Avremo il fenomeno di Luna Nuova nella mattina del 3 giugno 2019 alle ore 12.02 italiane, nel segno dei Gemelli a 12.33°.

Ho fatto fatica a scrivere di questa lunazione perché è stato come il passaggio in un imbuto che apre le porte alla leggerezza e al respiro della spensieratezza. Rimandavo continuamente, forse perché alla fine di questo estenuante maggio novembrino… la luce è giunta e quando la luce illumina così tanto, non abbiamo più scuse per nasconderci. Dobbiamo uscire allo scoperto, come quando i compagni di scuola ci chiamavano a gran voce e noi eravamo ancora pallidi e al riparo dietro i libri, la scuola stava finendo aprendo lo spazio aperto e molteplice del domani. Il cuore batte forte forte nella nostra prima estate. Se maggio per me è sempre stato il mese delle rose, giugno è il mese dei gelsomini come ci richiama il caro Pascoli, “si cova, dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova” (da Il Gelsomino notturno).

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Quando giunge questo profumo nell’aria è tempo di sentire.

 

Il simbolo dei Gemelli è il portatore di messaggio, il tragitto compiuto da una comunicazione all’altra del globo, o da una stanza all’altra, dev’essere ora sgombro, libero da blocchi, pregiudizi o tare, altrimenti il messaggio arriverà distorto o non giungerà del tutto. Il primo canale di comunicazione da ripulire è quella con noi stessi e dopo la purificazione nel Plenilunio nello Scorpione, siamo pronti a reggere la verità. Sappiamo nominare le cose senza temerle. Quando io non temo più di nominare i tabù, le verità scomode anche a me stesso, non temo più il male fuori di me ma posso attraversarlo a testa alta. Nominando anche la peggiore verità, le dono ali perché possa anche distanziarsi da me; acquisto quella che si chiama distanza riflessiva, tipica dell’Elemento Aria – Pensiero – in cui si trova il segno dei Gemelli di questa Luna Nuova. Posso sentirmi meno imprigionato dalle mie emozioni perché gli dono libertà di esprimersi.

E’ venuto il momento di ascoltare, e questa è una tematica molto cara a chi ha molti valori Gemelli, o Mercurio dominante, che è bravissimo a comunicare di qualsiasi argomento si voglia (meno che delle proprie emozioni), ma meno bravo ad ascoltare e ascoltarsi.

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La ragione e il “come comunichiamo” nella nostra vita, la facilità o difficoltà nell’esternare i pensieri e i nostri punti di vista, è rappresentato molto bene dalla posizione, dal segno e dagli aspetti del nostro Mercurio nel Tema Natale. Mercurio rappresenta la funzione cognitiva che cataloga e nomina la realtà che ci circonda. Abbiamo dovuto definire dei parametri di mondo, imparare un linguaggio e una lingua comune per farci capire dagli altri, sappiamo nominare e identificare un tavolo o una strada, proprio perché Mercurio li ha classificati nel database del proprio cervello e li riconosce non appena li rivede. E’ questo il compito della funzione analitica che si è sviluppata quando eravamo molto piccoli tra l’anno e mezzo e i tre anni (fase evolutiva appartenente alla (Casa III, casa Mercuriale), abbiamo mosso i primi passi nell’ambiente circostante e l’abbiamo “mappato”, fino ad essere in grado di spostarci sempre di più in ambienti – mondi – territori più vasti (Casa IX Gioviale – Sagittario), senza però perdere i nostri punti di riferimento. A seconda di come abbiamo introiettato alcuni sistemi di pensiero, paura o apertura, curiosità o chiusura, noi tenderemo a conoscere gli ambienti e luoghi differenti e le diverse modalità di pensiero e cultura. Attraverso la diffidenza o l’apertura si possono modulare e allargare gli schemi fissi di pensiero che ci fanno identificare più nella timidezza o nella loquacità.

