibile, o della semplice superficie delle cose. Il corpo calloso della nostra esperienza, il neutrone della nostra vita siamo noi stessi nel momento in cui non prendiamo posizione, o meglio, nel momento in cui non ci ancoriamo nell’una o nell’altra polarità riconoscendo l’importanza dell’una e dell’altra. Nella nostra esistenza possiamo avere avuto profondi dolori, tragici eventi ma abbiamo riconosciuto ( se non subito, poi con il tempo ) quello che si è mosso di estremamente, profondamente positivo nel momento di quella perdita? Nello stesso identico momento, nello stesso identico istante convivono, coesistono in noi e fuori di noi nero e bianco – nella stessa misura, e se l’uno è a livello della coscienza l’altro non lo è, ma anche questo non è totalmente vero infatti come ci mostra il Tao in ogni momento a livello della coscienza anche se è tutto nero possiamo scorgere una goccia di bianco, e viceversa.

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Siamo pronti a riconoscerlo? e a cambiare la nostra esistenza? in un fluire sì luminoso,  ma libero?

Vi faccio un esempio, questa mattina dovevo fare una visita, ma una serie di ostacoli mi hanno rallentato, ho percepito questa esperienza come negativa fino a che non mi sono reso conto che mentre venivo rallentato incrociavo anime, persone, particolari con le quali ho intessuto in quello stesso momento dialoghi, scambi. A livello più superficiale stavo vivendo un’esperienza negativa a livello più profondo stavo scambiando, donando, ricevendo con chi mi circondava insegnamenti ( esperienza percepita come positiva ).

Ugualmente quando ci si buca una ruota della macchina, è si un evento percepito come negativo ma siamo così sicuri? Il punto dove ci si è fermata ci sta rivelando qualcosa, ci sta portando proprio lì dove abbiamo chiesto di essere ( evento percepito come positivo ) ma questa fortuna potremmo non riconoscerla perché ancorati all’aspetto d’esperienza percepito come negativo.

E voi? Cosa ne pensate? Vi invito a sentire in voi più profondamente, per riconoscere l’aspetto positivo che è, nello stesso momento in cui un aspetto negativo accade, e viceversa. Nello stesso identico momento: yin e yang, yang nello yin e yin nello yang dentro e fuori di noi.

Buona giornata di luminosa presenza, 🙂

Joele Sahel Schiavone.

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Le informazioni di questo articolo sono nate da questo evento tutt’ora attivo : https://www.facebook.com/events/199706143984060/

Fonte:https://joelesahelschiavone.wordpress.com/2018/10/18/la-legge-della-polarita-nella-nostra-vita-quotidiana-joele-sahel-schiavone/

 

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