MA DAVVERO PER USCIRE DI PRIGIONE

“Ma davvero per uscire di prigione
bisogna conoscere il legno della porta,
la lega delle sbarre, stabilire l’esatta
gradazione del colore? A diventare
così grandi esperti, si corre il rischio
che poi ci si affezioni. Se vuoi uscire
davvero di prigione, esci subito,
magari con la voce, diventa una canzone.”

(Patrizia Cavalli, da ‘L’io singolare proprio mio’)

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Avremo il Plenilunio in Scorpione nella mattinata del 7 maggio 2020 alle ore 12.45 italiane, in Scorpione a 17.20°.

Siamo arrivati all’apice del ciclo di luna di maggio – Luna del Wesak – Plenilunio associato all’illuminazione del Buddha e a tutti i processi di rinascita, rigenerazione e profonda trasformazione della nostra esistenza. Il ciclo di luna di aprile – maggio, abbraccia i due segni fissi – Toro e Scorpione, e ha sempre a che fare con un risveglio forte, nel bene e nel male, di tutte quelle forze che giacevano dormienti, una scossa che smuove sicurezze e abitudini acquisite, al fine di modificarle, in vista di un equilibrio nuovo da prendere.

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Sole e Mercurio congiunti nel Toro illuminano in opposizione la luna Piena in Scorpione, Plutone, pianeta governatore dello Scorpione, è entrato in moto retrogrado sempre in Capricorno il 26 aprile fino al 5 ottobre 2020, tornando a compiere una congiunzione esatta con Giove in Capricorno a giugno (la prima è stata a fine marzo). In questo Plenilunio Giove e Plutone sono già congiunti (anche se non al grado esatto) e formano un Trigono di Terra con Sole e Mercurio nel Toro. Nel tema di Plenilunio il Sole governa l’Ascendente, Casa I e la Luna la Casa XII, in un interessantissimo gioco di piani, che come veli mossi dal vento, nascondono e mostrano, proteggono e svelano. Questo è proprio il tema di questa luna: il desiderio di nascondere qualcosa, una parte di noi stessi, o una situazione di sicurezza che non è ancora pronta per essere lasciata, ma nello stesso tempo, l’urgenza del cambiamento che ci chiama, obbligandoci ad affrettare il passo, perché non si può indugiare. Un grande desiderio ci spinge verso ciò che è in divenire, verso l’esterno, nel rischio verso ciò che ancora non conosciamo ed entrare in un territorio nuovo, e un altrettanto bisogno ci chiede di nasconderci e cercare riparo e protezione. Un delicato crinale tra desiderio di visibilità e naturale spinta all’estroversione e nuovo inizio (Sole e Mercurio in Toro in Casa X e che governa la Casa I) e voglia di avere ancora del tempo per sostare nell’ombra, nell’intimità, nel passato così famigliare (Luna in Scorpione Casa IV, che governa Casa XII).

Profezie
Che cosa ci riserva il futuro

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Questa Luna Piena attraverso l’amplificarsi della parte emozionale, manifesta le tematiche aperte nel Novilunio in Toro del 23 aprile, che vedeva come protagonista Venere in Gemelli, in aspetto dissonante a Nettuno in Pesci. Aspetto ancora presente e fondamentale anche in questo Plenilunio. L’amore e la comunicazione autentica del nostro sentire, distanza e presenza, sogno e realtà, amore e dipendenza, sono temi vivo e presenti. Siamo chiamati a verificare “in esterna” e toccare con mano quel mondo virtuale che abbiamo costruito attraverso l’uso dei nostri computer al riparo e reclusi nelle nostre case’ . Forse dovremo andare a tastare e riesplorare (Sole e Mercurio in Toro) la forma che abbiamo desiderato, idealizzato o fuggito. Ricordarci l’odore delle foglie fuori dalla finestra e le persone che abbiamo voglia (o meno) di riabbracciare, le forme del mondo che dall’inverno ad ora, sono mutate, e la natura nel suo pieno rigoglio primaverile. Dopo che abbiamo potuto vedere da casa video di bellissimi cerbiatti nelle città e delfini nei porti, anche noi potremo risolcare quel territorio lasciato vuoto a lungo. .. ma che sensazione abbiamo nel farlo? Quale emozione ora accompagna il nostro uscire allo scoperto?

