Nel processo di trasformazione da bruco a farfalla, la natura ci offre un interessante spunto di riflessione; nello stato di crisalide avviene una vera e propria trasmutazione: Il bruco nel suo bozzolo racchiude il potenziale della sua nuova identità; non possiamo impedire questo processo perché è naturale e automatico, il bruco non si deve impegnare per questo ma semplicemente lasciarlo accadere. Questo movimento in sé (naturale e automatico) è l’effetto della reale forza vitale del bruco che attualizza il suo potenziale nel divenire farfalla. Se la crisalide si imprigionasse nella propria forma non riuscirebbe mai a diventare farfalla, tale movimento include una disposizione al sacrificio della vecchia forma per permettere la nascita della nuova.

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Spesso l’uomo si identifica con l’immagine che ha o hanno creato di lui, non consapevole della trasformazione che lo attende. Immergendosi nel sonno profondo dell’incoscienza viene dominato dalla paura che la mente genera e viene spinto alla conservazione ossessiva della vecchia forma, precludendosi la liberazione.
Oggi ciascuno di noi è chiamato ad abbandonare la crisalide di ciò che ha sempre creduto di essere e permettere a ciò che realmente è di nascere; se non siamo disposti al sacrificio della vecchia parte non potremo mai realmente spiccare il volo.

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È solo nel qui ed ora che possiamo metterci in contatto con il potenziale dentro di noi e dentro ogni cosa, solo allontanando l’attenzione dal passato, da ciò che la mente già conosce o dalla paura del futuro siamo nella presenza, quell’attimo in cui non permettiamo all’energia della mente di ostacolare o dirigere il nostro cammino.
Quando ci lasciamo travolgere dalle difficoltà, dai pensieri e dai problemi, l’energia degli stessi ci priva di quello spazio vitale nel quale il nuovo può emergere imprigionandoci nella crisalide della mente, dei condizionamenti, delle memorie e delle catene,  soffochiamo la vita dentro di noi e spegniamo la sua, “nostra” luce. Permettiamoci di vivere questo spazio sacro all’interno del quale possiamo entrare in comunicazione e comunione con la parte profonda  di noi, la parte non ancora manifesta ma meravigliosamente viva.
“Il passato e il futuro non possono sopravvivere nella nostra presenza ma possono farlo solo nella nostra assenza”.E. Tolle

Nella presenza siamo nel qui ed ora, l’attimo che accoglie tutte le nostre potenzialità, dove non c’è separazione, dove c’è unità, pace, silenzio, gioia, amore e apertura…è vita. Solo la vita può generare la vita e nella presenza incontriamo l’ignoto, l’invisibile, il misterioso…noi stessi.

 

Questo spazio-presenza è la chiave per la libertà.

Cristiana Naldi

Tu cerchi Dio quando in fondo Dio è dappertutto.
Tutto te lo annuncia.
Tutto te lo regala.
Egli ti stava a lato, ti circondava, ti penetrava e stava in te,…
E tu lo cerchi!
Ti affatichi per un immagine di Dio e lo possedevi invece essenzialmente.
Corri dietro alla compiutezza quando questa invece sta in tutto ciò che tu incontri non avendola cercata.
Nella presenza delle tue sofferenze, del tuo agire, degli stimoli che tu ricevi, Dio stesso ti viene incontro.
Tu però ti preoccupi invano di immagini sublimi, con le quali egli non vuole rivestirsi.

dal libro Devozione alla divina provvidenza
Jean-Pierre di Caussade

Nota di Cammina nel Sole: La pagina FB e gli articoli di Cristiana Naldi sono fonte di profondo arricchimento interiore e grande consapevolezza  oltre a consigliare una terapia olistica chiamata  tecnica metamorfica (in questo link potrete approfondirla http://www.agopunturaomeopatiapiccini.it/?cat=12 ) che ti accompagna silenziosamente là dove le risposte ti aspettano da sempre, rispettando i tuoi tempi, i tuoi ritmi, ma soprattutto il tuo essere. Ve ne consiglio la lettura 

Fonte : https://www.facebook.com/tecnicametamorficaluce/

Sito: http://www.agopunturaomeopatiapiccini.it/?cat=12 

 


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