Avremo la Luna Piena nel segno dei Gemelli a 19.52° nella mattina del 12 dicembre 2019 alle ore 6.14. italiane.

Giungiamo a questo Plenilunio di dicembre iniziato con il Novilunio in Sagittario del 26 novembre 2019 che porta al compimento l’Asse Gemelli – Sagittario. 

Mercurio, governatore dei Gemelli si trova quasi isolato nel segno del Sagittario e forma solo un aspetto di Quinconce a Urano in Toro. Se Mercurio, il piccolo messaggero degli dei, il nostro sistema di decodificazione di realtà, si trova ora nel regno dell’Esilio (Sagittario è definito in “esilio” in Astrologia Classica), risulta penalizzato il suo strumento di lucidità e analisi cognitiva logico razionale in favore forse di un uso differente della nostra mente. Non dobbiamo temere in questo periodo di perdere apparentemente lucidità, capacità logiche o memoria e comprensione nell’immediato. Nonostante non ci sia più Mercurio retrogrado dello scorso novembre, che ha rallentato le comunicazioni e generato molte ansie, ora in una maniera differente, siamo ancora in una giostra che apre spazio a libertà, o chiamiamole anche distrazioni del nostro cervello che vorrebbe andare in vacanza. Lapsus, vuoti di memoria, voli pindarici e poca sintesi, potrebbe essere il nuovo motivetto di questo periodo pre  Natalizio, un po’ scanzonato come direbbero i nostri amici dei Gemelli, per imparare a non prenderci così tanto sul serio e vibrare in una leggerezza fanciullesca. Potremo avvertire sensazioni di smarrimento, confusione, come se i grandi argini di ciò che ci eravamo prefissati, prendessero invece strade più creative, originali, ludiche. Avremo dalla nostra una grande facilità nell’accesso all’intuito se ci permettiamo di sentirlo e non giudicarlo, o soprattutto “spiegarlo”.

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Certe cose sono difficili da spiegare, potrebbe essere la nostra frase per questo mese lunare, e in qualche modo ha un che di riposante se ci pensate bene. Ci ostiniamo a spiegarci gli uni con gli altri, a parlarci l’uno sopra l’altro, a dire la nostra e a sentirci feriti se non siamo ascoltati e capiti; non potremmo invece pensare di fluire in questo mare di diversità umana senza bisogno di doverci a tutti i costi giustificare, spiegare  o sentirci approvati?

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Abbiamo attraversato tutto il periodo di novembre la retrogradazione di Mercurio nel segno dello Scorpione e ci siamo confrontati con le ombre delle nostre ossessioni, i bilanci emotivi, i segreti e le paura legate alla comunicazione intesa come manipolazione, a quegli stati di rifiuto e di incomprensione risalenti alla nostra infanzia. Ora con questo Plenilunio all’insegna dell’intuito (Mercurio in Sagittario) e della prontezza di riflessi (Mercurio in aspetto con Urano), avremo voglia di dire tutto quello che abbiamo tenuto dentro – forse anche attraverso meravigliose gaffes – ma con tutta l’energia di fuochi d’artificio esplosivi, ingenui e burloni, ma portatori di contenuti veritieri.

Immergiamoci nelle nuove parole da contattare per questo Plenilunio:

 

BARLUME                    SQUARCIO                      INTUIZIONE 

PAROLA                           SENSO                   SIGNIFICATO 

CONFRONTO                   SCAMBIO            CONNESSIONE 

SMARRIMENTO                CONFUSIONE             MESSAGGIO       LIBERTà           ESPANSIONE 

 

 

Il Sole in Sagittario illumina la Luna nella sua pienezza nel segno dei Gemelli ed entrambi i Luminari formano una quadratura con Nettuno nei Pesci. I tre segni Mutevoli, Sagittario, Gemelli e Pesci, si fondono in un’integrazione – scontro – confronto e trasformazione del loro modo di vedere il mondo. E di quale mondo si parla se non il nostro unico e speciale modo di essere e di sentire? Uno stesso paesaggio può essere dipinto o fotografato in miliardi di modi differenti quanto le differenti sensibilità di chi lo guarda.

Il momento che stiamo attraversando a livello collettivo sta trasformando tutti i nostri presunti modi di ritenere di veder chiaro e la modalità di entrare in risonanza o in contrasto con i “mondi” altrui, accentandone o meno la frustrazione, integrando i silenzi dell’ascolto, o lottando a pugni chiusi nel nostro ego pur di essere visti e ascoltati.

Sappiamo ascoltare o prevarichiamo l’altro prima che finisca di parlare?

Stiamo troppo in in silenzio pretendendo che gli altri sviluppino un’innata telepatia nei nsotri confronti?

Anticipiamo il pensiero catastrofico di come potrebbe andare peggio con la nostra meravigliosa alleata che si chiama ansia?