Sto sentendo di tantissime persone che costrette nella loro casa, culla – protetta, isolata, a volte senz’altro tragica e sofferente – alla fine avevano trovato un ritmo sicuro, una diversa prospettiva più contemplativa e lenta delle cose, un ricollocamento di tutte le priorità e un nuovo contatto con il mondo spirituale. Ci siamo mossi poco al di fuori di noi, ma tantissimo dentro, e per molti la creatività di poter riformulare tutta da capo la propria esistenza, non è stato un pensiero così amaro, anzi. Ora la ripresa della grande ruota del mondo, vorticosa, affannata e poco sicura, non è una prospettiva allettante. Ci rende disarmati. Non siamo più quelli di due mesi fa…. sembra passato molto più tempo, perché il tempo interiore si è dilatato e il mondo fuori è mutato. Noi siamo diversi da allora e non possiamo più tornare là dove eravamo prima.

La paura è tornata a manifestarsi con un misto di ambivalenza: paura e desiderio, e non è questa la passione e il sentimento preferito dallo Scorpione? La trappola in cui rimane imbrigliato nei suoi forti attaccamenti, da segno fisso, il cambiamento è una tema che lo turba tantissimo, e ogni volta o vi resiste troppo, o lo anticipa avendo la pretesa di controllarlo. Ti amo moltissimo e ti odio in egual misura e proprio per questo non riesco ad andarmene. Frase interiore ambivalente che mostra uno stallo. Avvertiamo in noi la corda tirata – non solo chiaramente con quello che sta accadendo nel collettivo fuori di noi – ma ognuno può ricollocare questa emozione nella sua vita personale e chiedersi dove e se sta controllando, o anticipando cose non ancora avvenute non permettendosi così di sentire pienamente il ponte di passaggio nel presente.

Dove trattengo con tutte le mie forze (valori Toro) e allo stesso tempo spingo per espellere qualcosa (valori Scorpione)? Dove sono risucchiata/o ancora in sentimenti che mi lasciano senza energie e infine mi portano a temere/rimandare il cambiamento?

Le emozioni ambivalenti tra desiderio di possesso, frustrazione e impotenza sono le prime che sperimentiamo nella vita con nostra madre. La naturale espressione di sentimenti contrastanti di mancanza, aggressività, paura e rabbia, che proviamo quando ci viene sottratto  l’oggetto d’amore, ci dev’essere permessa e perché sia superata in maniera sana, avrà dovuto esser contenuta con la rassicurazione e l’accompagnamento graduale verso la separazione, fino ad una nuova vicinanza più matura, e al raggiungimento di una sicurezza interiore, che ci doni fiducia anche nell’assenza fisica della madre, perché rimane la presenza viva dentro di noi di non averla perduta.

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Quando siamo adulti in tutte le fasi di separazione della nostra vita, che si tratti di separazione da una persona, da una fase di vita, o da una situazione, si muovono le stesse emozioni contrastanti e spaventose. Riuscirò a sopravvivere anche questa volta? Cosa riuscirò a salvare di me? I cambiamenti fanno vacillare le nostre sicurezze, la psiche riattiva tutta una serie di reazioni contrastanti viscerali legate alla memoria del cervello limbico sperimentate in quelle prime fasi di vita, ogni volta forti come allora, pulsionali, istintuali e poco ammaestrabili. Sono le pulsioni ombra che giacciono silenziose al di sotto dell’Io cosciente, che nel corso della vita ordinaria senza stress forti, rimangono dormienti e ci permettono di avere un comportamento considerato “civile”.

Il simbolo dello Scorpione e Plutone suo pianeta goveratore, ci sta insegnando questo passaggio a livello collettivo, nel far riemergere ancora le paure ataviche di morte e di smarrimento dei punti di riferimento saldi. Cosa effettivamente accaduta – e a livello personale venendo a patti con la nostra debolezza, umanità ma anche possibilità (che da bambini non era possibile attuare), di rassicurarci e tenerci per mano mentre attraversiamo il grande ponte del cambiamento.

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Passaggio evolutivo che ci chiede di tenere vicino al cuore le nostre priorità di vita, ciò che davvero conta e lasciare andare – almeno a livello energetico – ciò che ci intossica e ci fa rimanere inchiodati in mezzo al ponte, con bagaglio pesante e incapacità di proseguire. Osserviamo nella nostra vita dove non abbiamo chiuso dei cicli, e come questi non ci abbiano permesso di aprirne di nuovi. Non tanto perché si deve ogni volta chiudere qualcosa (anche questa modalità in estremo non va bene), ma perché se delle cose non risolte ( e con chiudere i cicli intendo più che altro il far luce sui non detti e non compresi) – rimangono lì senza dare frutti, ristagnano, imputridiscono e contaminano il nostro futuro. Ho usato apposta queste parole legate alla palude, all’odore fetido di quanto l’acqua non scorre, perché è proprio l’atmosfera in cui ci troviamo quando non possiamo e non riusciamo a fare questa “cerimonia dell’addio”, e rimaniamo immersi nostro malgrado in un tempo fermo e sofferente come una palude.
In questo tempo difficile a livello collettivo, Plutone sta facendo un lavoro di spogliazione che durerà tutto il 2020 con la sua congiunzione a Saturno e ci ha forzosamente immersi in un’acqua paludosa, in una impossibilità di accompagnare i nostri cari nelle morti senza possibilità di concederci di chiudere i famosi “cicli” e i riti di passaggio necessari per poter anche dolorosamente tornare a vivere.

