Avremo il fenomeno di Luna Piena, la mattina del 28 giugno ore 6.54 italiane, nel segno del Capricorno a 6.28°.

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Siamo ancora immersi nella luce del Solstizio d’Estate e nelle energie dense, intense e anche faticose messe in moto in questo periodo dell’anno: essere costantemente illuminati richiede la responsabilità nel vedere, anche cose non sempre piacevoli e questa Luna coriacea, di necessaria introspezione, ci racconta molto bene il passaggio che stiamo attraversando. 

Luna piena in Capricorno congiunta a Saturno, nella posizione che l’astrologia classica definisce di Esilio,  nel suo Plenilunio si oppone al Sole in Cancro, e ci riporta nuovamente al suo Governatore, la Luna. Se il mutevole satellite femminile, prende le sembianze di Saturno è perché vuole insegnarci la saggezza emotiva del non temere le nostre fragilità, ma anzi, gestirle, padroneggiarle e indirizzarle. Un Plenilunio che si colora di toni freddi, se dovessimo pensare alla simbologia dei colori, come l’azzurro, il violetto, il blu, in un segno invernale come quello del Capricorno, legato all’incedere lento e costante del seme che non si vede sotto la terra, nella fiducia che i semi piantati, fioriranno a tempo e debito. Sole e Mercurio in Cancro, griglia soggettiva emozionale, infanzia, sogno e bisogno di protezione, potranno maturare grazie a questa Luna solida, più distaccata e adulta. 

E’ un Plenilunio che va a lavorare sulle nostre zone vulnerabili, per condurci a un cammino di auto cura e distacco consapevole, che non è rifiuto, né rimozione, dei nostri bisogni più intimi, ma occasione e momento in cui prenderci cura di noi e di quella parte bisognosa, che troppo spesso deleghiamo alla cura altrui.

La Croce dei Segni Cardinali – Ariete, Bilancia, Cancro e Capricorno – è in grande fermento evolutivo in questi anni, dopo rivoluzioni  Uraniane, ora con la permanenza di Saturno nel Capricorno, è il momento di mettere delle basi solide e concrete per la nostra vita. Urano rimasto in Ariete per 7 anni, Plutone in Capricorno che ora si sta avvicinando a coprire gli ultimi 10°gradi del segno e infine l’ingresso di Saturno in Capricorno nel dicembre 2017, ha portato a molti cambiamenti e scelte necessarie a chi ha il segno o vari pianeti nei segni Cardinali.

Nel Plenilunio in Capricorno del 28 giugno 2018, indipendentemente dal nostro segno solare e dove abbiamo la nostra Luna da tema di nascita, potremo fare una cosa completamente opposta a quella che la stagione suggerisce, e cioè compattarci, avvicinarci al nostro nucleo interiore, senza scappare più, tenerci stretti stretti. Potremo trovare un luogo tranquillo per una mezz’ora o un’ora della nostra giornata e permetterci di stare con noi stessi semplicemente. Dimenticandoci di cosa dobbiamo fare, dei doveri quotidiani, del ruolo che ricopriamo – madre, moglie, donna, uomo, marito ecc. per giungere consapevolmente a sintonizzarci con le energie Saturnine messe in moto da questa luna, che potrebbero farci sentire non totalmente compresi dagli altri o far emergere zone di nostalgia verso il passato. Non remate contro questi stati emotivi, anzi, ritagliatevi uno spazio privato per assecondare con piacere il momento dell’accettazione consapevole, realista, senza indugi, del come stanno determinate cose. Un atto di grande coraggio, onestà e adultità con voi stessi, o detto con parole Capricorniane e Saturnine: un atto di scelta di responsabilità per la vostra vita.

La Luna piena ci invita a sentire e a dilatare le nostre percezioni sottili legate ai sogni, alle intuizioni, agli stadi di apparente disattenzione, alla malinconia creativa, come quella con cui sono in contatto normalmente i poeti e gli artisti.“Nati sotto Saturno”, è un saggio che lessi tanti anni fa quando studiavo all’Accademia di Belle Arti, libro consigliato da un mio amatissimo professore di Arte, non a caso del segno del Cancro, e mi viene in mente ora in collegamento a questo Plenilunio. Viene associato il simbolo di Saturno agli artisti (anche se il pianeta è solo un pretesto e il libro poi si apre a una stupenda ricostruzione del ruolo dell’artista nella società dall’antichità, fino all’età moderna), e a coloro che hanno attraversato le varie epoche sapendo ritrarre e sentire ciò che aleggiava nell’aria, come ritratto della società e dell’uomo del tempo, e tramutandolo in linguaggio condiviso, quale il linguaggio dell’arte s’incarica…

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Saturno è il pianeta dei malinconici, e i filosofi del Rinascimento scoprirono che gli artisti emancipati del loro tempo mostravano le caratteristiche del temperamento saturnino: erano contemplativi, assorti, cogitabondi, solitari e creatori. La nuova immagine dell’artista alienato nasce in questo momento critico della storia. (..) Il modo di lavorare di questi artisti è caratterizzato dall’alternarsi di un’attività furibonda e di pause creative, la loro conformazione psicologica da una tormentosa introspezione”. (‘Nati sotto Saturno’, R.Wittkower, M.Wittkower, Einaudi)