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E’ venuto il momento di provare ancora una volta a rallentare e dilatare la nostra percezione oltre ai nostri bisogni immediati. Percepiamo le cose del reale attraverso i nostri canali percettivi – udito, vista, olfatto, udito e percezione sensoriale – e diamo e associamo nomi alle cose che vediamo grazie a Mercurio (governatore Gemelli), che associa parole ai significati delle cose connettendole tra di loro. In un secondo tempo sviluppiamo il sistema analogico e simbolico che ci fa immaginare e costruire ponti più complessi spostandoci nel passato e nel futuro e donandoci senso, direzione e prospettiva nel tempo (derivazione sana e costruttiva dell’ansia) grazie a Giove (governatore Sagittario) ed infine alcuni sperimentano in una via più traslata, altri più consapevole, l’accesso a un ulteriore forma di percezione, quella irraccontabile a parole, traducibile solo in arte o in musica, la percezione dell’Assoluto Infinito (Nettuno, Pesci).

 

Quando percepiamo l’Assoluto è magia pura.

 

Può durare attimi, in cui ci sentiamo allo stesso tempo minuscoli e immensi sotto la volta celeste. Ha un che di perturbante, come descriveva Freud agli albori della psicoanalisi (1), questa sensazione di perdita di sé ma anche di ritrovamento di qualcosa di molto profondo e smarrito. Squarci di istanti infiniti nel bel mezzo di una strada in traffico rapiti da una nuvola con un colore speciale nel cielo, da una musica che ci commuove di soppiatto con un ricordo che giunge da un tempo lontano, la folgorazione subitanea mentre abbiamo tutto chiaro come un’immagine fulgida di ciò che fino a ieri ci ostinavamo a mettere in ordine con pensieri ordinati e razionali, scomponendoli e non venendone mai a capo, spezzettandoli e sezionando la mente con un bisturi invece di sentici uniti e tenuti insieme in una comprensione più vasta.

 

Stiamo male quando siamo scissi, quando il pensiero ci tira da una parte all’altra e cerchiamo soluzioni frammentate che appagano una parte di noi, e fanno male a un’altra. Tutto il cammino in questa vita è ricondurci a un senso di Unità che ci rimetta insieme i pezzi smarriti di noi. Integri.

 

E’ chiaro a tutti noi che la mente divide, siamo costretti per comunicare a scegliere alcune parole piuttosto che altre, a fare un ragionamento che inesorabilmente esclude una parte del tutto e che “spiega” ma mai restituisce per intero ciò che vorremmo dire davvero, e in questo il segno dei Gemelli conosce bene questa scissione – la dualità – attraverso la quale impara ogni volta a discernere, confrontare le cose, connettere e assimilare, e conoscere se stesso attraverso lo scambio con gli altri esseri umani in una giostra spesso che lo fa smarrire e gli fa chiedere chi è davvero.

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In questo Plenilunio però questo piccolo folletto alato, è messo in contatto con un territorio vastissimo meno conosciuto, un luogo inesplorato che riunifica e non separa, non divide più attraverso parole, lingue, definizioni e una struttura di riferimento a cui potersi appoggiare: il territorio illimitato di Nettuno. Nettuno in Pesci in questi anni (2012 -2025), sta percorrendo l’ultimo segno dello Zodiaco e per tutto il 2019 ha fatto aspetto con Giove in Sagittario in tre Quadrature significative (gennaio, giugno e settembre 2019) portando tutti noi a livello collettivo ad attraversare una crisi di valori e un riorientamento dei sistemi di pensiero, desiderando forse a livello personale, di andare oltre tutte le apparenze o mettere in crisi certi sistemi rigidi e obsoleti del nostro vivere e valutare scelte più in linea al come siamo veramente. O al come ci stiamo per la prima volta scoprendo: più liberi. 

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Questo Plenilunio ci dà la possibilità di togliere alcune ancore e avanzare verso una maggior libertà di essere, guardare con maggior distacco e forse una risata leggera e soave come mostra il fanciullo più ironico dello Zodiaco, per uscire dai nostri schemi di pensiero abituale, cambiare il territorio delle nostre certezze, scardinare dogmi fissi e pensieri lineari e proseguire nell’avventura un po’ destabilizzante, ma senz’altro traccia non ancora scritta, di cui avevo già parlato per il Novilunio in Sagittario.

Nettuno con posizione dominante nella Carta del Cielo di Plenilunio, posizionato sul Fondo Cielo, tocca i due luminari  Sole e Luna e non può che chiederci di aprire. La sentite l’aria fuori dalla finestra che chiama? Lo sentite il respiro del mondo oltre voi? Io lo sento, e ha il sapore dell’inverno che con la sua aria più secca e tersa ci chiama nei suoi tramonti più limpidi a metà giornata, nell’aria da ritrovare come stato di leggerezza, dopo un periodo per molti pesante e livello emotivo ed energetico.

 

*

Credo che sia una lunazione molto destabilizzante per chi sa già di avere tutte le risposte o per chi usa poco la parte irrazionale, analogico/immaginativa del suo cervello; per chi invece è già nel caos della sua vita in ricapitolazione, in mezzo alle sue parole da cercare, i ricordi da rincollare e i sogni da portare avanti, potrà essere una luna liberatoria, magica e anche in qualche modo un po’ folle in cui concedersi delle sane perdite di coscienza.