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In questo mese lunare, in questo seme di Luna Nuova che prende vita nella notte più buia, ci prepariamo al Plenilunio in Sagittario del 17 giugno 2019 –  ad attivare lo spostamento dal Qui e Ora alla Missione – Progetto esistenziale – Pensiero progettuale. Possiamo porre il seme nell’intento di poter alzare la nostra soglia di attenzione all’Adesso, sospendere il giudizio ed essere pronti a revisionare schemi logici acquisiti iniziando a creare il ponte con l’immaginazione consapevole del futuro.

Come da bambini nella nostra prima esplorazione del mondo, questa Lunazione è un invito a riscoprire nuovi modi di vedere e dire le cose, spaziare nei luoghi della mente che abbiamo scordato, ridare i nomi nuovi alle cose che siano più affini alla nostra natura in completa transizione. Immaginiamoci come degli esseri dotati di antennine e ricettori percettivi potentissimi come radar, ed è veramente così, ma se noi teniamo questi ricettori spenti perché crediamo già di aver scoperto tutto, o perché temiamo cose che non conosciamo, essi non potranno cogliere nulla né attivarsi.

Luna Nuova in Gemelli per aprire l’intento a una comunicazione efficace e a un ascolto di cuore. Una Luna che ci apre alla dimensione del messaggio inteso come canale che ci connette gli uni agli altri e non ci fa sentire soli: possiamo essere noi i portatori di messaggio, possiamo ricevere messaggi, possiamo recapitare qualcosa che non abbiamo mai detto o svelato e possiamo osare un’apertura più fiduciosa. Siamo in un periodo storico in cui siamo inondati di messaggi, ma temiamo di svelarci veramente.

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Dopo l’ultimo passaggio nell”introspettiva e segreta Luna in Scorpione. possiamo provare a svelare, rivelare, scoprire, cantare, portare a gran voce, tutto ciò che è emerso da dentro e chiede di essere portato nell’aria leggera, trasformato da piombo in zucchero, da densità soffrente a condivisione con l’altro.

 

 

Sole e Luna nel Novilunio del 3 giugno saranno congiunti in Gemelli a 12° in quadratura a Nettuno in Pesci a 18° – Mercurio pianeta governatore dei Gemelli, si trova in Domicilio in Gemelli a 27° e si allontana in moto separante dall’opposizione di Giove in Sagittario a 20°. Giove in moto retrogrado sta riformando la quadratura con Nettuno in Pesci, che in questo anno ci accompagna a più riprese, in una configurazione detta Croce a T. Abbiamo un dialogo tra gli elementi: Aria (Mercurio), Fuoco (Giove) e Acqua (Nettuno). Se l’Aria stimola il Fuoco nella sua naturale complementarietà, l’Acqua interviene su entrambi a mitigare, compenetrare e trasformare in vapore caldo e nebuloso, come ama il caro Nettuno, pianeta confondente dei Pesci, permettendoci di assimilare nuovi contenuti e cambiamenti di prospettiva esistenziale e spirituale, senza sentirci minacciati. L’umidità, vapore acqueo scaldato dalla potenza del fuoco, crea fluidità; quando la nostra pelle è umida le creme penetrano meglio nell’epidermide, e in un Novilunio che ci parla di comunicazione nuova e canali percettivi da dilatare, si creano le condizioni affinché la nostra mente possa aprire lo spazio necessario per accogliere la diversità di pensiero e visione. La prima modalità usata dalla coscienza per dilatare interstizi alle nostre certezze acquisite è quella di instillare il noi il dubbio. Non spaventatevi dunque se siete più confusi del solito, se avete perso delle coordinate certe e siete meno razionali del solito, volubili, allegri , tristi, instabili senza un motivo. Ora il capire verrà sempre meno .. per lasciare il posto a una comprensione serena più vasta.