Possiamo accostare Saturno dunque, non solo a rigidità o paura, protezione e corazza, ma anche a un particolare stato, malinconicamente ispirato, che contraddistingue le persone introverse, dotate più di altre nel percepire suggestioni e perturbazioni che l’anima è in grado di percorrere.  Un “Alternarsi di attività furibonda e di pause creative”, questa descrizione riesce a donarmi una pace antica: il non sentirsi in colpa di desiderare la solitudine e la possibilità di sentire le proprie emozioni, proprio per creare e portare allo scoperto cose che altrimenti si irrigidirebbero. Saturno collegato quindi anche agli stati lunare e umorali dell’opposto segno del Cancro, a cui si contrappone nel Domicilio Capricorno, ma di cui sente in verità il richiamo nutritivo e salvifico. La spinta, che è un misto di paura nell’arrendersi ma anche richiamo a ciò che lo spaventa di più: integrare dentro di sé e ascoltare ciò che si muove al di sotto, nelle zone “molli” e vulnerabili, nell’anima e nelle emozioni meno palpabili. Solitari e creatori.Afflitti da un desiderio di scarsa socialità, (a volte anche subita da periodi di grande ritiro dal mondo), che trova il suo senso d’esistere nell’approfondimento di tutte le cose, nella lenta costruzione di radici stabili e di uno sguardo profondo verso le esperienze della vita.

In un’Era come la nostra che si muove tutta in velocità, che corre sui binari dell’apparenza, in cui non si sosta più a lume di candela a scrivere a mano, Saturno e tali persone, potrebbero apparire alquanto pesanti e retrò. Ma sarà vero? O ci è forse necessaria un’integrazione con il lato Saturnino della vita (Senex – Saggezza), per non perderci nell’effimero a volte inconcluendete e dispersivo (Puer – fanciullo)? L’accorgersi dei limiti dell’umano esistere? Potrebbero essere le considerazioni per questo Plenilunio, se noi provassimo a non associare la parola solitudine a uno stato negativo, ma invece una manifestazione del vuoto necessario, dell’essenza senza fronzoli, che precede il pieno, il gustoso e il maturo. Un frutto acerbo che diviene maturo e splende al massimo della sua potenzialità concretamente espresse. 

Siamo tutti mossi da polarità che ci fanno oscillare più da una parte invece che l’altra, e la nostra natura profonda, anche se in continua ridefinizione e scoperta, nella sua essenza primaria, in una vita sola, non può essere cambiata del tutto, e Saturno, è lo sventurato simbolo astrologico, che ha il compito, spesso infelice, di mostrarci la cruda realtà dei fatti e le limitazioni della nostra personalità. le ferite e le nostre debolezze a cui prestar ascolto. Se la Luna Nuova in Gemelli del 13 giugno, ha avuto il compito di metterci in contatto con il funciullo divino, curioso e matto, puro e fantasioso dentro di noi, e spesso dispersivo; questa Luna Capricornina, ha il compito di mostrarci la concretezza reale del compito in questa vita.

Certo, non tutto insieme, non in una sola Lunazione, ma potremmo porre l’inizio di questo processo da proseguire, sostenuto dalla permanenza di Saturno nel Capricorno per i prossimi due anni e mezzo. Non preoccupatevi, se in una calda giornata quasi estiva di giugno dunque, potranno giungervi pensieri seri e voglia di stare con voi stessi per comprendere delle cose o semplicemente per non dovere nulla a nessuno, se non a voi. Non preoccupatevi se sentite di aver perso delle cose della fanciullezza, l’importante ora è chiedersi; cosa ho acquisito in più? Quale sguardo mi porto dietro ora da quello che mi è successo?

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Per acquisire una certa stabilità emotiva e non pendere continuamente dagli altri, dovremo prima reggerci sulle nostre gambe e capire cosa ci fa stare bene – comprendere dunque quel delicato equilibrio che regola la nostra autonomia emotiva – e spesso chi ha una Luna in Capricorno ha dovuto imparare questo ancora in fasce, e proprio per questo sogna ancora inconsciamente di essere curato e che qualcuno si prenda cura di lui/lei – Delicato equilibrio perché? Io potrò essere autonomo davvero, se prima ho avuto la sensazione appagante e sicura di poter dipendere. Spesso questo stato di totale dipendenza, dimenticato nell’oblio della nostra memoria, risale ai tempi in cui eravamo molto piccoli, ed erano gli adulti, genitori, madre soprattutto nella prima infanzia, a occuparsi di noi e dei nostri bisogni primari. Sappiamo bene quanti nodi si annidino laggiù, nel passato lontano, e non ha più importanza ora andare a recriminare chi non è stato adeguato con noi, perché non ci porterebbe da nessuna parte, la cosa adesso necessaria, per abbracciare il significato dei questa Luna, è quella di provare a darci l’intenzione consapevole di rilasciare gli antichi crediti del passato, e ricominciare da noi stessi.

Senza perdere l’ingenuità e lo spirito dell’infanzia, ma nello stesso tempo trasformandolo in un nuovo carburante di maturità che non sia cinismo o rigidità. Riusciremo a essere saggi, senza essere troppo duri e severi con noi stessi, autonomi senza sentici soli, e maestri senza dove però insegnare nulla a nessuno?

Buon Plenilunio a tutti,

Anna Elisa Albanese 

 

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Fonte : https://www.sentieroastrologico.it/luna-piena-in-capricorno-28-giugno-2018-la-maestria-della-solitudine-creativa/

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