Qualche giorno fa, grazie anche all’attuale transito di Plutone in trigono al mio Sole di nascita (già plutonianizzato da una congiunzione radix con Plutone stesso), mi trovavo a portare attenzione interiore alle dinamiche che caratterizzano il decesso. Ho allora iniziato un’indagine sul momento del decesso della mia mamma, avvenuto in giovane età a 45 anni e, come ho scritto in un recentissimo post, desidero condividere con voi le consapevolezze tratte da questa delicata e personale ricerca, per essere utile a qualcuno e proporre una visione alternativa delle cose.

Innanzitutto, come il tema natale rappresenta l’istantanea del Cielo al momento del nostro primo respiro autonomo, così pure il tema del decesso rappresenta l’istantanea del Cielo al momento del nostro ultimo respiro. In buona sostanza sono i due momenti fondamentali che scandiscono il Viaggio dell’incarnazione: l’arrivo e la partenza. E, se il tema natale o radix rappresenta l’inizio del Viaggio, il tema del decesso ne rappresenta la fine, anche se in realtà lo potremmo anche considerare come il portale d’ingresso ad una nuova nascita, nelle dimensioni dello spirito.

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Entrambi i momenti rappresentano scelte di percorso dell’anima, anche il momento del decesso è infatti una scelta ben precisa di un’anima che ritorna a Casa perché sa che ciò che può apprendere attraverso quel veicolo fisico si è esaurito. Nella nostra cultura il decesso è visto e celebrato come qualcosa di doloroso perché associato alla perdita che vivono i familiari e perché l’Inconscio Collettivo occidentale ha memorizzato il decesso come la fine di tutte le cose.

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Io stessa, avendo vissuto il lutto per la perdita dei miei genitori ad un’età giovanilissima, non ero assolutamente pronta a vivere e cavarmela da sola e, inconsapevolmente, avrei voluto seguirli nutrendo contemporaneamente nel mio cuore ambivalenti sentimenti di stizza per la loro partenza, che al tempo vissi come un rinnovato abbandono. Per molti anni sono rimasta agganciata a questo dolore come unica forma di contatto tra me, figlia incarnata, e loro, amati genitori trapassati. Ero costantemente rivolta a loro e contemporaneamente reprimevo il mio amore per non sentirne la mancanza fisica, mi sentivo vittima di un fato avverso e, da quella prospettiva, non riuscivo a creare relazioni armoniose nel mondo degli Esseri Umani: faccio questa premessa perché l’elaborazione di questi lutti ha preso molti anni della mia vita e la conoscenza con questa sensazione di morte interiore è stata la base di cocreazione con altre persone di relazioni dolorose, seguite da altrettanto dolorose morti relazionali.

Erano infatti relazioni basate sul dolore e sull’inconscia volontà di morte interiore come memoria di appartenenza alla famiglia; ciò aveva anche creato in me la convinzione che le relazioni nel mondo degli uomini dovessero essere destinate a morte certa e il solo pensiero di espormi nuovamente a cotanta sofferenza mi ha portato a circondare la mia Luna in Capricorno di mura ben resistenti, ma si sa che prima o dopo i muri crollano.

Tornando quindi al discorso astrologico, potremmo leggere il tema del decesso come un qualunque tema di transito e sovrapporlo al tema radix del deceduto per scoprire cosa ha rappresentato l’uscita dal corpo fisico per questa persona. Altresì, ad esempio per un figlio, andare a confrontarsi col tema del decesso del genitore significa esaminare l’esperienza che quel momento ha rappresentato per lui a livello di evoluzione, considerando il tema del decesso come l’istantanea del transito di quel preciso momento.

Che cosa impariamo dal decesso di un nostro caro?

Tanto più precocemente veniamo esposti durante l’incarnazione alla perdita determinata da un decesso, fosse anche quello del nostro animaletto domestico del cuore, oppure quella di un nonno o di un genitore, tanto più è importante per quell’anima il lavoro sull’attaccamento e sull’imparare a lasciar andare.

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Ho studiato a fondo il tema natale della mia mamma, sia il radix che il tema di decesso. Il transito che per me è stato più forte da osservare rispetto al momento della sua dipartita era la perfetta congiunzione di Plutone alla sua Luna radix in Bilancia e al suo Fondo Cielo.

