Caro Maggio ti scrivo,

lasciando che dolcezza, semplicità e essenzialità affiorino, per poter godere al meglio di ciò che ci sta accadendo e renderlo un piacevole viaggio e non un’angosciosa permanenza.

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FEMMINILE: Ti stringo le mani, incrociando il tuo sguardo di tanto in tanto. Va bene anche se sei schivo, perché posso sentirmi a fianco del tuo trono. Ho una voglia estrema –  e lo sto facendo –  di giocare e riuscire in quello che faccio, abbracciare gli amici, abbracciare il sole e il mare e i granelli di sabbia. Anche se tu non ci sei, io abbraccio il mondo. Mi manchi ogni giorno, ti spedisco lettere d’amore attraverso i canali della vita. E nel frattempo, che sia l’alba, che sia il tramonto, mi diverto a costruire legami e rapporti che mi accompagnano a casa.

Mi ricordo tutto come fosse ieri. gli avvenimenti mi sorridono, mentre oggi gioco a diventare bambina, adulta e ragazza insieme. Ti voglio bene, come sempre è stato.

 

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MASCHILE: Tiro lo sciacquone dei ricordi, mi sembrano obsoleti e mi piace cercare avanti. Mi sporgo oltre la finestra come se dovessi vedere qualcosa arrivare, ancora nulla all’orizzonte. Il caffè è caldo, il profumo della terra vicino. Il vento con la sua brezza mi porta un respiro di cui non conoscevo ancora la potenza. Respiro, ci provo, inalo. E’ tutto più sereno. Dentro casa si sta bene, là fuori il mio mondo che ancora non visito. Il tempo perfetto per uscire e conoscere ci sarà, ma non deciderò prima quando uscire. Sarà indifferente che ci sia pioggia o sole, condizioni apparentemente favorevoli o meno. Io supererò la soglia senza preavviso e, qualsiasi sia il momento, il sole spunterà immediatamente. Sorriderò, stropiccerò la faccia, sentirò il profumo della vita.

 

INSIEME: E danzando danzando, ci troveremo a festeggiare vicini, come se fosse la cosa più quotidiana del mondo, non era previsto, per questo lo abbiamo fatto. Sentiremo i piedi battere sulla terra bagnata, scoprendo sensazioni che da soli ancora avevamo mancato. Insieme si amplifica il respiro, insieme ci troviamo a ramificare come mai abbiamo immaginato. E, senza mettere più limiti, saremo uniti ad altri, perché l’esclusione non sarà più parte della vita. Ci terremo per mano con fratelli e sorelle, accogliendo e ricevendo, portando entusiasmo, lasciando che le gemme della nuova era si stiracchino al sole, quel sole che che vedremo anche nella goccia di pioggia, comprendendo che tutto è funzionale all’arcobaleno. 

Danziamo rapidamente, per proseguire altre mille avventure. Davvero non immaginiamo quanto velocemente stiamo camminando e quanto altrettanto velocemente si susseguiranno capriole nel vuoto e passi da giganti.  

 

CONSIGLIO: Celebrare la vita, adesso come modus vivendi. Ricordarsi come si danza, perché è questa la normalità che permea la nuova terra. Giocare, giocare tanto e sorridere, sorridere di più. Che ogni giorno che non abbiamo sorriso è un giorno perso. Ci sono cose la cui semplicità è fortemente devastante, sono quelle a cui dobbiamo riabituarci, pensando e sentendo sempre di più che è il singolo momento che poi crea il successivo in una catena di eventi e la presunzione di dover arrivare a comprendere in via anticipatoria genera sofferenza superflua e rende meno magico tutto ciò che quotidianamente accade.

E’ già tutto perfetto, solamente l’occhio sta cambiando.

Inviami un messaggio Qui per entrare in contatto con me e avere un consulto personale.

Noemi Fiorentino

Fonte : https://www.psicologiacreativa.net/lettura-del-femminile-e-maschile-guardare-allarmonia/

 

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