Nettuno in Pesci alle fondamenta del Fondo Cielo, è come il richiamo delle sirene di Ulisse; è vero, il nostro eroe ha dovuto farsi legare all’albero maestro per non farsi trascinare nel gorgo.. ma le ha volute udire bene le sue sirene incantatrici, perché quel canto era celestiale. Questo evoca questa Luna così ricca di stimoli che ci spingono ad andare oltre ciò che la nostra mente dice di conoscere – Mercurio è toccato anche da Urano – andate oltre, ma “legatevi” a qualcosa che vi ancori – realtà e concretezza del vostro presente a cui tornare. Allo stesso tempo non abbiate paura di aprire spazi a pensieri che non avreste mai osato, programmi “che non sono da voi”, perché è lì che si nasconde la strada del cambiamento e dell’uscire un poco da ciò che crediamo di essere e ci conduce alla stessa sofferenza.

Saturno, Venere, e Plutone sono congiunti in Capricorno e formano un sestile armonico sia con Nettuno che con Marte in Scorpione, dandoci quella base solida, quell’albero maestro a cui sentirci saldi e radicati a ciò che nel tempo abbiamo maturato come consapevolezza, lavoro interiore e responsabilità di scelta che nessuno potrà portarci mai via. 

Giove appena entrato nel Capricorno forma un Trigono con Urano nel Toro dando possibilità costruttive anche a progetti nuovi appena sorti, che inaspettatamente possono maturare rapidi e sotto i migliori auspici. La peculiarità di questa luna in Gemelli, è la rapidità con cui si possono muovere certe intuizioni, certe svolte, che solo fino a poco tempo fa, parevano immobili e immerse in acque stagnanti.

Credo che questo sia un cielo denso di promesse, un po’ come quando a dicembre da piccolini aspettavamo i doni sotto l’albero, ora potremo in sincronicità con la volta celeste, concederci di sapere di essere in grado di trovare soluzioni che al momento non riconosciamo ancora. Salpare coraggiosamente dove fino a ieri non saremmo andati, che si tratti di un lavoro, di una situazione, o un nuovo obbiettivo e soprattutto ampliarci nel trovare nuovi ponti di espressione comunicativa tra noi e gli altri, che non siano solo l’uso fin troppo usurato della parola. Usiamo la musica, la danza, un disegno, un colore, per esprimere ciò che sentiamo nascere da dentro, e non arrabbiamoci se non riusciamo a capirci, a trovarci e parlarci. Accadrà.. quando non ci ostineremo più al voler essere uditi. Siamo tutti in questo viaggio più che mai connessi a qualcosa che fatichiamo a sentire ma che ci sostiene ogni giorno e se affiniamo bene, bene l’udito, lo potremo anche sentire nel silenzio di un soffio di vento o della luce che lascia sempre di più ogni giorno vicino al Solstizio d’inverno imminente.

Film del mese: Amadeus, di Milos Forman, per andare oltre ogni sistema che la nostra mente fatica ad abbandonare. La genialità di un musicista compositore che ha rivoluzionato la storia al di fuori da ogni regola dell’epoca. La musica, grande canale Nettuniano di vera trascendenza. Siamo tutti un po’ folli… e facciamo dunque uscire il nostro “matto canterino” e doniamogli una strada tutta sua su cui correre.

 

Buona Luna a tutti voi

Anna Elisa Albanese

 

 

 

Aspetti Astrologici: 

Plenilunio del 12 dicembre 2019 alle ore 6.15 italiane.

 

 

Sole in Sagittario a 19.51° opposta a Luna in Gemelli – entrambe in quadratura a Nettuno in Pesci a 15.59°.

Mercurio in Sagittario a 4.06° in aspetto di Quinconce a Urano in Toro a 3.01°.

Saturno (19.09°), Venere (20.03°) e Plutone (21.46°) sono congiunti in Capricorno e formano un sestile con Nettuno in Pesci e Marte in Scorpione a 15.09°.

Giove in Capricorno a 2.08° forma un Trigono con Urano in Toro.

Abbiamo una lunazione con aspetti molto positivi e stabilizzanti per quanto riguarda gli elementi di Terra – Capricorno e Toro – mentre la parte più sfumata riguarda i segni Mutevoli – Sagittario, Pesci e Gemelli. Mercurio nella sua posizione di esilio e in aspetto a Nettuno non ci offre grande lucidità nè forse la capacità di mantenere pensiero fermo. Utile dunque aprirsi a vie più creative, cercare di trovare spazio per far emergere il naturale bisogno di sognare o evadere da ciò che ci opprime pianeti di Terra richiamano anche a grandi responsabilità in contrasto a grandi spazi più spensierati di cui sentiamo forse il bisogno.

 

Anna Elisa Albanese

 

nota (1) Perturbante: In psicanalisi, tutto ciò che si presenta come estraneo e non familiare al soggetto, generando in lui angoscia e terrore, e la cui origine si connette, contraddittoriamente, a ciò che gli era già noto da lungo tempo, ma che era diventato oggetto di una rimozione.

 

Amadeus movie

 

 

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Fonte: https://www.sentieroastrologico.it/plenilunio-in-gemelli-12-dicembre-2019-il-nostro-matto-canterino/

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