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A mia volta, anch’io, proprio all’età del decesso di mia madre, a 45 anni, ho vissuto il transito di Plutone in congiunzione alla mia Luna radix, a 5° del Capricorno, ed è stata l’occasione per me di avviare un profondo lavoro interiore di consapevolezza, trasformazione ed elaborazione definitiva degli antichi lutti.

La Psicogenealogia ci rimanda agli studi onorevoli di Anne Ancelin Schutzenberger (sull’onda di quelli di Josephine Hilgard) sulla Sindrome di Anniversario, cioè di quelle misteriose ripetizioni di avvenimenti o decessi che si ripetono alle medesime età rispetto ai nostri Predecessori portando agli stessi fotocopiati esiti, riferite a lutti non elaborati all’interno della memoria sistemica.

Sento che non è completamente così e l’ho sperimentato personalmente. Nella mia esperienza di vita ho vissuto il medesimo transito di Plutone (in questo articolo mi sono concentrata su questo aspetto) in congiunzione alla Luna che mia madre aveva vissuto come portale del decesso e anche alla medesima età. Ho vissuto una morte e rigenerazione interiore, scegliendo di rimanere nella fisicità e sentendomi smarrita tra le Ombre che emergevano, temendo di non riuscire a superare quella dolorosa ma necessaria purificazione.

Da questa angolazione è più che possibile e auspicabile liberarsi dal meccanismo delle Sindromi di Anniversario, se entriamo nella consapevolezza che non viviamo un destino ineluttabile di ripetizione fotocopiata rispetto ai nostri Antenati. Attraverso questa consapevolezza è possibile liberarsi dagli irretimenti del passato familiare e dalle inconsapevoli ripetizioni, condite da proiezioni di responsabilità rispetto agli Antenati.

La morte interiore veicolata dal transito di Plutone sulla mia Luna radix ha rappresentato il portale di apertura ad una nuova vita al pari di come il medesimo transito era stato scelto dalla mia mamma per iniziare una nuova vita sul piano invisibile.

Non vi è alcuna differenza, sono scelte determinate dal Libero Arbitrio d’anima di cui ogni Essere Umano dispone e per cui assolutamente da rispettare. Si può morire e rinascere più volte sul piano fisico senza necessità di lasciare il corpo fisico, farlo è per l’appunto una scelta al pari di quella di rimanere. Io ho scelto di rimanere, mamma ha scelto di tornare a Casa e papà l’ha seguita pochissimi anni dopo; entrambi con la loro dipartita mi hanno lasciata libera di portare avanti ciò che avevo deciso a livello di anima e sento che parte integrante del mio compito terreno è aiutare le persone a destrutturare a livello individuale il vittimismo che deriva dall’essere nati in una famiglia piuttosto che in un’altra.

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Solo comprendendo che ognuno di noi può rendersi responsabile rispetto alla propria vita e solo rispetto a quella, possiamo un po’ alla volta sganciare gli insani attaccamenti attraverso cui ci si sacrifica per gli altri e in tal modo si evita di vivere appieno e consapevolmente. Finte disistime, inadeguatezze per le quali si responsabilizza la famiglia d’origine, i genitori in primis, possono lasciare spazio al desiderio di miglioramento personale costante e della piena realizzazione di sé, in onore alla vita che gli Antenati stessi ci hanno tramandato.

C’è la possibilità di ribaltare il concetto di Lealtà, onorando gli Antenati attraverso il lavoro su noi stessi per fare della nostra vita un successo quotidiano.

Cerco quindi di accompagnare le persone a uscire dall’impotenza e dal vittimismo che agganciano, costringono e non consentono di raggiungere la libertà personale. E alla fine, in ultima istanza, mi sento un anello di trasmutazione sociale perché se ognuno diventa individualmente un anello trasformatore delle dinamiche del proprio Albero Genealogico, lavorando nel profondo per non stazionare nella ripetizione pedissequa di antichi schemi, allora si potrà creare davvero un paradigma sociale nuovo.

Perché il Collettivo è formato di tante individualità ed è a partire dall’elevazione delle Coscienze individuali che può nascere un Collettivo rinnovato.

Un abbraccio

Rossana

Rossana Strika – Astrogenealogia
 Iscrizione SIAF Italia  Counselor olistico n. FR637P-CO
Professionista disciplinato legge 4/2013
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