L’etimologia della parola dubbio è da ricondursi alla radice sanscrita dva o dvi = due, da cui anche il greco δοιάζειν (doiazein) = dubitare e poi il latino dubium. la parola dubbio è collegata alla parola due. Infatti, esprime incertezza di giudizio su due diverse e/o  contrarie interpretazioni di un fatto o, in generale, della realtà. I rapporti dinamici tra Mercurio (mente Razionale), Giove (mente Immaginativa) e Nettuno (mente Superiore) raccontano di come noi potremo sentirci in questo nuovo mese lunare che si affaccia alle porte: incuriositi, smarriti, titubanti, ma emozionati. Vi ricorda qualcosa questo stato? Non è forse simile a quello stato di cui narravo all’inizio di quando ci affacciavamo alle prima feste fuori casa dell’adolescenza e non ci sentivamo preparati, sufficienti, adeguati, ma allo stesso tempo, una fiamma fortissima di fiducia e ardore ci animava quando uscivamo dalla porta. Un luccichio negli occhi ci spingeva a uscire allo scoperto, anche se non ci sentivamo ancora sufficientemente attrezzati alla vita.

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Io direi che questo giugno potremo permetterci di tornare tutti un po’ adolescenti, anche perché la differenza con allora, è la comprensione che non siamo tutt’ora sufficientemente attrezzati alla vita né lo saremo mai e questo è liberatorio. E’ questo non esserlo che permette alla vita di entrare. I pori delle nostra pelle delicata respirano in un dialogo continuo tra aria, acqua e sangue vitale, se noi avessimo un armatura, saremmo protetti ma trincerati, rigidi e insensibili anche alle gioie, e faremmo una gran fatica nel muoverci negli ostacoli e gli imprevisti. Mercurio rappresenta la nostra funzione di elasticità, scambio e mobilità, che nella sua instabilità continua, crea il movimento che ci mantiene giovani dentro, e pieni di curiosità e mondi da scoprire. Anche se abbiamo acquisito maggiore autonomia e indipendenza dalla nostra fanciullezza, la mente non è riuscita a conoscere tutto quello che credeva, tanto meno i segreti del mondo. Abbiamo capito che la mente non potrà mai conoscere tutto, questa è la saggezza che ora dovremo portare dentro di noi in ogni nostra azione, la mente non può controllare la vita. E’ la nostra capacità posizionarci nuovi e differenti anche ai nostri stessi occhi, di stupirci delle nostre emozioni permettendo loro di uscire allo scoperto, il meraviglioso dono che possiamo farci e restituire agli altri con il linguaggio che dà forma. Un dono alla nostra Anima che vuole mettersi in contatto con noi e non ha altri mezzi che farci sperimentare le cose del mondo e permetterci di raccontarle.

 

E’ venuto il momento di togliere lo strato duro di pelle che ci sta ancora proteggendo e ci ha fatto perdere quelle delicate emozioni di smarrimento che avevamo quando il mondo lo stavamo appena conoscendo.

 

Il fanciullo divino – Mercurio, Hermes – ci chiede di ritrovare l’argento vivo della scoperta, del guizzo che ci fa sorridere, della risposta che stiamo ancora aspettando, senza però smarrire tutta la sapienza acquisita – Giove – che dovrà essere integrata ancora un’altra volta in una nuova prospettiva di senso.

Permettiamoci di dubitare degli antichi pensieri fissi, senza spaventarci troppo né sostituire frettolosamente le nostre certezze con altre nozioni e informazioni raffazzonate. Permettiamoci di rimanere piacevolmente sospesi negli albori di conoscenza delle cose, quello stadio che non giunge a conclusioni ma esplora solamente. Aprendo le porte del cuore (Nettuno), e rimandando vicini al suo battito che ci racconta qualcosa di noi, dispiacere, piacere, tristezza, desiderio o bellezza, attraverso la mente (Mercurio), potremo forse raccontarlo in una poesia o in una danza, fidandoci di essere ascoltati. Siamo più vicini gli uni agli altri di quello che crediamo e stiamo solo cercando ognuno la propria lingua, se solo allungassimo la mano per toccare le nostre pelli, sapremo che è lo stesso confine sottile che ci unisce e separa e desidera contatto.

 

Buon Novilunio a tutti voi,

Anna Elisa Albanese 

 

 

Immagine 1:https://www.pinterest.it/pin/133559945171190247/

Immagine 2: dipinto di Annelie. 

 

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