Si sta muovendo tanto a livello sottile e vibrazionale, come il virus che non si vede a occhio nudo, anche altri tipi di correnti sotterranee, che prima potevamo tenere sotto suolo, sono uscite allo scoperto. Plutone regno del non visibile è dilatato da Giove e può donarci la capacità di vedere oltre se ci permettiamo di accettare l’ombra che è in ognuno di noi. Stanno emergendo la paure ancestrali dell’uomo legate alla vita e alla morte, le insofferenze, le crisi relazionali e le prospettive di dover rifare tutto a livello lavorativo. C’è dunque bisogno di poter attraversare questo scenario non confortante con estrema dignità, coraggio e tenerezza. Prima di poter cambiare le cose, prendiamoci in braccio con dolcezza e asciughiamo le lacrime arrabbiate di quel bambino/a di allora che invece ha dovuto inghiottire e tenere tutto dentro fingendosi più forse di quello che era.

Non siamo forti, siamo umani. Il potere personale donatoci dal Plutone evoluto, consiste nel poter uscire dal luogo antico dell’infanzia (vittima), ma non dover nemmeno combattere con sopraffazione sugli altri per non perdere più nulla (carnefice).

Essere in piena padronanza di noi stessi vuol dire poter scendere in quell’ombra tanto temuta, non rimuoverla o scacciarla, ma prendercene cura per trasformarla.

Come un gattino selvatico che graffia e alza il pelo per non essere preso, ma è solo spaventato, dovremo imparare a percepire quelle nostre correnti interiori che aggrediscono prima di ascoltare. Scappano prima di verificare. O tardano il mutamento per paura di non sopravvivere. Ma vorrebbero solo sentire una voce e una mano sulle spalle che dica, “Ce la farai, non temere, sono qui con te”.

Alcuni animali portano il loro rifugio ovunque vadano. Per gli introversi è la stessa cosa. (Susan Cain)

TEMA DI PLENILUNIO

Calcolato per il 7 maggio 2020 alle ore 12.45 – Milano

Luna in Scorpione dimora in IV Casa e governa la Casa XII, è quindi una luna immersa nel suo elemento primordiale: l’acqua delle emozioni, ma anche l’acqua del passato, della memoria e di una riattivazione di antichi contenuti ancestrali racchiusi in ognuno di noi. La paura della nascita, la paura di un nuovo inizio, la paura di uscire allo scoperto e trovarci nudi e vulnerabili. Non protetti da nulla se non dalla nostra pelle.

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Sole e Mercurio in Toro, sono la polarità opposta della Luna in Scorpione che ci chiede di essere integrata: si trovano in Casa X e il Sole governa la Casa I. Qui non c’è il mondo ovattato e nascosto dell’Acqua ma c’è la terra del compimento della Casa più alta dello Zodiaco – la Casa X – dove dovremo giungere come Re del nostro Regno. Imparare a destreggiare sia i nostri impulsi primordiali sia la concretezza materiale della nostra vita. Il settore dove i frutti giungono a compimento e noi possiamo veder realizzati i nostri talenti in qualcosa che ci faccia sentire pienamente indipendenti e autonomi. Intimità e mondo si guardano l’uno da una parte all’altra della palizzata. Il mondo fuori dalla porta ci bussa e ci chiede nuove responsabilità collettive (Sole e Mercurio in Casa X) e una nuova modalità di poter conciliare le nostre paura che fino adesso abbiamo chiuso nelle mura domestiche (Luna in Casa IV).

Abbiamo tanta voglia di iniziare.

Abbiamo tanta paura di iniziare. 

Allo stesso modo questa ambivalenza interna il cielo risponde con una grande e massiccia dose ancora di pianeti di Terra in aspetto armonico – Sole e Mercurio compiono un Trigono con Giove e Plutone in Capricorno e si trovano in Casa VI, un’altro settore di costruzione e ricostruzione del nostro quotidiano, del nostro lavoro e del nostro nuovo ritmo da riformulare.

Buona Plenilunio a tutti voi,

Anna Elisa Albanese 

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Fonte : https://www.sentieroastrologico.it/luna-piena-in-scorpione-7-maggio-2020-non-temere-sono-qui-con-te/?

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